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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
A Cassola arriva il gassificatore. Ma il sindaco non sa nulla
Il progetto di un impianto industriale “di recupero di materia da rifiuti non pericolosi e pericolosi”, previsto in via Balbi a Cassola, è depositato dal 1 marzo in Comune per le osservazioni. Il sindaco Pasinato: “Non ne sappiamo niente”
Pubblicato il 07-03-2012
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Scoppia a Cassola il caso del gassificatore. Ieri su un giornale locale è apparsa un'inserzione a pagamento nella quale l'azienda Karizia Technology Srl, con sede in via Perosi a Cassola, dà notizia “di aver presentato, ai sensi dell'art. 23 del D. Lgs. N. 152/06 e simili, in data 01/03/12 alla Provincia di Vicenza - Ufficio V.I.A., istanza per l'attivazione della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (e contestuale approvazione del progetto), relativamente all'intervento di seguito individuato: Impianto industriale di recupero di materia da rifiuti non pericolosi e pericolosi.”
Il progetto in questione, informa l'avviso, “riguarda un impianto di recupero rifiuti da realizzarsi all'interno di una Zona Artigianale Industriale del Comune di Cassola, in un lotto identificato come “Lotto F” nel Piano Particolareggiato per insediamenti produttivi Via Balbi.”
“L'attività di recupero di materia da rifiuti - prosegue la comunicazione - verrà effettuata in un impianto industriale nel quale, mediante gassificazione, una consistente frazione dei rifiuti trattati verrà convertita in gas combustibile (“syngas”)...”.
Il sindaco di Cassola Silvia Pasinato: “Al momento so solo quello che ho saputo dalla stampa” (foto Alessandro Tich)
L'intervento prevede inoltre che “tutti i segmenti di lavorazione dei rifiuti e le aree di stoccaggio rifiuti (da recuperare e prodotti) saranno realizzati all'interno di un involucro edilizio costruito in conformità (...) agli strumenti urbanistici comunali, pavimentato, idraulicamente compartimentato rispetto all'ambiente esterno e dotato di sistemi (a tenuta) di captazione ed accumulo di eventuali spanti/colaticci.”
“L'involucro edilizio - informa ancora l'azienda proponente - sarà presidiato da un sistema di aspirazione delle arie, atto a mantenere in costante depressione la struttura edilizia (chiusa), collegato a un impianto di abbattimento (conforme alle Migliori Tecniche Disponibili).”
Il processo di recupero “avverrà in ambiente ermeticamente chiuso e non avrà pertanto emissioni in atmosfera”.
La Karizia Technology Srl informa inoltre che gli atti del progetto e del relativo S.I.A. (Studio di Impatto Ambientale) possono essere consultati nella loro interezza presso il servizio V.I.A. della Provincia di Vicenza (Contrà San Marco 30, Vicenza) dove “la documentazione è stata depositata il 01/03/12” e presso l'Ufficio Urbanistica del Comune di Cassola, in Piazza Aldo Moro 1, dove pure “la documentazione è stata depositata il 01/03/2012”.
Chiunque potrà presentare le proprie osservazioni entro il termine di 60 giorni dalla data di pubblicazione dell'annuncio, e cioè ieri.
L'azienda promotrice del progetto comunica infine che “provvederà (...), a sua cura e spese, alla presentazione al pubblico dei contenuti del progetto e del S.I.A. il giorno 13/03/12 alle ore19.00 presso la Biblioteca Comunale di S. Giuseppe di Cassola, Piazza A. De Gasperi.”
Il Coordinamento CoVePA: “Chiarire il ruolo dell'impianto, la provenienza dei rifiuti, il piano industriale e le partite economiche in gioco”
L'avvio della procedura partecipativa delle osservazioni al progetto dell'impianto viene rilanciato oggi, con un comunicato, dal CoVePA (Comitato Veneto Pedemontana Alternativa), che sul suo sito internet wwwcovepa.blogspot.com/ pubblica anche il ritaglio dell'inserzione sulla stampa pubblicata ieri dall'azienda di Cassola.
“Questo impianto - denuncia il Coordinamento - sarà a confluenza tra la nuova Valsugana autostradale, con mega tunnel annesso, e la SuperAutoStrada Pedemontana Veneta. Il CoVePA ritiene che questo gassificatore debba chiarire il suo ruolo e la provenienza dei rifiuti trattati, il piano industriale che ad esso sottende, i soggetti proponenti e le partite economiche in gioco.
Si tratta di pesanti ricadute e ipoteche sul modello turistico agroalimentare che il presidente Zaia e l'assessore Finozzi vanno sbandierando ai quattro venti a suon di milioni di euro.”
“Il CoVePA - prosegue il comunicato - annuncia che sosterrà nei prossimi 60 giorni la partecipazione dei cittadini di Cassola al progetto, invita il sindaco Pasinato a dare il massimo risalto all'assemblea pubblica che deve tenersi a seguito della pubblicazione e chiede alla Provincia di dare il massimo accesso agli atti soprattutto in forma informatica, magari caricandoli sul proprio sito.”
"Questo tipo di impianti - conclude il Coordinamento - è pericoloso per la salute se male concepito e gestito e può garantire un peggioramento della qualità dell'aria soprattutto se le sue emissioni non venissero controllate. Esse si sommano ai policiclici aromatici che vengono veicolati dalle particelle incombuste dei motori a scoppio. Non possiamo dimenticare pessimi trascorsi a Cassola rispetto a precedenti vicende ambientalmente rilevanti e che hanno coinvolto nel passato quella amministrazione.”
Il sindaco di Cassola: “Non ne sappiamo niente”
Come abbiamo già detto - e come riportato nel suo avviso dall'azienda proponente - le carte relative al progetto dell'impianto ora sono consultabili in Provincia a Vicenza e al Comune di Cassola per 60 giorni, in modo da rendere possibili le osservazioni previste dalla legge.
Gli atti progettuali, come pure comunicato dalla Karizia Technology Srl, sono stati depositati in Provincia e al Comune di Cassola lo scorso giovedì 1 marzo.
E' anche già fissato l'incontro pubblico di presentazione del progetto alla cittadinanza, che avverrà martedì 13 marzo nella sede comunale della Biblioteca a S. Giuseppe di Cassola.
Sono inoltre chiari, nella comunicazione a pagamento dell'azienda, i riferimenti ai piani urbanistici comunali all'interno dei quali è prevista la collocazione dell'impianto industriale, ovvero “il Piano Particolareggiato per insediamenti produttivi Via Balbi, rientrante in un'area classificata dal Piano degli Interventi comunale come Z.T.O - P.1.2 - Insediamenti industriali, artigianali e commerciali di espansione”.
Ma il sindaco di Cassola Silvia Pasinato, che dice di trovarsi all'estero e che abbiamo interpellato telefonicamente sulla questione, ci risponde lapidaria: “Dico quello che ho già detto ad altre testate giornalistiche. Non ne sappiamo niente”.
“Non c'è ancora niente in Comune - afferma testualmente il primo cittadino -. Da quello che mi hanno detto, leggendo l'avviso sul giornale, si tratta di un capannone che tratta rifiuti. Mi trovo all'estero, e appena torno a Cassola mi informerò di che cosa si tratta. Al momento so solo quello che ho saputo dalla stampa.”
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