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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Brolo di giuggiole

Puntata-sequel della Golfnovela, iniziata nel 2008: nove anni dopo l’inaugurazione, finalmente in corso di realizzazione il parcheggio ad uso pubblico, sulle vie Scalabrini e Colbacchini, del Brolo Bassano Golf Club in destra Brenta

Pubblicato il 14-10-2023
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Rinascimento in bianco e nero

Aaah…le storiche telenovele di Bassanonet!
La Pontenovela, riguardante i Sette Anni in Tibet dell’intervento di restauro del Ponte Vecchio dal suo concepimento al taglio del nastro, rimane la soap opera dell’attualità cittadina più eclatante e probabilmente inarrivabile.
Poi ce ne sono diverse altre, meno costellate di puntate quotidiane ma ugualmente estenuanti: dal Polo Santa Chiara/Genius Center e dalla Scuola Mazzini al Teatro Astra, dal Caffè Italia alla Casa di Riposo, dal Piano Mar alla questione Baxi-Pengo eccetera. Tutte vicende destinate a trascinarsi anche per anni senza che scorrano mai i titoli di coda.

Foto Alessandro Tich

Ma c’è una telenovela bassanese che le ha precedute tutte, e alla grande: quella della soffertissima variante urbanistica per la realizzazione del Brolo Bassano Golf Club, il campo da golf sorto dalla riqualificazione ambientale del Colle Boschetto in destra Brenta, su una splendida terrazza naturale panoramica a ridosso del cimitero di Angarano.
Ho controllato nel prezioso archivio degli “argomenti” di Bassanonet, cliccando il tag “golf”: ne ho scritto, a più riprese, dal 2011 al 2017, con un paio di sporadiche appendici fino al 2021.
Oggi ne scrivo di nuovo, a dodici anni dal primo articolo dedicato all’argomento: se non è un record sulla distanza, lo è quasi.

Si tratta di una vicenda che ha attraversato, dai suoi inizi e fino ad oggi, quattro amministrazioni comunali di fila.
Concepito progettualmente nel 2008, ancora sotto la seconda amministrazione Bizzotto, l’accordo pubblico-privato per la creazione del resort golfistico - promosso dalla società proponente Chimes Servizi Srl, già Brolo Bassano Srl, che fa capo alla famiglia Simoncello, proprietaria dell’area - ha vissuto il suo contrastato iter amministrativo interamente sotto l’amministrazione Cimatti.
Qualche mio titolo dell’epoca, solo per citare due o tre esempi?
“Mai dire Golf” (2013, alla vigilia del voto in consiglio comunale sul recepimento dell’accordo coi privati). “Per il rotto della buca” (2013, recepimento dell’accordo pubblico-privato e della relativa variante urbanistica in consiglio comunale, con un solo voto di differenza).
E soprattutto - titolo che oggi ancora in molti ricordano - “La guerra del Golf”.
Era l’editoriale di commento, sempre del 2013, sul clamoroso consiglio comunale con lo “strappo” in diretta tra il sindaco Stefano Cimatti e il suo assessore all’Urbanistica Mauro Beraldin.
Era stato il sindaco a portare in consiglio la delibera sulle “modifiche e integrazioni all’accordo pubblico-privato Brolo Srl” al posto dell’assessore che si era rifiutato di votarla in giunta, contestandolo in aula di fronte a tutti e invitandolo a non parlare.
Quella, per me che ero presente ai lavori consiliari, fu la madre di tutti i pop corn.
Alla fine, nel 2014, la variante urbanistica e il recepimento dell’accordo pubblico-privato per l’area di Colle Boschetto venivano definitivamente approvati dal consiglio comunale, anche in questo caso con un solo voto di scarto: 14 a 13.
Fra i 13 voti contrari: quello del consigliere Andrea Viero della Lega, che allora si chiamava Lega Nord.
Perché lo ricordo? Lo capirete più avanti.

La stagione principale della Golfnovela si concludeva il 25 maggio 2014.
Era il giorno del primo turno del voto comunale a Bassano, che al ballottaggio di due settimane dopo avrebbe poi decretato la vittoria di Riccardo Poletto.
Ed è stata anche la data della cerimonia inaugurale del Brolo Bassano Golf Club, realizzato nei suoi settori principali: un campo principale con percorso di gioco a tre buche, un campo pratica e ancora un putting green e un pitching green sempre per la pratica, compresi in una superficie complessiva dell’area di 72mila metri quadrati.
In quella occasione il sindaco Stefano Cimatti, oramai in scadenza e senza nulla più da chiedere alla politica, metteva piede per la prima e ultima volta su quel “green” urbano che aveva oltremodo animato lo svolgimento del suo mandato, fonte di continui attacchi consiliari e televisivo-mediatici (allora non c’era ancora l’Ulss 7 col Dg Bramezza) nei suoi confronti.
Lo aveva fatto da golfista e non da amministratore pubblico, senza indossare la fascia da sindaco. Cimatti aveva sorretto il nastro tricolore per l’inaugurazione, ma a tagliare il nastro ci aveva pensato il pluricampione e leggenda del golf professionistico Costantino Rocca.
Di quella giornata inaugurale resta indelebile nella memoria la performance di Cimatti come giocatore di golf, dal passato glorioso: con quattro titoli italiani all’attivo, la convocazione in Nazionale di cui è stato anche capitano e la partecipazione a tre Campionati nel Mondo.
Nel suo curriculum sportivo, anche gli incarichi di Commissario Unico delle squadre nazionali per otto anni e di vicepresidente nazionale della Federazione Italiana Golf.
Nell’occasione, il sindaco Cimatti non in veste da sindaco, ma con sacca e mazze di ordinanza e palline adeguatamente posizionate sul tee, aveva dimostrato la sua abilità sfoderando al campo pratica una serie di tiri da maestro.
Da allora il centro sportivo ha sempre svolto la propria attività, nel frattempo nel percorso di gioco le buche da tre sono diventate sei e - come testimoniano anche le foto che ho scattato questa mattina e che vedete pubblicate nella photogallery in calce al presente articolo - l’intera area, contraddistinta anche dalla biodiversità delle essenze arboree piantate, è stata sempre perfettamente curata e mantenuta.

