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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La rapina...commessa
Rapine alle sale slot: arrestati dai Carabinieri di Bassano tre componenti di una banda, due uomini e una donna. Basista dei malviventi era la commessa di una sala slot rapinata a Bassano, fidanzata di uno dei due
Pubblicato il 03-04-2019
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Alla slot machine, questa volta, vincono le Forze dell'Ordine. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Bassano del Grappa hanno tratto in arresto tre componenti di una banda dedita alle rapine aggravate alle sale slot nel vicentino.
Si tratta del serbo Marko Milanović, classe 1991, residente a Piovene Rocchette; di Danijel Ocausanin, classe 1985, originario della Bosnia-Erzegovina e di Denise Carlesso, classe 1994, di Bassano del Grappa e residente a Nove.
La brillante operazione dell'Arma è partita dalle indagini sulla rapina aggravata commessa il 20 ottobre scorso alla sala giochi “El Dorado” di via Capitelvecchio a Bassano, dove due malviventi avevano fatto irruzione nel locale armati di pistola e di coltello, riuscendo ad impossessarsi di 1500 euro in contanti.
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I due rapinatori ripresi da una videocamera di sorveglianzadella sala giochi 'El Dorado' di Bassano
Il primo sopralluogo dei Carabinieri aveva portato all'acquisizione delle immagini della videosorveglianza e all'escussione della commessa presente al momento della rapina, Denise Carlesso , che senza mostrarsi più di tanto scossa da quanto accaduto riferiva ai militari di essere stata percossa e di aver identificato i rapinatori come “nordafricani”.
La versione della donna non convinceva i Carabinieri: un dubbio che veniva subito confermato dalla visione dei filmati. Dalle immagini è infatti emerso che durante l'irruzione la Carlesso non aveva mai subito percosse, che gli individui erano pesantemente travisati in maniera tale da renderne impossibile sia l'identificazione che la percezione di qualsivoglia dettaglio e che i rapinatori erano andati a colpo sicuro, dietro la cassa, verso un nascondiglio all'interno di uno stanzino dove veniva custodita la maggior parte del contante. I militari del NORM hanno quindi dato corso ad un’attività di indagine tecnica, con acquisizione di tabulati, telecamere ed approfondita attività informativa.
Nel corso l’attività d’indagine, il 28 novembre 2018 si era verificato un reato analogo a Zané, sempre in una sala slot del gruppo “El Dorado”: la possibile connessione con la rapina di Bassano emergeva non solo dalle similitudini, ma anche dall’escussione della dipendente al momento della rapina, che affermava di aver notato gli occhi chiari di uno dei due rapinatori, simili a quelli di un certo Marko, fidanzato della sua collega Denise Carlesso. Quest’ultima, infatti, aveva lavorato anche nella sala slot di Zané qualche tempo fa. Il cerchio continuava a stringersi sui responsabili, con elementi sempre più forti che portano all’identificazione di Marko Milanović e di Danijel Ocausanin come autori materiali delle rapine e di Denise Carlesso come “basista”.
Il 18 gennaio seguiva un terzo colpo ai danni della sala slot “El Dorado” di Malo, per un bottino di quasi 5000 euro, sempre col medesimo modus operandi. In quel frangente l'intervento dei Carabinieri della Compagnia di Schio aveva portato al rintraccio e all'arresto del Milanović e dell'Ocausanin, sequestrando anche una pistola.
L'analisi dell'evento criminoso ha consentito ai Carabinieri del NORM di Bassano del Grappa di acquisire altri elementi che certificavano la responsabilità dei soggetti.
Gli investigatori hanno difatti appurato che Denise Carlesso aveva lavorato anche nella sala slot di Malo. Inoltre le riprese della videosorveglianza mostravano la Carlesso ed il Milanović mentre effettuavano un sopralluogo sul posto il giorno precedente la rapina. Come se non bastasse, poco prima della rapina la Carlesso aveva inviato un messaggio alla collega in servizio a Malo per sapere quante persone si trovavano all'interno della sala slot. Quanto raccolto ha portato quindi i Carabinieri del Comando di via Emiliani a richiedere l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare a carico dei tre indagati.
Ieri mattina i provvedimenti sono stati notificati a Milanović e Ocausanin, ancora detenuti a Vicenza, mentre Denise Carlesso è stata posta agli arresti domiciliari.
Le accuse sono di concorso in rapina pluriaggravata, lesioni personali e porto illegale di armi.
Un’attività ferma e decisa dei militari dell'Arma, mirata a colpire un fenomeno predatorio che potenzialmente può causare non solo danni economici ma anche gravi ripercussioni sulla sicurezza delle persone.
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