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Rinascimento in bianco e nero

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Rinascimento in bianco e nero

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Politica

Un “bocia” a Palazzo

Romano d'Ezzelino: il rimpasto è servito. Dopo le dimissioni degli assessori Torresan e Zanon, nominati i due nuovi componenti di giunta: Francesca Filiaci, già assessore dal 2009 al 2012, e la new entry assoluta Dimitri Anolfi

Pubblicato il 01-02-2014
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Il rimpasto è servito. Dopo le dimissioni in contemporanea e a ciel sereno di due assessori della giunta di Romano d'Ezzelino - Luigina Torresan, ex assessore alle Politiche Sociali e della Famiglia e alle Pari Opportunità e Ilario Zanon, ex responsabile dei referati all'Arredo Urbano, Ambiente, Ecologia, Tutela del Territorio e Sport - il sindaco Rossella Olivo ha nominato l'altra sera, presenti la giunta e la maggioranza, i due nuovi assessori.
Si tratta di Francesca Filiaci, 50 anni, avvocato, già assessore dell'Amministrazione Olivo dal 2009 al 2012, che ritorna a ricoprire il ruolo di assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione e di Dimitri Anolfi - new entry assoluta - 30 anni, laureato in disegno industriale, impiegato in una società di servizi e “molto conosciuto in paese - informa una nota stampa del Comune ezzelino - per aver collaborato nel mondo del volontariato”.
“Abbiamo scelto un ragazzo giovane e capace per proiettare il nostro gruppo verso il futuro - commenta il primo cittadino -. Il nostro vuole essere sì un momento per rinnovarci ma anche un modo per dare una continuità politica. Quello dell’assessore Filiaci è invece un gradito ritorno nel nome di un ottimo rapporto di collaborazione del precedente mandato proseguito in questi mesi tra i banchi della maggioranza.”

Francesca Filiaci e Dimitri Anolfi, i due nuovi componenti della giunta Olivo

Il subentro dei due nuovi componenti di giunta, nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale, scrive la parola “fine” alla vicenda del chiacchierato forfait dei due precedenti amministratori, che ha animato in questi giorni i commenti della politica romanese proprio perché giunto all'improvviso e in forma congiunta.
“Ragioni personali e di famiglia” la motivazione della Torresan, “problemi di lavoro” quella di Zanon. Altro non è dato sapere, riguardo a una decisione in accoppiata sulla quale - una volta rassegnate le dimissioni nelle mani del sindaco, e nonostante l'importanza dell'atto - neppure il solerte ufficio stampa del Comune aveva diffuso notizia.
Semplice rinuncia per ragioni del tutto estranee a presunte ed eventuali difficoltà politiche interne al governo comunale, a quanto pare. Al punto che i due diretti interessati rimangono comunque nelle fila della maggioranza.
Non è di questo avviso il gruppo consiliare Un Cuore Civico, che in un editoriale del proprio sito internet (www.cuorecivico.it/index.php?option=com_content&view=article&id=355:zanon-e-torresan-si-dimettono&catid=24&Itemid=285) interpreta la doppia defezione in municipio come un segnale della “maggioranza che perde pezzi”, a seguito di quanto “da mesi si “vociferava” riguardo a fratture tra le fila della maggioranza, ai mugugni di alcuni consiglieri e al “mal di pancia” di alcuni assessori (proprio i due che hanno lasciato la giunta, che coincidenza).”
Sempre secondo il gruppo di minoranza, il passo dei due dimissionari sarebbe la conseguenza di perduranti disagi interni nella giunta comunale: “Immaginiamo (anzi, qualche riscontro lo abbiamo avuto) - è un altro passo dell'intervento sulle pagine on line della lista civica - che le gravi questioni denunciate da Cuore Civico, come la problematica-Bilancio, la Nuova Valsugana, l’indennizzo assicurativo per gli atti vandalici nel Centro di Eccellenza (abbandonato e diroccato da anni), la questione Bonus Eco Casa, l’appello al Prefetto per sanare una palese incongruenza regolamentare, e non ultima la discussione interna (anzi esterna) alla maggioranza sulla candidatura a futuro Sindaco di Romano (sorpasso di Ronchi su Seraglio), abbiano di fatto portato all’erosione dell’autorevolezza dell’asse Ronchi-Olivo.”
Supposizioni che non trovano riscontro assoluto nel comunicato ufficiale trasmesso ieri sera dal Comune, che esprime anzi gratitudine nei confronti dei due assessori uscenti, il cui “mettersi da parte per il bene comune ” viene definito dal sindaco “un grande esempio di onestà intellettuale ed etica politica”.
“Vorrei invece ringraziare pubblicamente Lugina Torresan e Ilario Zanon - afferma infatti Rossella Olivo - per il loro prezioso operato che ho apprezzato nella continuità di un rapporto personale, umano e di fiducia già da prima della loro nomina ad assessori: grazie a Luigina per essere al mio fianco dal 2004, per aver sempre lavorato con attenzione e con un forte senso di responsabilità. Il sodalizio con Ilario Zanon è iniziato invece nel 2007, una figura per noi sempre positiva e propositiva.”
“Entrambi - continua il sindaco - hanno guardato all’interesse della collettività e questo è stato un gesto che ho apprezzato molto. Quando si sono resi conto, la Torresan per ragioni personali e di famiglia e Zanon per problemi di lavoro, di non riuscire più a ricoprire il ruolo con dedizione totale anche in termini di tempo, hanno preferito mettersi da parte per il bene comune, in un grande gesto di onestà intellettuale ed etica politica. Una scelta recepita da noi con estrema serenità e nella totale comprensione.”
La comunicazione ufficiale delle due nuove nomine verrà data durante il prossimo consiglio comunale. “Intanto auguro un buon lavoro ai due nuovi assessori - conclude Olivo -. Sono certa che si faranno apprezzare da tutta la comunità.”
Già: a forza di parlare di Torresan e Zanon, ci stavamo quasi dimenticando di loro. Per Francesca Filiaci, come già scritto, è un ritorno alle già sperimentate competenze amministrative. Grande curiosità, invece, per il “bocia” che entra a Palazzo (avere 30 anni, nell'Italia della politica, è ancora una fascia di età considerata molto giovane). Dimitri Anolfi, candidato nel 2012 per la lista “Romano per Tutti - Rossella Olivo Sindaco” ma non eletto in consiglio comunale, entra quindi da esterno nella stanza dei bottoni.
Lo attendiamo al varco: comunque in bocca al lupo.

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