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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Io, Museo Civico Europeo

I dati ufficiali della mostra di Canova, il nuovo allestimento delle collezioni permanenti a settembre, la programmazione 2023-2024 e l’operazione per l’acquisto dell’“uomo in armi” di Jacopo Bassano

Pubblicato il 23-03-2023
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Brassaï. L’occhio di Parigi

E venne il giorno della presentazione, in sala Chilesotti, dei dati ufficiali della mostra “Io, Canova. Genio Europeo” al Museo Civico, conclusasi domenica 12 marzo.
Ma anche della presentazione del programma 2023-2024 dei Musei Civici di Bassano del Grappa, già pronto e confezionato.
Potrebbe ancora aggiungersi, come rivela il sindaco Elena Pavan, “un colpo di teatro” e cioè un finale col botto della programmazione museale entro la fine di questo mandato amministrativo. Ma su questa “bella sorpresa”, come la presenta il sindaco, vige ancora il massimo riserbo.

Jacopo Bassano, ‘Ritratto di uomo in armi’ (foto Alessandro Tich)

C’è comunque già molto su cui lavorare. Anche perché “chi si ferma è perduto”, come osserva con una battuta al volo l’assessore alla Cultura Giovannella Cabion. Ma con una direttrice come Barbara Guidi, mi sa che al Museo ci si ferma solo per la pausa caffè.
È anche il giorno dell’apoteosi per le Tre Grazie del Canova, che ho testé nominato nelle righe sopra. Sindaco, assessore e direttrice: dopo il successo della mostra canoviana, il nuovo corso dei Musei Civici ricomincia da tre.
Sono tante le cose da riferire e quindi andrò subito al dunque.

Cominciamo innanzitutto con “Canova Superstar”, come lo chiama la cartellina stampa consegnata nell’occasione.
Ecco i numeri ufficiali: 81.439 visitatori in 133 giorni di apertura della mostra, per una media di 612 biglietti staccati ogni giorno. Corrispondenti ad un aumento in un anno del 620% dei visitatori al Museo Civico.
Straordinario riscontro per le iniziative promozionali di ingresso in occasione delle festività coinvolte: 746 presenze registrate il 14 febbraio per la giornata di San Valentino, 545 quelle di mercoledì 8 marzo per la Giornata Internazionale della Donna. Ma il picco assoluto di visitatori in un giorno è stato tuttavia raggiunto domenica 12 marzo, ultimo giorno di apertura della mostra con orario esteso fino alle 23: 1980 persone.
Tutto esaurito per le visite guidate e per la ricca offerta didattica “Canova sei un mito!”: in tutto 950 appuntamenti tra visite guidate per adulti, laboratori didattici e speciali visite animate per bambini e famiglie. Ben 373.882 le interazioni degli utenti nei profili Facebook e Instagram del Museo che per tutta la durata della mostra si sono fatti promotori di un racconto visivo e testuale dei temi trattati dall’esposizione e dei capolavori esposti.
I cinque appuntamenti collaterali del ciclo Arti sorelle, Canova tra arte, musica e letteratura, trasmessi anche in diretta streaming e disponibili nel canale YouTube dei Musei Civici hanno richiamato oltre 400 presenze in sala Chilesotti e 3475 spettatori collegati online. Grande la copertura mediatica della mostra a livello nazionale, dai numerosi articoli apparsi sui principali quotidiani, settimanali e testate specializzate ai servizi televisivi di Tg1, Tg2, Tg3, Geo, Bellitalia, Tg5 e Studio Aperto.
Ne ha beneficiato anche il bookshop del Museo. Venduti 1030 cataloghi e 1980 guide brevi, con una percentuale altissima di acquisti, pari a 1 ogni 30 visitatori.
Riscontrato infine “uno straordinario apprezzamento” per l’audioguida dell’esposizione, utilizzata da 80.378 visitatori, scaricabile gratuitamente all’inizio del percorso di visita, con la voce della direttrice del Museo Barbara Guidi a fare da cicerone della mostra: quella che passerà alla storia come l’audioGuidi.

E adesso, a Canova concluso, arriva il bello.
Grazie alla mostra del Bicentenario i tre saloni monumentali del primo piano del Museo Civico sono stati adeguati allo scopo con una prima serie di interventi impiantistici, illuminotecnici e strutturali che hanno reso più moderni ed efficienti gli spazi al fine di ospitare e valorizzare gli importanti e delicati prestiti concessi.
Ora il dado è tratto: il piano nobile del Museo dovrà essere riallestito secondo i nuovi standard della museografia contemporanea. Il concetto espositivo di “Io, Canova. Genio Europeo” farà dunque da apripista al progetto di restyling dell’intero Museo Civico.
Un progetto ambizioso che restituirà al pubblico “un nuovo museo, rinnovato nel percorso, negli apparati didattici e nella segnaletica”. Inaugurazione annunciata per il prossimo mese di settembre. La grande novità arriva a trent’anni dall’ultimo, significativo intervento di ammodernamento museografico e impiantistico del piano nobile, che venne attuato a seguito della leggendaria mostra di Jacopo Bassano del ’92-’93.
Il progetto è ancora in via di definizione e oggi non vengono forniti ulteriori dettagli.
Sarà comunque un riallestimento che consegnerà ai cittadini e ai visitatori l’esperienza di un “museo nuovo”, con una collezione permanente ripensata nel proprio ordinamento e con una nuova sala dedicata alla valorizzazione delle collezioni grafiche e incisorie e alla realizzazione di mostre dossier.
Per tutto il periodo dei lavori il Museo Civico rimarrà aperto al pubblico e sarà visitabile nelle sezioni al pianterreno non interessate dal restyling - la sezione archeologica con la collezione Chini e la sezione Storia della Città - oltre ai due piani della Galleria Civica, sede espositiva di mostre temporanee.
Per questo motivo, come viene annunciato dal sindaco Pavan, la mostra “I Bassano. Storia di una famiglia di pittori”, allestita in Galleria Civica in attesa che i dipinti di Jacopo Bassano e famiglia ritornino nella pinacoteca riammodernata, è stata prorogata fino al prossimo 10 settembre.

