Ultimora
1 May 2024 19:56
Autoarticolato si rovescia su A4, traffico bloccato
1 May 2024 13:38
Verso richiesta giudizio per Turetta, c'è nodo premeditazione
30 Apr 2024 18:46
Lega: morto Stefano Stefani, storico esponente veneto
30 Apr 2024 16:47
A Verona il Comune riduce limite massimo tassa di soggiorno
30 Apr 2024 16:43
Colpito da una gru, operaio precipita e muore
30 Apr 2024 15:10
Omaggio Fenice a Nono nel Capannone Petrolchimico di Marghera
1 May 2024 21:01
La Fed lascia invariati i tassi di interesse
1 May 2024 19:32
Masters Madrid: problema all'anca, Sinner si ritira dal torneo
1 May 2024 19:12
Elezioni Europee, i leader in campo. Pronti i ricorsi dei piccoli
1 May 2024 19:05
Concertone del primo maggio sotto la pioggia
30 Apr 2024 20:15
Champions: Borussia-Psg. Luis Enrique: 'Punto al Triplete'
1 May 2024 18:30
Primo Maggio a Taranto, concertone per il 'dissenso pacifico'
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
SPV: “Un regalo al privato”
“Pedemontana in chiaro”: l'impennata dei costi a carico delle casse pubbliche per la realizzazione della Superstrada nel mirino del Gruppo Grandi Opere del Movimento 5 Stelle Veneto. “L’ultima paradossale presa in giro dei veneti”
Pubblicato il 07-03-2014
Visto 4.291 volte
Fifty-fifty: è la sintesi, in soldoni - visto che è di soldi che stiamo parlando -, della distribuzione dei costi tra pubblico e privato per la realizzazione in Project Financing della Superstrada Pedemontana Veneta, che a seguito del Piano Economico Finanziario correlato ai nuovi accordi integrativi tra il Commissario delegato per la SPV e il Concessionario privato dell'infrastruttura ha visto sensibilmente lievitare l'impegno economico a carico delle casse statali e regionali, fino a raggiungere il 50% della spesa complessiva.
Un aumento della copertura pubblica rispetto all'originaria previsione di investimento del Concessionario privato - con tutte le conseguenze del caso - che viene sottolineato dal Gruppo Grandi Opere del Movimento 5 Stelle Veneto in un comunicato stampa trasmesso in redazione, che pubblichiamo di seguito:
Un'immagine del rendering animato della futura Superstrada Pedemontana Veneta (archivio Bassanonet)
COMUNICATO
PEDEMONTANA IN CHIARO
Grazie all’ostinazione di COVEPA e all’impegno dell’Eurodeputato Zanoni che non si è fermato di fronte ad un primo diniego, il Piano Economico Finanziario della Pedemontana non è più un segreto.
Dal novembre 2012, data della richiesta al Presidente della Regione Veneto di una moratoria in materia di Project financing sanitario ed infrastrutturale, il Gruppo Grandi Opere del M5S sostiene che la SPV, oltre ad essere una infrastruttura sbagliata per il territorio è anche un regalo al privato, in quanto opera quasi interamente realizzata con risorse pubbliche.
I due piani della SPV, l’originario del 2009 e il suo aggiornamento del 2013 confermano questo assunto. Dei 2258 milioni (Iva esclusa) del costo dell’opera il 50% è infatti rappresentato dal contributo pubblico in conto alla costruzione ed alla sua “disponibilità”. Contributo che serve contemporaneamente come “garanzia” dei finanziamenti accesi dalla cordata spagnola per la realizzazione dell’opera cui il concessionario, secondo l’art. 3 del PEC, dovrebbe “provvedere, a propria cura e spese”.
Per la precisione, fra il 2009 ed il 2013 il contributo per la costruzione è lievitato dagli originari 173,6 milioni di euro, ai 614,9 attuali, grazie ai 370 (non soggetti IVA) elargiti con il decreto interministeriale del 17/7/2013 voluto dal Ministro Lupi e ad ulteriori integrazioni della Regione Veneto per “opere aggiuntive”, mentre il canone di disponibilità, vera polizza assicurativa per la futura gestione dell’opera, è rappresentato dalle 30 rate annuali da 14.533.575 euro che, già senza alcuna rivalutazione, ammonta a complessivi 436 milioni.
Nel mezzo delle cifre oggetto di annuale rivisitazione, che danno conto di 72 milioni già erogati dalla Regione in 5 tranches, tutte le norme contrattuali necessarie a blindare il contratto a favore della Superstrada Pedemontana Veneta s.r.l., subentrata nel 2011 all’A.T.I. SIS nella convenzione del 21/10/2009, con la previsione di eventuali rifinanziamenti e con la possibilità del concessionario di poter recedere unilateralmente dal contratto qualora il piano economico finanziario si riveli insostenibile in corso d’opera (commi 3,4,5, art. 8 bis.) con spese a carico del concedente.
Non si manca naturalmente di prevedere, nell’ambito delle revisione del PEF, il ricorso alle agevolazioni fiscali in conto a IRES, IRAP e IVA previste dall’art. 18 della legge 183/2011.
In realtà, di fronte alla lettura della documentazione che confidiamo sappia meritare l’attenzione della magistratura contabile, parlare di contratto risulta improprio. Come purtroppo per molte opere, sicuramente troppe opere come nel caso di PF in sanità (Ospedale di Mestre, Santorso), ci si trova di fronte ad accordi palesemente costruiti a misura di concessionario, dove manca il contenuto stesso del contratto di concessione: il rischio d’impresa.
Tutto ciò per una infrastruttura faraonica che incide, è il caso di dirlo, profondamente il territorio e che risulterà nell’utilizzo a questo estranea. Persino nella previsione delle risibili esenzioni previste (a scalare) per i primi 20 dei 39 anni di concessione dell’opera, a favore della popolazione residente: studenti al di sotto dei 23 anni ed ultrasessantacinquenni.
L’ultima, paradossale, presa in giro del Veneto e dei veneti.
GRUPPO GRANDI OPERE
Movimento 5 Stelle Veneto
Il 02 maggio
- 02-05-2022Ulssnovela
- 02-05-2021Maria, che estasi
- 02-05-2020"Caro Presidente, vogliamo lavorare"
- 02-05-2019Legaland
- 02-05-2018L'effetto della causa
- 02-05-2017La tirata di orecchie
- 02-05-2015Oltre il Parkinson
- 02-05-2015Italia Unica: “Un mercatino dell'artigianato per Bassano”
- 02-05-2014Il 3 maggio a Solagna si va in passeggiata...ecologica
- 02-05-2014Dario Bernardi presenta la sua coalizione
- 02-05-2014Parenti...concorrenti
- 02-05-2014Antonio Fiorese nuovo segretario dei Giovani Democratici del Bassanese
- 02-05-2014“Bassano si può”: incontro con i candidati sindaci
- 02-05-2013Marostica col segno “Più”
- 02-05-2013Guarise: “Vogliamo rottamare i comportamenti”
- 02-05-2013Rossano Veneto. M5S: “Un caso di cattiva coscienza”
- 02-05-2012Ros@' 2012, festa e comizio conclusivo
- 02-05-2012Continuità e Rinnovamento, gli ultimi appuntamenti
- 02-05-2012Rosà: ultimo confronto tra gli aspiranti sindaci
- 02-05-2012L'Urban Center destinato alla chiusura?
- 02-05-2012Cuore Civico: “Ci dissociamo dalla politica della menzogna e della distruzione dell'avversario”
- 02-05-2011“Futuro e Libertà” alza gli scudi
- 02-05-2011Non spegniamoci!