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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Quartier generale
Riflettori sulla città che non fa notizia: quella dei quartieri. Protagonisti di un concorso del Comune per la valorizzazione del territorio in materia di ambiente e rifiuti. Dimostrando al riguardo una vitalità sorprendente
Pubblicato il 10-02-2018
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Il concorso si chiamava “È tempo di metterci il cuore”, ma i quartieri che hanno partecipato alla sfida ci hanno messo anche il cervello e le braccia.
Sono le espressioni della Bassano del Grappa che non fa notizia, per il semplice motivo che la loro attività è comunque votata al bene comune e a fare qualcosa di positivo per i rispettivi rioni. Good news is no news, dicono le sacre scritture. La buona notizia non fa notizia e i media solitamente si accorgono dei quartieri - ovvero dei consigli di quartiere che li gestiscono - solo quando scoppia qualche schermaglia al loro interno, come è pure accaduto in città nel recente passato e anche nei giorni scorsi (leggasi consiglio di quartiere Angarano e dimissioni del tesoriere).
Se invece mi metto a scrivere del fatto che un tal quartiere oppure un altro si è dato da fare per mantenere il rispetto e il decoro ambientale della sua zona, so di trattare un argomento di scarsa attrattività. Non sollevo nessun polverone - anche perché sto parlando di pulizia - e non accendo nessuna polemica: non è una notizia che pesca nel torbido, pescando anzi nella nettezza urbana, e non è carne per i social network.

Il vicesindaco Campagnolo coi rappresentanti dei tre quartieri vincitori: Sandra Milani (Angarano), Ezio Calmonte (San Vito) e Giorgio Tartaggia (Rondò Brenta-Treponti). Foto Alessandro Tich
Ma è proprio quello di cui mi occupo in questa occasione, avendo fatto parte (era infatti prevista la presenza di un giornalista) della commissione giudicatrice del concorso citato nella prima riga di questo articolo. Al quale hanno partecipato 9 dei 22 quartieri cittadini: Angarano, Campese, Margnan-Conca d'Oro, Merlo, Prè, Rondò Brenta-Treponti, San Bassiano, San Vito e Sant’Eusebio.
Il bando in questione è stato promosso nel 2017 dal Comune di Bassano in collaborazione con Etra Spa. Scopo del concorso, quello di premiare l'impegno dei quartieri per la valorizzazione e la tutela del proprio territorio e la promozione di una cultura sostenibile e di decoro, in particolare dopo l'introduzione del nuovo sistema di conferimento e di raccolta dei rifiuti. Ai partecipanti è stato richiesto di presentare un elenco con la descrizione delle attività in essere del quartiere in tema di promozione del decoro e della cultura ambientale. In più, i riscontri oggettivi della produzione di rifiuti nei singoli rioni sono stati elaborati dalla banca dati di Etra.
In base al materiale raccolto e quindi messo in ordine dall'agenzia Achab Group di Scorzé (Venezia), specializzata nella comunicazione ambientale, sono stati attribuiti dei punteggi per sei distinti criteri di valutazione. In primis il numero di conferimenti del secco residuo, conteggiati gli svuotamenti di secco effettuati nel quartiere dal 1 aprile al 30 novembre 2017, con punteggio massimo assegnato al quartiere che ne ha effettuati di meno in proporzione al numero delle utenze. Poi il numero di interventi per l'abbandono di rifiuti nel territorio, sempre nello stesso periodo, con voto maggiore attribuito al quartiere che ne ha effettuati meno in proporzione al numero di abitanti.
Quindi il numero di volontari partecipanti al progetto “Ecovolontari” attivato dal Comune, e accreditati dallo stesso, sempre in proporzione al numero di abitanti.
E ancora la realizzazione di giornate ecologiche e la realizzazione di eventi sostenibili, anche organizzati da associazioni o singoli cittadini a beneficio del territorio del quartiere. Infine la categoria “altro”: conferenze a tema sostenibile, divulgazione delle buone pratiche sul riutilizzo dei materiali riciclabili eccetera.
