Ultimora
9 Jul 2025 10:16
Essilux in Borsa guadagna il 4,9% con la quota di Meta
9 Jul 2025 10:09
Truffa su 40 appalti pubblici, 99 indagati in tutta Italia
8 Jul 2025 19:32
Maltempo: a Verona 15 minuti di tempesta, vento a 100 kmh
8 Jul 2025 18:58
Abusa di 4 donne lungo l'argine dell'Adige, arrestato 23enne
8 Jul 2025 18:54
Morto per sventare rapina a Mestre, ergastolo a imputato
8 Jul 2025 15:27
Milano-Cortina, affidati i lavori per la cabinovia Socrepes
9 Jul 2025 10:13
Negato il programma di giustizia riparativa a Impagnatiello
9 Jul 2025 10:02
"Cerco chef, esclusi comunisti e gay", è bufera sul cuoco
9 Jul 2025 09:39
Panatta compie 75 anni, gli auguri ironici di Bertolucci
9 Jul 2025 09:16
Caso Almasri,'governo sapeva da subito, la mail della Giustizia'
9 Jul 2025 08:32
Invecchiamento e infiammazioni non vanno sempre a braccetto
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Facciamo luce
Aumento dei costi dell’energia elettrica: da una lettera di un nostro lettore di Bassano che segnala “il lampione acceso di giorno davanti a casa che illumina il niente” allarghiamo il tiro sull’emergenza bollette che coinvolge anche gli enti locali
Pubblicato il 23-09-2022
Visto 6.870 volte
Caro energia, caro bollette e in particolare - come in questo caso - caro energia elettrica.
Ci sono molti modi per occuparsi della questione, trattandosi purtroppo della questione del momento.
Se ne può parlare partendo dai massimi sistemi ovvero dalle considerazioni sulla crisi internazionale in corso che sta portando i Paesi importatori di energia, finché le cose continueranno così, alla canna del gas.

Lampioni in largo Parolini (foto Alessandro Tich)
Ma possiamo occuparcene partendo anche dalle piccole cose, quelle che accadono letteralmente davanti a casa.
Riceviamo in tal senso e pubblichiamo la seguente lettera, trasmessa in redazione dal nostro lettore Carlo Todeschini:
LETTERA A BASSANONET
Lacrime e sangue
Sono Todeschini Carlo da Bassano del Grappa, vostro fedele lettore che ha già avuto contatti con voi. So che seguite con attenzione i fatti politici e non di Bassano e quindi scrivo a voi che avete più potere critico e contrattuale.
Problema: anche se avanti con l’età ho l’abitudine di svegliarmi presto e cominciare subito a fare attività fisico-motoria e quindi prima delle sette apro le tapparelle di casa e già spunta il sole ad est ed è chiaro e cosa vedo, il lampione davanti a casa acceso che illumina il niente.
E allora ricordando i papaveri alla Draghi e europei che, malgrado le sanzioni che si riflettono su noi e non su Putin, ci educano dicendo che dobbiamo fare incetta di candele e di stoppie per vedere e riscaldare l’inverno, minacciando controlli e punizioni per i disubbidienti, perché non cominciano loro e i nostri amministratori a spegnere le luci dove non servono.
Tutti i mezzi di locomozione sono dotati, pena una multa, di apparati di illuminazione e allora mi domando a che serve un lampione acceso che illumina tutta la statale Valsugana e tutte le altre strade che escono da Bassano (vale per tutti i comuni d’Italia). Solo noi umili cittadini dobbiamo risparmiare, essere economi e loro non si accorgono di quanto si spende per illuminare il paese.
Dobbiamo essere “green e gretini” ma spegnere quello che non serve e consuma non è ecologicamente corretto? Certo che questa mia sarà stimolante per domande che forse non avranno risposte (le risposte intelligenti sono vietate) saluto cordialmente.
RISPONDE IL DIRETTORE
Egregio signor Todeschini,
la ringrazio per il suo intervento, che non è il primo e che ancora una volta ci permette di approfondire e di riflettere su una questione di attualità. Attualità con la A maiuscola, in questa circostanza, trattandosi del problema dei problemi in questo momento storico e cioè l’aumento abnorme dei costi dell’energia per le cause note a tutti.
Che si tratti di energia elettrica, come nel caso segnalato, o di gas per riscaldamento fa lo stesso: sono i due lati della pesantissima incudine economica che grava sulla testa di famiglie e imprese.
Dalla sua lettera non sono riuscito a capire dove sia ubicato il “lampione acceso che illumina il niente”, ma la collocazione di questo esempio di spreco urbano non è un dettaglio importante. Ciò che è rilevante, cioè, non è il “dove” ma il cosa”.
Non me la sento tuttavia - come farebbe probabilmente qualche testata televisiva locale - di iniziare una crociata mediatica contro l’amministrazione bassanese, puntando il dito su una sua presunta propensione allo scialo di risorse, mentre noi a casa veniamo costretti alla prospettiva di “fare incetta di candele e di stoppie” per il prossimo inverno.
