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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Peggio tardi che mai
Il gruppo di Forza Italia in Regione interroga la giunta regionale sui “motivi del grave ritardo dei lavori di restauro del Ponte di Bassano”. “Ritardo vergognoso e irrispettoso”. “A rischio il buon esito di alcune fonti di finanziamento”
Pubblicato il 10-02-2017
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Acqua bollente sotto il Ponte degli Alpini. I consiglieri regionali del gruppo di Forza Italia, Massimiliano Barison e Massimo Giorgetti, hanno infatti presentato un'interrogazione che chiede alla giunta regionale “quali siano i motivi del grave ritardo dei lavori di restauro del Ponte di Bassano”.
Una richiesta di chiarimenti avanzata anche a fronte dell'impegno finanziario deliberato da Venezia a favore dell'atteso intervento di ripristino e consolidamento statico dello storico manufatto di cui la Regione Veneto, come noto, è uno degli enti finanziatori.
“Da troppo tempo - esordisce il capogruppo FI Massimiliano Barison - i cittadini bassanesi e tutti i veneti sono in costante attesa che il Monumento simbolo di Bassano, uno dei più rappresentativi e sacri della memoria della Grande Guerra, venga restaurato. Poiché c’è un reale e grave rischio di cedimenti strutturali e il Ponte necessita di un urgente intervento con lavori di restauro e consolidamento, abbiamo presentato pochi giorni fa un’interrogazione per chiedere come mai i lavori non siano ancora partiti. “
Foto Alessandro Tich
“Non riusciamo a capire per quale motivo - continua il vice presidente Giorgetti - i lavori non siano ancora partiti visto che sia la Regione del Veneto che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali hanno assicurato importanti risorse economiche. La Regione Veneto ha stanziato un contributo straordinario pari a 1.000.000,00 € definendo modalità e termini di attuazione dell’intervento dopo aver ricevuto il parere favorevole della competente Commissione consiliare e ha ulteriormente garantito un contributo pari a 700.000,00 € a valere sui fondi FSC.”
“Il ministero - aggiunge Giorgetti - ha destinato 3.000.000,00 € sul piano “Grandi Progetti Beni Culturali”, grazie anche all’intervento diretto del presidente Luca Zaia che negli accordi della conferenza Stato Regioni ha fatto inserire il nostro Ponte tra i monumenti nazionali finanziati.”
“Se tutto ciò non bastasse - spiega il capogruppo Barison - aggiungiamo che ai contributi pubblici citati si deve aggiungere il finanziamento da parte della Fondazione Cariverona pari a 1.000.000,00 € e soprattutto una generosa disponibilità di fondi derivante da raccolte popolari coordinate dalla Sezione 'Monte Grappa' della Associazione Nazionale Alpini.”
“Poiché il costo complessivo dell’opera - sottolinea - è quantificato in 6.700.000,00 e come visto, le risorse necessarie sono pienamente disponibili, è chiaro che il grave ritardo nelle operazioni di salvaguardia non possa essere imputata a mancanza di fondi, ma evidentemente a problematiche di altra natura.”
“Da informazioni acquisite informalmente - prosegue Giorgetti -, sembrerebbe che il Comune di Bassano del Grappa, titolare e responsabile dei lavori di restauro, non abbia ancora inviato alcuna richiesta di erogazione, con allegata relazione sullo stato dei lavori e rendicontazione delle spese sostenute. Questi ritardi possono compromettere il buon esito di alcune fonti di finanziamento e segnatamente quelle Comunitarie che sono legate a termini di scadenza perentori.”
“Tutto questo - afferma ancora il vice presidente del gruppo FI in Regione - è assolutamente vergognoso e irrispettoso sia nei confronti dei veneti sia dei cittadini bassanesi che sono legati visceralmente al Ponte palladiano. Questa interrogazione intende individuare quali siano le reali motivazioni che sono alla base dei gravi ritardi nell'avvio delle opere di restauro del Ponte e sulla trasmissione della relativa relazione e rendicontazione delle spese.”
“Credo - conclude al riguardo l’assessore regionale Elena Donazzan - che la giunta debba approvare una modalità di partecipazione diretta nel controllo dell’iter di questi lavori viste le risorse stanziate dalla Regione e i ritardi riscontrati dall’interrogazione dei colleghi di Forza Italia. Tutto ciò dovrebbe consentire all’Amministrazione regionale una piena titolarità ad intervenire.”
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