E a proposito di Jacopo Bassano. Tra i dipinti esposti in Galleria Civica c’è anche il suo Ritratto di uomo in armi, uno dei rari esempi di ritrattistica del sommo pittore bassanese, concesso in prestito dalla galleria Robilant&Voena di Londra.
La notizia è costituita dal fatto che la tela è sul mercato, posta in vendita dalla galleria londinese per un importo di 700.000 dollari. Nel 2020, in piena pandemia, il dipinto era andato all’asta da Sotheby’s, ma senza trovare acquirente.
Considerata la rilevanza dell’opera, il board di Robilant&Voena si è reso disponibile a cederlo ad un prezzo di favore purché entri in una prestigiosa raccolta pubblica.
Si apre quindi un’opportunità di acquisizione che i Musei Civici, con il Comune di Bassano, custodi della più ampia raccolta al mondo di opere di Jacopo Bassano, vorrebbero percorrere. E cioè quella di trattenere “a casa” il dipinto attualmente in prestito, diventandone i nuovi proprietari, per arricchire il Museo con un aspetto dell’arte dalpontiana che ancora manca nella già straordinaria collezione di capolavori di Jacopo: quello del ritratto.
“Il prezzo è abbordabile - afferma il sindaco Pavan -. Con la mostra di Canova abbiamo già messo in atto la pratica del fundraising con il sistema dell’Art Bonus. Confidiamo di ripeterla per supportare la nostra proposta di acquisto.”

Ma non è tutto. L’inaugurazione del nuovo museo sarà infatti seguita da due nuove mostre.
La prima, realizzata in collaborazione con CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia di Torino e in programma dal 21 ottobre, sarà dedicata a una delle più grandi fotografe di tutti i tempi: Dorothea Lange, statunitense, conosciuta soprattutto per l’iconica foto della Migrant Mother, una delle immagini più celebri del Novecento e “ancora attualissima”, come sottolinea la direttrice Guidi. Fulcro e novità di questa mostra - che segue il filone iniziato con la fortunata rassegna su Ruth Orkin, che sarà curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi e che presenterà oltre 150 scatti - sarà uno speciale approfondimento sulla nascita di questo capolavoro.
La seconda mostra è invece prevista per la primavera 2024: sarà valorizzato l’immenso patrimonio remondiniano delle collezioni civiche bassanesi per accendere i riflettori sui capolavori dell’incisione veneta del Rinascimento.
Rinascimento in bianco e nero. L’arte della stampa a Venezia (1494-1615), curata da Giovanni Maria Fara e David Landau, sarà allestita dal 24 febbraio al 2 giugno.
L’esposizione attingerà, oltre che alla ricca collezione bassanese, a importanti prestiti da raccolte pubbliche e private. Potrà inoltre contare su un importante finanziamento di Save Venice (62.000 euro) per il restauro dell’intero corpus incisorio.
Si tratta di un sostegno assolutamente eccezionale: è la prima volta che Save Venice finanzia un intervento fuori Venezia e la città prescelta è stata proprio Bassano.

Questo dunque è il quanto, in merito alla programmazione 2023-2024 dei Musei Civici di Bassano del Grappa, al netto del “colpo di teatro” che potrebbe ancora profilarsi all’orizzonte.
Intanto possiamo calare ufficialmente il sipario su “Io, Canova. Genio Europeo” anche se, come rivela il sindaco, prossimamente ci sarà ancora un momento dedicato al ricordo e al racconto della straordinaria mostra.
“Canova è stato una grande scommessa con un esito veramente strabiliante - sottolinea Elena Pavan -. La mostra ha confortato il coraggio che abbiamo avuto, con un riverbero nella città e in chi opera nella città.”
Il risultato di “due anni di grande lavoro e di grande sinergia”, rimarca Nicoletta Buffon di Villaggio Globale International. Che aggiunge: “Una mostra non soltanto italiana ma, grazie alla risposta di tutti i musei, anche europea, come lo era Canova.”
“Una scommessa vinta e un orgoglio per il territorio”, afferma Giovannella Cabion.
“La cultura - prosegue l’assessore, riferendosi all’indotto diretto e indiretto dell’evento espositivo - è stata un volano per l’economia e un’amministrazione deve puntare anche a creare lavoro”.
“La soddisfazione per la mostra di Canova - conclude Barbara Guidi - non vive solo dei numeri, ma anche del gradimento del pubblico che è venuto a visitarla.”
La mostra è stata giudicata dai critici di settore come degna dei musei delle grandi capitali, dove vigono quegli standard internazionali di fruizione di collezioni e mostre che daranno spunto al prossimo riallestimento delle sale espositive al piano superiore.
Io, Museo Civico Europeo.

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