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Nel mezzo del cammin di lungobrenta, a Bassano, si erge Villa Ca’ Erizzo Luca: la dimora che ospitò un giovane autista della Croce Rossa americana e futuro Nobel per la Letteratura Ernest Hemingway - di cui quest’anno cade il 60simo anniversario della morte - negli ultimi mesi dell’Inferno della Grande Guerra. E proprio qui, nello splendido parco della Villa, si ripete anche quest’anno il rito della mini-rassegna di apertura della stagione cinematografica di Operaestate Festival Veneto, grazie all’ormai consolidata collaborazione tra la Fondazione Luca - Museo Hemingway e della Grande Guerra e il Festival delle Città Palcoscenico. Sarà un’edizione, come anticipato oggi in conferenza stampa, inevitabilmente dedicata alla superstar di questo 2021: il sommo Dante Alighieri, di cui quest’anno viene celebrato urbi et orbi il 700simo anniversario della scomparsa. Talmente sommo da avere anche influenzato direttamente o indirettamente, con la Divina Commedia, anche molte opere dell’arte cinematografica.
Quattro di questi film costituiscono il cartellone del poker di serate “In viaggio con Dante, al cinema”, in programma dall’1 al 4 luglio con inizio delle proiezioni, introdotte al pubblico dal collega Alessandro Comin, alle ore 21.30.
Si parte giovedì 1 luglio con L’Inferno: kolossal del cinema muto italiano del 1911 di Giuseppe Liguoro, Francesco Bertolini e Adolfo Padovan. Riconosciuta come il primo lungometraggio in assoluto Made in Italy, mietitrice alla sua epoca di successi in Italia e in Europa, la pellicola - recentemente restaurata dalla Cineteca di Bologna - riadatta la prima cantica della Divina Commedia ispirandosi alle celebri illustrazioni di Gustave Doré. Una narrazione fedele in 54 scene del viaggio infernale di Dante con 150 persone coinvolte, tre anni di lavorazione e con un budget e un dispiego di mezzi tecnici avveniristici per quei tempi. E come ogni film muto che si rispetti, avrà anche il suo accompagnamento musicale: ma eseguito dal vivo, con il sax+ live electronics del musicista e compositore jazz Marco Castelli che proporrà così la sua particolare “sonorizzazione” in tempo reale delle immagini sullo schermo.
La conferenza stampa a Villa Ca’ Erizzo Luca (foto Alessandro Tich)
Il resto del programma propone invece delle opere non sempre ispirate direttamente al capolavoro dantesco ma che in qualche modo lo richiamano.
E venerdì 2 luglio tocca a Scala al Paradiso, film britannico del 1946. In lingua originale: Stairway to Heaven (cari fans dei Led Zeppelin, vi dice niente questo titolo?). Diretta da Michel Powell ed Emeric Pressburger, una commedia visionaria e fantastica sulla “questione di vita o di morte” che coinvolge un pilota inglese, interpretato da David Niven, che sopravvive all’abbattimento del suo aereo: ma a decidere se potrà continuare a vivere o meno sarà un bizzarro processo organizzato nell’Aldilà.
Sabato 3 schermo in Villa acceso su Onirica - Field of Dogs, opera del 2013 del multiforme artista polacco Lech Majewski, col protagonista perso nella “selva oscura” della Polonia del 2010, abbandonato alle visioni dei sogni generate dalla sua ossessione per la Divina Commedia e alla continua ricerca, nel suo viaggio interiore, della sua Beatrice perduta.
Gran finale domenica 4 con l’incredibile Arca Russa del 2002 firmato e filmato da Aleksandr Sokurov: un viaggio straordinario lungo tre secoli di storia russa all’interno del Museo Ermitage di San Pietroburgo - raccontato “in soggettiva” ma con un “Virgilio” che accompagna il cammino e con mille personaggi - girato in un unico piano sequenza (e cioè in un’unica ripresa continua, senza stacchi né interruzioni) della durata di un’ora e mezza.
Presentata alla stampa dal referente scientifico della Fondazione Luca - Museo Hemingway Giandomenico Cortese, dall’assessore bassanese alla Cultura Giovannella Cabion, dal direttore di Operaestate Festival Rosa Scapin e da Alessandro Comin, la rassegna cinematografica dantesca di inizio luglio (info e prenotazioni: biglietteria Museo Hemingway e della Grande Guerra) ci invita quindi a riveder le stelle dopo l’Inferno della pandemia, nello spazio all’aperto di questo Nuovo Cinema Paradiso.
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