Facciamo adesso un salto nel tempo di 9 anni ed arriviamo ad oggi.
Perché la Golfnovela, ufficialmente conclusasi con quell’inaugurazione e continuata con un paio di sporadici episodi durante l’amministrazione Poletto, sta trasmettendo attualmente una puntata-sequel.
Dopo lunga attesa (pensate che della cosa avevo già scritto in un mio articolo sempre del 2013, intitolato “Vista sul Golf”) è infatti e finalmente in corso di realizzazione il parcheggio ad uso pubblico del Brolo Bassano Golf Club, ubicato ai piedi del Colle Boschetto, su viale Scalabrini e via Colbacchini.
Si tratta di una delle contropartite del cosiddetto “tornaconto” al Comune di Bassano previsto dall’accordo pubblico-privato con la proprietà Chimes Servizi Srl.
Ed è una delle medaglie che si può appuntare sul petto l’attuale assessore comunale all’Urbanistica Andrea Viero: quello che nel 2014, da consigliere comunale di minoranza, aveva votato contro la variante urbanistica e il recepimento dell’accordo pubblico-privato per l’area del campo da golf.
Perché lo sottolineo, dopo averlo ricordato anche più sopra?
Elementare, Watson: perché è stato proprio l’assessore a segnalarmi, con soddisfazione, la notizia del “parcheggio del Brolo finalmente partito dopo dieci anni”.
“Una cosa che conosciamo tutti, e che è inutile ormai ripetere - dichiara Viero al vostro umile cronista -, è che si tratta un intervento che parte con l’amministrazione Cimatti arrivando anche in consiglio comunale con qualche scossone, essendo stato un tema che ha fatto discutere.”
“Però in quell’accordo c’erano le contropartite per l’amministrazione comunale - aggiunge -. Vale a dire la servitù ad uso pubblico dei percorsi di passaggio nella zona dedicata allo sport e tutto il parcheggio pubblico sulla parte più bassa. E finalmente oggi sono partiti quei lavori del parcheggio che erano previsti da quella convenzione.”
Titolo intermedio? Auto-golf.

Il parcheggio pubblico insiste su un’area di 1810 mq, di cui 383 mq di verde pubblico. Sono previsti 51 posti auto complessivi, di cui 2 riservati alle disabilità, oltre a stalli per bici e moto. Ma perché ci è voluto tutto questo tempo per costruirlo?
“Le motivazioni più intrinseche sono della ditta proponente - replica l’assessore all’Urbanistica - Qui dobbiamo comunque anche considerare che siamo su una zona a vincolo paesaggistico ed effettivamente quello che è stato chiesto per fare il parcheggio è qualcosa di impegnativo: superfici drenanti, rifiniture di un certo tipo. Quindi questo, probabilmente, ha dilatato i tempi. Certo è che dopo dieci anni, e diciamo finalmente perché faceva parte di quell’accordo, era ora che questi lavori partissero.”
Un parcheggio quindi non solo per gli utenti del Golf Club, ma anche e soprattutto per i cittadini.
“Abbiamo visto in occasioni eccezionali, come la Fiera, come i parcheggi effettivamente servano - conferma Andrea Viero -. Soprattutto parcheggi di qualità, con una mitigazione ambientale come questa, sicuramente daranno una mano.”
“Io sono uno di quelli che quando devono venire in centro, parcheggiano in destra Brenta e in particolare al cimitero di Angarano - conclude l’assessore -. Quindi avere dei parcheggi anche lì sotto, secondo me, fa molto comodo. Non sono parcheggi solo a servizio del golf, ma a servizio della collettività.”
“Il Brolo Bassano Golf Club realizza i parcheggi per Bassano”, è il messaggio scritto su uno striscione affisso alle transenne del cantiere del costruendo park.
E per noi automobilisti alla costante e perenne ricerca di un posto dove lasciare la macchina se non proprio vicino, perlomeno non troppo lontano dal centro storico, c’è da andare in Brolo di giuggiole.

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