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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Gratis et amore Dei
Il Comune rinnova il contratto di affitto con le suore per la conduzione dell’area del sottoutilizzato parcheggio gratuito Gerosa, alias Centro in Bus. In sei anni saranno corrisposti alle religiose 124.000 euro
Pubblicato il 19-09-2023
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Ah, che meraviglia, i parcheggi gratuiti a Bassano.
Nessun ticket da pagare, nessun patema per il superamento dell’orario indicato sul biglietto, nessun ausiliario della sosta che ti rovina la giornata col fogliettino della multa appioppato sul parabrezza.
Eppure alcuni di questi parcheggi gratis sono sottoutilizzati. È il caso del parcheggio Gerosa in viale De Gasperi, alias parcheggio Centro in Bus secondo le nuove denominazioni ufficiali in voga da qualche anno.
Foto Alessandro Tich
Gestione SIS, apertura H24, ingresso libero e uscita per gli automezzi con semaforo a chiamata, 249 posti auto, servizio bus navetta per il centro storico e ritorno, più un’area camper (questa invece a pagamento) attrezzata e molto utile per gli escursionisti in casa viaggiante.
Io personalmente, quelle poche volte che ci vado a parcheggiare, trovo praterie di spazio a disposizione e in qualsiasi orario.
Stessa cosa anni fa, quando abitavo nei paraggi e ci passavo più spesso anche a piedi: per usare un eufemismo, il “tutto esaurito” non abita qui.
Lascio all’analisi dei sociologi del traffico la ricerca dei motivi dell’insufficiente appeal di questa grande area di parcheggio che si estende tra viale De Gasperi e via Ognissanti, la via che porta al Centro Studi, a cui si accede da una porticina sul lato est.
Presumibilmente, qui entra in gioco innanzitutto la scarsa voglia di risparmiare soldi parcheggiando gratis per poi spenderli coi biglietti del bus andata e ritorno.
Ma, ancora più probabilmente, a frenare l’entusiasmo degli utenti è l’ubicazione stessa del Park Gerosa: non immediatamente a ridosso del centro storico e punto di partenza di un percorso a piedi, per chi non prende il bus navetta, piuttosto tortuoso a causa della cesura stradale di via Chini, in corrispondenza della leggendaria rotatoria a fagiolo.
Si veda anche la foto che ho scattato questa mattina in loco, pubblicata sopra: un semi-deserto dei Tartari.
Il bus navetta della SVT in attesa di partire era completamente vuoto e ci saranno state parcheggiate sì e no una trentina di macchine, quasi tutte sul lato di via Ognissanti, quello che evita il giro dell’oca su via Chini per chi va in centro a piedi.
Fatto sta che l’attrattività del parcheggio gratuito più grande di Bassano, assieme al Prato 1, ha sempre stentato a decollare.
L’area del parcheggio Centro in Bus non è collocata su suolo pubblico.
È infatti di proprietà della Congregazione delle Suore di Carità delle Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, dette anche Suore di Maria Bambina, che ha sede centrale a Milano e che gestisce l’attiguo centro servizi polifunzionale e hospice per persone anziane gravemente malate e non autosufficienti “Casa Gerosa” di via Ognissanti.
Il Comune utilizza pertanto la superficie destinata a park tramite contratto di locazione sottoscritto con la proprietà religiosa.
L’ultimo contratto di affitto, della validità di sei anni, è scaduto lo scorso 31 agosto.
I competenti uffici comunali hanno pertanto provveduto ad approvare lo schema contrattuale relativo al rinnovo per altri sei anni del contratto di locazione con le suore “per la conduzione dell’area parcheggio “Gerosa” racchiusa da V.le Alcide De Gasperi, Via Kolbe e Ognissanti in Comune di Bassano del Grappa”.
Per i restanti quattro mesi del corrente anno 2023, l’ente pubblico corrisponderà alla Congregazione la somma di 6.884,72 euro.
Poi per cinque annualità (2024-25-26-27-28) verranno pagati alla proprietà 20.654,16 euro all’anno, suddivisi in tre rate quadrimestrali di 6.884,72 euro.
Infine, per i primi otto mesi del 2029 e fino alla scadenza del contratto, sarà impegnata la cifra di 13.769,44 euro.
Prendendo il pallottoliere, fanno 123.924,96 euro complessivi.
Pensiamoci bene, allora, quando passiamo davanti al Gerosa e non lo filiamo di striscio.
Pensiamo al nostro Comune che impegna più di 120mila euro dal proprio bilancio per continuare a regalarci un’area di parcheggio gratuita che si propone alla nostra attenzione, ma della quale troppo spesso non ci accorgiamo o non vogliamo accorgerci.
Parcheggiarvi, se non altro, è un benefico atto di carità.
Gratis et amore Dei.
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