Pubblicità

Pubblicità

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Polo alla diavola

Il Centro Romano Carotti di Bassano “affonda” il Polo Museale Santa Chiara: “Fragile castello di pareri favorevoli costruito e sbandierato nell’esclusivo interesse di onerose collezioni private”

Pubblicato il 29-11-2016
Visto 3.951 volte

Pubblicità

Il Polo Museale Santa Chiara? È un Polo alla diavola.
Ovvero, interpretando soggettivamente e liberamente il concetto, un progetto che è stato messo in piedi con un “diabolico” obiettivo.
E cioè quello di “scaricare sulla gestione pubblica il peso di costi altissimi che graveranno sui bilanci comunali futuri già oberati dalle ristrettezze imposte agli Enti Locali”. Il tutto a vantaggio e ad “esclusivo interesse di onerose collezioni private”.

Un rendering del progetto del Polo Museale Santa Chiara (fonte immagine: lageardarchitettura.it)

È quanto si evince dal comunicato stampa approvato e trasmesso in redazione dal Centro di iniziativa politico culturale Romano Carotti di Bassano del Grappa, vicino agli ambienti della Sinistra cittadina.
Riportiamo di seguito il comunicato in versione integrale, compresa l'imprecisione “museo d'auto Wimar Bonfanti” invece che “museo dell'automobile Bonfanti Vimar”:

COMUNICATO DEL CENTRO ROMANO CAROTTI

L’Amministrazione Comunale ha annunciato la ripresa dei lavori del Polo Museale Santa Chiara. Oggetto di polemiche fin dalla sua ideazione quest’opera ha avuto un cammino difficile, le scelte delle passate amministrazioni sono state contestate molte volte e da più parti.
Ora sembra che la decisione di proseguire i lavori abbia fugato ogni dubbio e chiuso ogni discussione, a noi sembra che le obiezioni di fondo rimangano.
Il Centro Romano Carotti è sempre stato contrario all’ipotesi che riunisce in una curiosa sintesi, la collezione Luca di animali “tassidermizzati” (impagliati) e il museo d’auto Wimar Bonfanti. Idee povere culturalmente e datate, ben lontane da una politica culturale adeguata a Bassano.
Si potrebbe continuare a discutere, ma adesso la preoccupazione è un'altra e riguarda la sostenibilità di tutta l’operazione. Un museo attrattivo, capace di convogliare grossi flussi turistici, con una progettazione scientifica che lo qualifichi come eccellenza, presuppone grandi investimenti di carattere continuativo e va certamente oltre la qualità delle nostre collezioni di partenza.
Si pensa di superare questa evidente contraddizione cercando una collaborazione con il Muse di Trento, ma non sarà il rapporto dispari con un Museo di ben altra dimensione e interessi a risolvere il problema.
Quello che serve adesso è un progetto gestionale chiaro e realistico che parta dai costi fissi del personale e della manutenzione per arrivare a quelli per investimento in progetti e stabilisca credibili ipotesi operative future.
Tale documento non può essere successivo all’opera ultimata, ma prioritario perché ci permette una valutazione concreta di quanto si sta facendo.
La nostra preoccupazione è che tutto si riduca nello scaricare sulla gestione pubblica il peso di costi altissimi che graveranno sui bilanci comunali futuri già oberati dalle ristrettezze imposte agli Enti Locali.
Oltre a un giudizio di merito dunque c’è da parte nostra quello di sostenibilità economica che dovrebbe spingere a ripensare complessivamente l’attuazione del Polo Santa Chiara.
A nostro avviso il progetto dovrebbe mantenere la sua destinazione culturale, ma pensando a spazi di servizio per quello straordinario tessuto di iniziative che Bassano esprime. Mostre temporanee, espressioni artistiche soprattutto giovanili, auditorium, sala multifunzionale ecc. sono esigenze presenti e concrete che potrebbero avere un ruolo nella crescita complessiva della città e che si possono sostenere con una organizzazione molto flessibile, leggera e poco dispendiosa.
E’ praticabile una strada del genere o si darebbe il via a una sfilza di ricorsi come da qualche parte si paventa? Tutto è possibile, ma ci pare che il rischio più grave sia quello di trovarsi a gestire un costante deficit di bilancio.
Un’Amministrazione pubblica ha il dovere-potere di autotutelarsi rispetto a scelte avvenute in passato e lontane ormai negli anni.
Una mancata copertura finanziaria, l’impossibilità di risparmi di spesa, la valutazione di mutate condizioni generali sono motivi che invalidano qualsiasi scelta di precedenti amministrazioni, secondo i principi consolidati di autotutela.
Occorre partecipare alla città questa volontà per vanificare quel fragile castello di pareri favorevoli costruito e sbandierato nell’esclusivo interesse di onerose collezioni private. Un grave errore sarebbe quello di dare ormai per determinato il percorso di un’opera che, a dispetto delle interessate manifestazioni di favore, la città non vuole.

Più visti

1

Politica

22-03-2024

Cuando Calenda el sol

Visto 13.147 volte

2

Politica

21-03-2024

Tavoli amari

Visto 11.999 volte

3

Politica

22-03-2024

Fascia di rispetto

Visto 10.484 volte

4

Politica

25-03-2024

Io Capitano

Visto 10.399 volte

5

Politica

21-03-2024

Centro anch’io

Visto 10.290 volte

6

Politica

24-03-2024

Campagnolo All Stars

Visto 10.024 volte

7

Politica

22-03-2024

Democrazia Finchiana

Visto 9.847 volte

8

Attualità

22-03-2024

La Cittadella della Perizia

Visto 9.538 volte

9

Attualità

22-03-2024

Tra il dire e il Pfas

Visto 9.502 volte

10

Attualità

25-03-2024

Quel che è Viero

Visto 9.375 volte

1

Politica

06-03-2024

Su, Coraggio!

Visto 21.765 volte

2

Politica

18-03-2024

Coalizione da Tiffany

Visto 19.419 volte

3

Politica

05-03-2024

Film d’Azione

Visto 17.040 volte

4

Politica

02-03-2024

Momento Zen

Visto 14.532 volte

5

Attualità

19-03-2024

L’Asparagruppo

Visto 13.217 volte

6

Politica

22-03-2024

Cuando Calenda el sol

Visto 13.147 volte

7

Politica

09-03-2024

Epicentro

Visto 12.109 volte

8

Politica

21-03-2024

Tavoli amari

Visto 11.999 volte

9

Cronaca

20-03-2024

I Pfas di casa nostra

Visto 11.638 volte

10

Attualità

05-03-2024

Ulss Settebello

Visto 11.398 volte