Pubblicità

Resistere

Pubblicità

Resistere

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Il cavaturaccioli

Puntata di svolta nella Turanovela: iniziati stamane i lavori di rimozione della tura del Ponte, disposti direttamente dal Comune. Si complica sempre più il contenzioso con la Vardanega. Ma vi parlo anche...di pesci

Pubblicato il 16-05-2018
Visto 3.981 volte

Pubblicità

Resistere

Tura, non stura; tura, non stura; tura, non stura: alla fine i petali della margherita sono terminati e il Comune ha trovato il cavaturaccioli.
A seguito di incarico affidato a tempo di record dall'Area Lavori Pubblici alla Brenta Lavori Srl di Fontaniva - che peraltro è stato anche il subappaltatore di Vardanega per gli interventi sull'alveo del Brenta, ture in primis -, questa mattina sono iniziate le operazioni di rimozione della tura in sinistra idrografica del Ponte di Bassano.
Si sono messi subito all'opera a tale scopo quelli che, fino ad oggi, sono già stati gli unici due mezzi in movimento nell'area di cantiere: l'ormai mitica escavatrice gialla che asporta il “giarin” (in realtà si tratta di materiale residuo inerte) e il solito camion che carica il materiale e se lo porta via. Tempo circa un mese e della diga di cantiere che ha riempito le cronache delle ultime settimane e degli ultimi giorni non ci sarà più traccia.

Foto Alessandro Tich

Dopodiché il Brenta ritornerà a scorrere liberamente senza ostacoli e il Ponte resterà in balia degli umori del suo amico fiume. In attesa che venga ricostruita la tura per la terza volta nel giro di due anni per la ripresa dei lavori di restauro: ma su questo aspetto, per restare in tema ittico-fluviale, vattelapesca.
L'operazione-cavaturaccioli, disposta dall'Amministrazione comunale, produrrà inevitabilmente un contenzioso nel contenzioso con la Vardanega.
L'impresa di Possagno è infatti considerata inadempiente rispetto all'ordine di servizio della Direzione Lavori, prima, e all'ordinanza contingibile e urgente del sindaco, poi, che intimavano la rimozione immediata delle ture per il termine della finestra invernale e a seguito della risoluzione in danno del contratto d'appalto. Il costo per il disturbo della ditta esecutrice della rimozione in corso sarà pertanto imputato dal Comune all'ex appaltatore. La Vardanega, per contro, si era detta disposta a procedere con lo smantellamento della diga ma non prima dell'effettuazione di una valutazione integrativa dello “stato di consistenza” della quantità e qualità del materiale impiegato per turare l'area di cantiere. A rinfocolare le contestazioni del tura e molla ci hanno quindi pensato gli avvocati della ditta, che hanno definito “illegittimi” gli ordini di rimozione impartiti dal Comune perché riferiti a una prestazione prevista dal contratto d'appalto e pertanto non più eseguibile a seguito della risoluzione del contratto medesimo.
Ora l'Amministrazione taglia la tura al toro e ha deciso di procedere per conto proprio.
Che il Comune stesse pensando di disfare la diga di cantiere indipendentemente dall'impresa di Possagno lo avevo già scritto, del resto, nel mio articolo “La tura di Penelope”. Dandomi la certezza, giunti a questo punto, che l'unica cosa che non rimarrà in asciutta in questo periodo sarà il toner delle stampanti degli studi legali.

Per terminare questa ennesima puntata della Turanovela, fiction nella fiction della Pontenovela, vi do infine una notizia non certamente importante ma comunque rappresentativa dell'effetto bancomat generato dalle incombenze conseguenti al cantiere senza inizio. L'Amministrazione comunale, con determinazione del dirigente Area Lavori Pubblici Walter Stocco, ha infatti provveduto al pagamento della fattura elettronica emessa dall'Associazione sportiva dilettantistica Bacino Acque Fiume Brenta.
Si tratta dell'associazione dei pescatori del Brenta che lo scorso 17 febbraio era stata incaricata della “Pesca miracolosa” ovvero dell'operazione di recupero delle trote rimaste intrappolate dalla tura di cantiere ricostruita per la finestra lavorativa (si fa per dire) invernale e in fase di prosciugamento. Corrispettivo pagato ai pescatori per l'opera svolta: 3.162,24 euro, Iva compresa, coperti finanziariamente dalla voce di bilancio 2018 “Ponte Vecchio - Manutenzione straordinaria”. Nel 2017, per lo stesso intervento di ripescaggio nell'asciutta delle ture estive, il Comune aveva pagato al Bacino Acque Fiume Brenta 5.000 euro tondi, Iva compresa. Neanche una grigliata di pesce da Carlo Cracco costerebbe tanto.

Pubblicità

Resistere

Più visti

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.381 volte

2

Attualità

09-06-2025

Tempio da perdere

Visto 9.812 volte

3

Politica

10-06-2025

Justice League

Visto 9.724 volte

4

Attualità

10-06-2025

Tant’è Viero

Visto 9.415 volte

5

Attualità

12-06-2025

Finanziamento a pioggia

Visto 8.001 volte

6

Attualità

13-06-2025

Humanum Est

Visto 7.750 volte

7

Attualità

14-06-2025

Poste Germaniche

Visto 3.565 volte

8

Interviste

09-06-2025

Resistere: inaugurazione giovedì della nona edizione

Visto 3.471 volte

9

Attualità

14-06-2025

Gaza a Colori

Visto 3.054 volte

10

Magazine

12-06-2025

Accesi i riflettori, su Resistere

Visto 3.017 volte

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.381 volte

2

Attualità

20-05-2025

Imperscrutabili

Visto 11.243 volte

3

Cronaca

23-05-2025

Tetto in fiamme, paura a Solagna

Visto 10.922 volte

4

Politica

23-05-2025

Castellan & Garfunkel

Visto 10.815 volte

5

Attualità

26-05-2025

H demia

Visto 10.637 volte

6

Attualità

21-05-2025

Vacanze Romane

Visto 10.552 volte

7

Politica

04-06-2025

La Pedemontata

Visto 10.501 volte

8

Attualità

16-05-2025

Caro Sergio ti scrivo

Visto 10.445 volte

9

Attualità

27-05-2025

Io, Robot

Visto 10.279 volte

10

Attualità

23-05-2025

Voci di corridoio

Visto 10.277 volte