Dati specifici sui rifiuti a parte, il quadro generale che è emerso è quello di un sorprendente attivismo dei quartieri (chi più e chi meno, ma questo aspetto non è rilevante) proprio sui temi della tutela e del decoro dell'ambiente.
Giornate di disimballo della spesa nei supermercati, laboratori per bambini con materiali naturali, pulizia del quartiere col progetto “Ci sto affare fatica”, pulizia muri e strade, controllo strade degradate. Oppure feste della famiglia senza plastica, pulizia dei parchi pubblici, pranzi comunitari con posate lavabili, doposcuola per ragazzi con promozione delle pratiche della raccolta differenziata, consegna porta a porta alle famiglie e spiegazione agli anziani del nuovo sistema di conferimento del secco.
E ancora giornate ecologiche, incontri di sensibilizzazione e conferenze a tema.
Sono solo alcune delle attività segnalate dai quartieri, segno di una vitalità sotterranea in materia ambientale che grazie al concorso è venuta a galla.
C'è anche chi - come il quartiere Rondò Brenta-Treponti, caratterizzato da una forte componente multietnica della popolazione residente - ha persino organizzato una scuola di italiano per signore straniere, nella quale vengono anche illustrate la nuova modalità di raccolta dei rifiuti oltre all'importanza della raccolta differenziata e della cura dell'ambiente in cui viviamo. Davvero una bella e soprattutto utile idea.
Riguardo alle singole voci del concorso, il quartiere più virtuoso per i conferimenti di secco residuo è risultato proprio Rondò Brenta-Treponti, al quale ha senza dubbio giovato l'installazione del press container, seguito da Campese e San Vito.
Sant'Eusebio ha avuto invece il massimo punteggio per l'abbandono dei rifiuti (un solo sacchetto lasciato per strada) seguito da Angarano e San Vito che hanno avuto rispettivamente 7 e 16 abbandoni ma hanno anche molti più abitanti.
Come comunque segnalato dall'ing. Stefano Gabri di Etra, altro componente della commissione giudicatrice (di cui hanno fatto parte anche l'assessore alla Cura urbana Roberto Campagnolo e la responsabile dell'Ufficio Ambiente del Comune Barbara Bertoncello, col supporto tecnico di Giorgia Zilla di Achab Group) gli abbandoni di rifiuti in città stanno cambiando connotato. Salvo qualche eccezione, non vengono cioè più lasciati per strada come in passato rifiuti ingombranti ma soprattutto sacchi ed oggetti di piccole dimensioni, a vantaggio dei tempi e dei costi della raccolta.
Riguardo invece agli ecovolontari, primo posto sul podio per Angarano con Margnan-Conca d'Oro e Merlo nelle due posizioni d'onore. Infine le giornate ecologiche premiano Angarano e Rondò Brenta-Treponti ex aequo; gli eventi sostenibili Rondò Brenta-Treponti e San Vito a pari merito e la categoria “altro” nuovamente Angarano.
Sulla base dei punteggi acquisiti nelle singole voci la classifica finale ha visto quindi ai primi tre posti, nell'ordine, i quartieri Angarano (86,22 punti), San Vito (66,87) e Rondò Brenta-Treponti (66,86). AI primi tre quartieri classificati andrà un contributo del Comune di 5000 euro ciascuno da investire per lo sviluppo culturale del territorio del rione.
La proclamazione dei vincitori, con consegna degli attestati a tutti i quartieri che hanno aderito al concorso e conferenza stampa a seguire, si è tenuta venerdì mattina in sala Ferracina in municipio a Bassano. Un incontro molto affollato che ha trasformato la sala in un vero e proprio quartier generale, a conferma dello spirito di partecipazione che i volontari dei consigli di quartiere non fanno mai mancare.
A seguito del positivo bilancio di questa prima edizione, il vicesindaco Campagnolo ha annunciato che quest'anno l'iniziativa sarà ripetuta.
Per i quartieri cittadini sarà nuovamente tempo di rimboccarsi le maniche: lo farebbero anche senza il concorso, ma un po' di sana competizione, se la posta in palio è il decoro della città, non fa mai male.
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