Preferisco ritenere che si tratti di un errore nella temporizzazione degli impianti della pubblica illuminazione, cosa che può anche succedere.
Invito pertanto i competenti uffici comunali - visto che Bassanonet è molto letto a Palazzo - a tenere conto della segnalazione, a verificare il disguido coi sistemi di controllo remoto a propria disposizione e a porvi rimedio ristabilendo lo spegnimento di quel lampione al sorgere del sole.
Non penso infatti che il Comune di Bassano del Grappa sia così “gretino” da non essere cosciente dell’emergenza dell’aumento dei costi energetici e proprio oggi il Giornale di Vicenza ha pubblicato un’intervista col neo vicesindaco Andrea Zonta che interviene sui forti rincari della spesa del gas negli edifici comunali, sugli ulteriori aumenti previsti e sul come l’amministrazione pensa di fronteggiarli.
Il problema, in realtà, è assai più ampio. Al di là del caso specifico e significativo del lampione acceso inutilmente davanti a casa sua, le sollecitazioni che emergono dal suo intervento mi permettono infatti di fare luce su una questione di emergenza economica che tocca tutti gli enti locali indistintamente.
Nei giorni scorsi il sindaco di Asolo Mauro Migliorini ha lanciato l’allarme sulla “situazione insostenibile” per le amministrazioni comunali e ha reso noto che nella prima metà dell’anno in corso (da gennaio a luglio 2022) il suo Comune ha speso 234.000 euro in più per le bollette dell’energia elettrica rispetto a tutto l’intero anno 2021.
Tra i tanti edifici comunali colpiti dall’incremento della spesa energetica, un impianto sportivo è arrivato a subire un rincaro della bolletta della luce addirittura di oltre il 500%.
Aumenti shock per le casse comunali che hanno costretto l’amministrazione asolana a prevedere una variazione di bilancio entro fine mese per poter coprire il non preventivato esborso.
Ne parlo per i riflessi generali che scaturiscono dal caso specifico.
Preoccupato soprattutto dagli aumenti previsti nei prossimi mesi, con la prospettiva di conseguenti ulteriori variazioni di bilancio, Migliorini ha affermato che “è assai difficile fare il bilancio di previsione per il 2023 se non ci sono degli interventi di compensazione statali” e che gli interventi già messi in atto di riduzione o spegnimento della luce pubblica “non sono risolutivi, ma ci vogliono interventi strutturali a sostegno delle pubbliche amministrazioni”.
In più, il primo cittadino ha anche dichiarato: “Tutto il contesto degli aumenti dei costi per la pubblica amministrazione mi sembra che sia poco considerato. Ne sento parlare poco anche da parte dell’ANCI, sia regionale che nazionale.”
Morale della favola: il caro bollette costringe anche gli enti pubblici a spese eccezionali, ma non se ne ha ancora una piena e convinta percezione, nello stesso modo in cui lo Stato fino a questo momento ha abbandonato i Comuni a sé stessi.
Un lampione che rimane acceso di giorno è un punto luce che spreca la sua dose di energia e che pertanto va ricalibrato nel suo giusto tempo di spegnimento, ma non risolve il macroscopico problema di un sistema generale messo alle corde da un attacco all’economia reale senza precedenti.
È una situazione in cui è rischioso persino vedere la luce in fondo al tunnel, se non si conosce il suo costo al kilowattora.
Il 09 luglio
- 09-07-2024Via col Momento
- 09-07-2023Le avventure di Siesaman
- 09-07-2022Mettiamoci un Pietrosante sopra
- 09-07-2022Lettera al signor Tic
- 09-07-2022Squadracce contro
- 09-07-2022The Matrix
- 09-07-2020Gossip Tour
- 09-07-2020Cultura, anno sottozero
- 09-07-2018La parola impronunciabile
- 09-07-2018Il dente del giudizio
- 09-07-2016La Disfida di Angarano
- 09-07-2016CHiPs
- 09-07-2015Violenta lite e accoltellamento in macelleria
- 09-07-2015Emergenza profughi. Il sindaco di Rosà: “No ad ogni accoglienza”
- 09-07-2015Bye-bye Manuela
- 09-07-2014Bene, bravi, 7 e ½
- 09-07-2014Bassano Deluxe
- 09-07-2014Batosta do Brasil
- 09-07-2013Area ex Metropark: “Cerchiamo idee dalla città”
- 09-07-2013Turisti per tassa
- 09-07-2012La grande sfida dell'Housing Sociale
- 09-07-2012Gli affreschi di Piazza Libertà
- 09-07-2011Romano: inaugurata la nuova fognatura
- 09-07-2009Teatro Astra: il Comune si impegna sul filo di lana
- 09-07-2009Rifiuti in Largo Perlasca
- 09-07-2009Celebrati anche a Bassano i 90 anni dell'ANA
- 09-07-2009Recuperati e brillati sette ordigni della Grande Guerra