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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Via dei Tulipani
Il Circolo PD attacca l’amministrazione Pavan sulla gestione della questione Baxi/Pengo e rilancia alcune proposte. Tra queste, un incontro in Olanda con la casa madre di Baxi per capire le reali prospettive future dello stabilimento di Bassano
Pubblicato il 09-08-2023
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Agosto, tranquillità non ti conosco.
Il caso Baxi/Pengo ha esaurito il suo carattere di presunta urgenza che ha costretto l’amministrazione Pavan ad una corsa contro il tempo per portare al voto entro il mese di luglio l’atto di indirizzo sull’accordo con le due aziende in consiglio comunale, poi conclusosi come sappiamo.
Non si esaurisce tuttavia la lunga coda delle reazioni e delle polemiche politiche soprattutto sulla modalità con cui l’amministrazione cittadina ha gestito la spinosa questione.
Paesaggio olandese. Fonte immagine: triplife.it
Tra ieri e oggi sono pervenuti in redazione ben tre distinti comunicati stampa al riguardo, per cui preparatevi spiritualmente anche per i prossimi articoli.
Il primo in ordine di tempo è un comunicato del Circolo di Bassano del Grappa del Partito Democratico, che fa le pulci all’amministrazione sulla conduzione della vicenda ma lancia anche - anzi rilancia - alcune proposte.
Tra queste - in tempi di Zoom e di collegamenti video a distanza - l’invito all’amministrazione cittadina a recarsi fisicamente “in Olanda alla casa madre della Baxi, accompagnata dai vertici locali dell’azienda”, allo scopo di capire le reali prospettive future dello stabilimento di Bassano.
Interpretando liberamente il pensiero del PD bassanese, la questione, tra le altre cose, va dunque affrontata di petto con la multinazionale che controlla Baxi, aprendo un confronto diretto sulla via dei Tulipani.
COMUNICATO
Una buona amministrazione.
Il caso Baxi/Pengo, o più in generale le grandi trasformazioni urbanistiche nell’area Sud della nostra città, ha diviso Bassano in fazioni.
Da una parte chi si preoccupa dei posti di lavoro della Baxi salvabili solamente concedendo a Pengo un’edificazione imponente nell’area di Via Rambolina, dall’altra parte chi crede che il verde non vada toccato in ogni caso.
Come Partito Democratico di Bassano avevamo avvisato con largo anticipo l’amministrazione Pavan: se avessero agito in solitaria e alzando steccati ideologici non avrebbero combinato nulla di buono.
E così è stato, finendo con la maggioranza Pavan a pezzi e fronti contrapposti in città.
Avevamo anche avvisato l’amministrazione Pavan che c’erano delle soluzioni pratiche per demolire la presunta dicotomia verde/lavoro e che se fossero usciti dalle stanze del Palazzo in cui si sono rintanati gliele avremmo suggerite volentieri, non per speculazione politica, ma per il bene della città. Per salvare sia i posti di lavoro che le aree agricole cittadine.
Una buona amministrazione avrebbe dovuto affrontare la cosa su più livelli e le nostre proposte, ancora attuabili sono:
1) Un tavolo di lavoro che coinvolga tutti i portatori d’interesse: aziende, sindacati, associazioni di categoria e ambientaliste, quartieri, amministrazione comunale e minoranze consiliari.
Una piattaforma sovracomunale con la partecipazione di Provincia e Regione e Bassano a fare da capofila;
2) L’amministrazione cittadina doveva andare in Olanda alla casa madre della Baxi, accompagnata dai vertici locali dell’azienda, per capire le reali esigenze produttive e le prospettive future dello stabilimento e rassicurare la proprietà sul fatto che a Bassano l’amministrazione cittadina si spenderà al massimo delle proprie possibilità per salvaguardare la produzione di Baxi in città;
3) Bisognava mandare un messaggio forte e chiaro a Pengo: l’azienda ha dato molto a Bassano in termini occupazionali ma anche la città ha dato molto a Pengo per quanto riguarda il consumo del territorio.
Tenuto conto che Pengo ha molti beni immobili e terreni industriali in città, l’amministrazione Pavan doveva trattare per capire come fosse possibile aiutare Pengo a favorire la cessione degli spazi ex IAR alla Baxi, con la clausola che i pochi terreni agricoli di Bassano devono rimanere tali;
4) Favorire l’acquisto, tramite SIS o ETRA, o tramite partenariato pubblico/privato, dei terreni di Riva Bianca all’asta. In questa maniera si mette al riparo quella zona da future speculazioni edilizie e si possono usare quegli spazi per creare una fascia di mitigazione con un bosco urbano immediatamente a ridosso della SPV, creando poi nella parte interna di Riva Bianca degli orti cittadini e una fattoria didattica.
“L'area sud di Bassano ha pagato moltissimo con la costruzione della Superstrada Pedemontana Veneta e quei quartieri ed i suoi abitanti non sono stati ricompensati adeguatamente - interviene Luigi Tasca, Segretario del PD di Bassano -. Dobbiamo vincolare quei terreni agricoli facendoli diventare un patrimonio della città di Bassano, garantendo ai bassanesi del presente e del futuro uno spazio verde e aperto a tutti, libero da speculazioni edilizie. La montagna di soldi spesi dall’amministrazione Pavan per studi di fattibilità e progetti inutili e/o onerosi quali il Genius Center, la riorganizzazione della scuola Mazzini o l’ascensore di collegamento tra il Parco Ragazzi del ’99 e Viale dei Martiri dimostra che i soldi nelle casse comunali ci sono, basta avere il coraggio e la lungimiranza per proporre ai cittadini progetti intelligenti e sostenibili.”
Le soluzioni c’erano, bastava aprire la mente e affrontare il tutto in maniera costruttiva invece di barricarsi dietro le ideologie politiche.
Insomma, bastava avere una buona amministrazione cittadina... cosa che a Bassano manca ormai da più di 4 anni.
Partito Democratico
Circolo di Bassano del Grappa
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