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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Una Chiara spiegazione
La capogruppo di Forza Italia-Cittadini di Bassano Chiara Tessarollo, nell’occhio del ciclone per la sua scelta in consiglio comunale a Bassano, ribadisce la posizione del gruppo e allega il testo integrale del suo intervento in sala consiliare
Pubblicato il 01-08-2023
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Eccola qua.
Da una parte, messa all’indice dal Circolo di Bassano del Grappa di Fratelli d’Italia e accusata di ignavia dal presidente del Raggruppamento di Bassano di Confindustria Vicenza Alessandro Bordignon.
E dall’altra, difesa dalla coordinatrice area bassanese di Forza Italia Rossella Olivo e destinataria delle parole di solidarietà del collega di minoranza Riccardo Poletto.

Chiara Tessarollo durante il suo intervento in sala consiliare (dal video in streaming del consiglio comunale del 27 luglio)
Chiara Tessarollo, capogruppo di Forza Italia-Cittadini di Bassano, è finita nell’occhio del ciclone per la sua scelta di non votare al consiglio comunale sull’atto di indirizzo Baxi-Pengo, uscendo due volte dalla sala consiliare e creando le condizioni numeriche per la doppia votazione conclusasi in entrambe le tornate con il clamoroso pareggio (12 a 12) che ha sancito la bocciatura della proposta di accordo tra l’amministrazione comunale di Bassano e le due aziende.
Va inoltre ricordato che l’altra componente del gruppo consiliare, Lucia Fincato, è uno dei tre consiglieri di maggioranza che hanno votato contro l’atto di indirizzo presentato dall’amministrazione.
Oggi è pervenuto in redazione un comunicato stampa di Forza Italia-Cittadini di Bassano, relativo quindi alla posizione del gruppo consiliare, avente per oggetto “Questione Baxi/Pengo”.
Ma a trasmetterlo è stata Chiara Tessarollo che in consiglio è intervenuta in pieno accordo con la sua lista, e quindi anche con l’assessore Mariano Scotton, e che per dare il giusto peso alle parole, senza interpretazioni esterne o intermediazioni, ha allegato il testo integrale del suo intervento in sala consiliare.
“Tanto si è detto in questi giorni, anche con giudizi e critiche duri e inopportuni - afferma il comunicato di Forza Italia-Cittadini di Bassano -. Ribadiamo la nostra posizione, espressa in Consiglio Comunale nell'intervento che alleghiamo integralmente.”
“Centrale è la tutela dei lavoratori - prosegue il testo - ma chiediamo che nell'intera operazione vengano messe insieme le ragioni del lavoro con quella dell'ambiente, trovando un giusto equilibrio, così come anche riportato su un giornale locale stamattina da un esponente della CISL.”
“Per questo - conclude il comunicato -, rinnoviamo l'impegno, la disponibilità e la volontà di collaborare per trovare il giusto compromesso per la città.”
TESTO INTEGRALE DELL’INTERVENTO IN CONSIGLIO COMUNALE
DELLA CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA-CITTADINI DI BASSANO
CHIARA TESSAROLLO
L’argomento all’Ordine del Giorno impone di trattare più temi insieme:
dobbiamo avere a mente la tutela del lavoro; la tutela dell’impresa; la tutela del territorio; e la tutela della città e dei cittadini.
Tutte tematiche degne di attenzione e rispetto; e noi vogliamo la tutela di tutte.
Non può essere che l’una escluda l’altra. Possono benissimo coesistere: come? Con l’equilibrio tra tutte.
Per raggiungerlo, ci vuole ovviamente la buona volontà di tutti i soggetti coinvolti; consapevole ogni parte che le esigenze altrui hanno comunque (pari) dignità.
Gli attori in questa partita sono tre: Baxi, Pengo spa e l’Amministrazione, quale rappresentante dei cittadini bassanesi e del loro territorio.
Dopo un confronto tra alcuni rappresentanti dell’Amministrazione e le due società, quest’ultime hanno proposto lo schema di protocollo su cui questa sera esprimiamo un indirizzo.
Devo constatare che, nonostante gli sforzi dell’Amministrazione (che ringrazio), il protocollo non è accettabile; se pur con le integrazioni che questa sera vengono proposte: senz’altro valide, ma non sufficienti. Riteniamo che i 3 milioni di contributo straordinario eccedenti quelli dovuti, non sono compensazioni adeguate.
Ci è stato presentato un “pacchetto” come è stato detto in commissione che, secondo noi, non tiene conto della città.
Purtroppo, le due aziende non sono state collaborative:
1) Baxi, dopo averci disorientati con una progressione di richieste nel giro di pochi mesi (sono passati da una necessità di espansione di 10.000 mq, poi 20.000, poi 36.000), ha dato un aut-aut, senza validi elementi di garanzia (perché la casa madre non ha ritenuto di formalizzare prima di questo Consiglio un impegno, anche condizionato, semplicemente mettendo nero su bianco: “garantiamo la permanenza del sito produttivo Baxi bassanese una volta ottenuta la disponibilità degli ulteriori spazi richiesti”?); ponendo anche un termine che non ha permesso una concertazione adeguata più allargata.
2) Pengo spa, che avanza la sua legittima richiesta di trasferire nel sito di S. Lazzaro, dove ha un territorio di proprietà, la sua attività, esponendo anche una necessità di espandersi, non è stata disponibile a dare una controprestazione adeguata al sacrificio che sarebbe imposto alla città.
Il nostro gruppo (e ringrazio l’assessore Scotton che con me fino a ieri si è speso, cercando di arrivare ad un punto di incontro tra tutte le esigenze) ha sempre sostenuto la necessità di soluzioni di maggiore equilibrio … ma purtroppo non sono state recepite dalle aziende. È proprio di ieri un ultimo tentativo: insieme al Sindaco abbiamo chiesto, quale ulteriore compensazione, la cessione alla città della quota scoperta dell’area ex Siltar di via Trozzetti (dove investire parte del contributo straordinario previsto con la realizzazione di opere per il quartiere (parco, contro sportivo, casa del quartiere), ed una diminuzione della superficie coperta che Pengo spa chiede di realizzare in San Lazzaro.
È stato respinto.
Allo stato, quindi, siamo convinti che manchino delle adeguate compensazioni a favore della città.
C’è chi ci ha qualificati indecisi, “franchi tiratori”… nulla di tutto questo. Il nostro punto di vista è stato chiaro fin dall’inizio. Corretta e sacrosanta è la tutela dei 700 posti di lavoro, ma noi amministratori dobbiamo tutelare anche i 43.000 cittadini bassanesi ed il loro ambiente.
Non ci siamo espressi sulle intenzioni fino all’ultimo, perché ci siamo battuti per poter dire un “SI” che tutelasse ogni parte ed ogni esigenza.
Purtroppo non possiamo dirlo nei termini sul piatto questa sera. Ma auspichiamo che ci sia un’occasione di miglioramento.
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