Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Pubblicato il 07-03-2014
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I lavori della cosiddetta “riqualificazione” di viale Pecori Giraldi a Bassano sono come gli esami: non finiscono mai. Iniziato nel maggio 2013 per la parte dei sottoservizi e a luglio 2013 per il vero e proprio intervento del rifacimento stradale - con inevitabili modifiche alla viabilità che si sono protratte per mesi -, il cantiere è ancora lungi dall'essere smantellato.
Dallo scorso dicembre è stato ripristinato nel viale “incompiuto” il doppio senso di circolazione: ma restano ancora da realizzare i nuovi marciapiedi e la doppia pista ciclabile, l'allestimento dell'illuminazione pubblica a led, la rete di smaltimento delle acque meteoriche e la piantumazione delle nuove alberature.
Insomma, una nuova puntata della serie “La storia infinita”. Che costringe attualmente il traffico che percorre l'importante direttrice di ingresso e di uscita dalla città ad affrontare un percorso stradale a dir poco dissestato.
Un rendering di come dovrebbe apparire viale Pecori Giraldi alla conclusione dei lavori
Una situazione che tuttavia, a seguito dei più recenti sviluppi di cronaca, rimarrà tale ancora per molto: alle lamentele di automobilisti, residenti e negozianti per i prolungati disagi imposti dai lavori si aggiunge infatti l'eclatante notizia del fallimento - decretato il mese scorso dal Tribunale di Treviso - della ditta di costruzioni Pellizzer Srl di Onè di Fonte, aggiudicataria dei lavori a seguito di procedura negoziata.
Per questo motivo i consiglieri comunali del gruppo Pdl (Monegato, Facchin, Marin, Bizzotto, Lazzarotto, Zen) hanno presentato un'interpellanza sull'argomento da discutere nel prossimo consiglio comunale, per ottenere delle precise risposte dall'Amministrazione “visto il protrarsi dei lavori e i notevoli disagi creati ai cittadini bassanesi”.
“All’assegnazione dei lavori alla ditta Pellizzer Srl - si legge nel testo dell'interpellanza consiliare - non si sapeva che la stessa era già in grave dissesto già l’anno scorso? L’aver assegnato alla stessa lavori per € 600.000 al 30.4.2013 circa non fu un fatto avventato, visto che il Tribunale di Treviso dopo soli 8,5 mesi ne decreta il fallimento il 19.2.2014? Come si giustificano i gravi disagi creati dall’amministrazione agli operatori economici della zona e ai cittadini che transitano da mesi in una cosiddetta strada ridotta a campo minato? In caso di incidenti e danni a cittadini in bicicletta, moto ed auto chi sarà il responsabile?”
“Perché - continuano i consiglieri del Popolo della Libertà - si volle aprire la viabilità frettolosamente senza avere la certezza che i lavori sarebbero stati completati, lasciando la via d’accesso ad ovest della città per mesi in una situazione da terzo mondo? Perché si sono sprecate notevoli risorse per dotarsi di un largo marciapiede a ciottolato in una zona di scarso appetito turistico e con relativa frequentazione quando era sufficiente un normale marciapiede risparmiando migliaia di euro?”
“Il nostro gruppo consigliare e la città - conclude l'interpellanza - attendono giustificazioni plausibili.”
19-08-2025
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