Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

Pove sul bagnato

Iscritti in aumento, laboratori in espansione. Ora l’Istituto Agrario Parolini riunifica il plesso e si allarga: sarà costruito un nuovo edificio scolastico con 7 milioni di euro finanziati dalla Provincia

Pubblicato il 21-03-2022
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“Divide et Doce”. “Dividi e Insegna”. Il sindaco di Pove del Grappa Francesco Dalmonte, rivolgendosi al vostro umile cronista, si getta addirittura nel latino a seguito della notizia ufficiale, resa oggi in conferenza stampa, dell’ampliamento dell’Istituto Agrario “Alberto Parolini” in un plesso unificato con una nuova sede composta da due edifici distinti ma collegati tra loro, la cui costruzione sarà resa possibile grazie a un investimento di 7 milioni di euro della Provincia di Vicenza.
Attualmente il Parolini è diviso in due sedi separate: quella principale ubicata in via San Bortolo, nella splendida cornice verde della Conca degli Ulivi, divisa in due tra i Comuni di Bassano del Grappa e di Pove, e la sede staccata in via Sonda a Bassano. In futuro la succursale non ci sarà più l’Agrario sarà unificato nella sola area di via San Bortolo, sulle rive del Brenta, trasformandosi in una cittadella scolastica moderna e funzionale.
Attualmente nella sede principale sorgono più edifici, sempre suddivisi tra Bassano e Pove: la secentesca Villa Gheltoff Rubbi è sede degli uffici amministrativi della scuola, mentre le aule sono in parte collocate nelle barchesse ottocentesche e in parte temporaneamente ospitate nella struttura prefabbricata posizionata sul piazzale del parcheggio. Nei prossimi anni non sarà più così: tutte le classi saranno trasferite e concentrate nel nuovo fabbricato, che verrà edificato su un terreno interamente in territorio comunale di Pove del Grappa.

Un rendering del futuro nuovo edificio dell’Istituto Parolini


L’intervento edilizio, su progetto di Sinergo Spa e Mide Architetti, sarà rispettoso del contesto agricolo in cui si inserisce, interpretando in chiave contemporanea l’architettura rurale e proponendo soluzioni innovative dal punto di vista tecnologico, impiantistico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale antisismica.
Il “nuovo” Parolini sarà composto da due corpi di fabbrica intercomunicanti.
Il primo, più basso, sarà un edificio per le funzioni pubbliche, in primis a servizio della scuola: con aula magna, sala professori, centrale termica e rivendita prodotti agricoli.
Avrà però anche una destinazione aperta, di collegamento della scuola con il territorio.
Il secondo fabbricato si svilupperà invece su due piani e conterà 23 aule per la didattica, oltre a blocchi di servizi igienici e ripostigli.
Per realizzare l’impianto complessivo dell’area verranno demoliti tre edifici: il blocco prefabbricato che oggi ospita alcune aule, l’ex porcilaia oggi adibita a rivendita dei prodotti coltivati nei campi della scuola e il torrino posto a nord, tra l’edificio esistente e il nuovo intervento. Il progetto si fonda sulla volontà di mettere in relazione la nuova costruzione con gli edifici esistenti e sulla necessità di mantenere un traguardo visivo verso gli scorci paesaggistici più significativi: il Monte Grappa e il fiume Brenta.
I 7 milioni di euro necessari alla realizzazione dell’opera, di cui 5 per i lavori, sono stati messi a disposizione dalla Provincia anche grazie al finanziamento dell’Unione Europea tramite i fondi Next Generation EU. Entro il 2022 si procederà con la progettazione definitiva, l’inizio dei lavori è previsto nei primi mesi del 2023 e l’ampliamento dovrebbe concludersi in un paio d’anni e comunque entro il fatidico 2026, anno di scadenza del Recovery Plan e di tutto ciò che vi ruota attorno.

È davvero un magic moment per l’Agrario Parolini di Bassano-Pove.
Gli iscritti, innanzitutto, sono in aumento: l’intero plesso ospita attualmente 650 studenti complessivi suddivisi in 17 classi nella sede principale e 13 nella sede staccata.
Ma già nel prossimo anno scolastico gli iscritti supereranno quota 700.
Per il 2022-23 l’istituto ha attivi due indirizzi didattici: professionale con tre possibili declinazioni (agricoltura sostenibile, sviluppo rurale e valorizzazione del territorio; gestione delle risorse forestali, parchi e giardini; filiera agroalimentare e valorizzazione dei prodotti) e tecnico con tre possibili declinazioni (produzioni e trasformazionI; gestione dell’ambiente e del territorio; viticoltura ed enologia).
In espansione anche i laboratori scolastici, collegati con l’azienda agraria: attualmente sono otto, organizzati sul principio delle 3 A (Ambiente, Agricoltura, Alimentazione).
La scuola ha ottenuto un finanziamento per l’attivazione di ulteriori laboratori nel campo della trasformazione dei prodotti. Il Parolini è anche sede di un ITS (Istituto Tecnico Superiore post diploma) riguardante i prodotti agroalimentari veneti.
Insomma: di tutto, di più. Ora si aggiunge anche l’ampliamento della sede: Pove sul bagnato.

“Aspettavamo da qualche anno questo momento - esordisce in conferenza stampa la dirigente scolastica del Parolini Carla Carraro -. Un progetto che è vissuto da tutti, abbiamo bisogno di far stare tutti i ragazzi qui per costruire non solo competenze, ma anche socialità.”
“È un’importante giornata per un istituto che si rifà il look - afferma il presidente della provincia Francesco Rucco -. Stiamo dando una risposta importante e come Edilizia scolastica, che è una delle nostre principali competenze, stiamo investendo molte risorse.”
“La materia agraria è per noi fondamentale - prosegue Rucco -. Come Provincia abbiamo anche la delega all’Ambiente. Vedere ragazzi preparati in questa materia è un investimento sulle future generazioni.”
“È un sogno che si realizza nel Bassanese - dichiara il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica Davide Berton -. Veniamo incontro alle esigenze dei giovani che si stanno ri-orientando sul mondo della cultura rurale. In generale la Provincia ha investito 30 milioni di euro in Edilizia scolastica.”
Il progetto di ampliamento del Parolini riceve il plauso incondizionato - e ghe mancarìa altro - anche dei sindaci di Bassano del Grappa e di Pove Elena Pavan e Francesco Dalmonte. Quest’ultimo sottolinea inoltre la mobilità ciclabile che già adesso facilita la viabilità di accesso all’Istituto e che sarà implementata dalla passerella ciclopedonale che il Comune di Bassano ha in progetto di fare per collegare l’area alla riva opposta in destra Brenta.
E lo stesso intervento di ampliamento prevede anche la realizzazione di una nuova pista ciclabile che affiancherà il viale alberato di ingresso.
Infine, considerando il bacino di utenza molto ampio, anche da province diverse, nello stesso progetto è previsto il ripristino del parcheggio esistente previa rimozione dell’edificio prefabbricato. Frammenti di un futuro per questa scuola che si preannuncia, visto il contesto in cui ci troviamo, liscio come l’olio.

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