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Quando una serie è più efficace della realtà
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Questione del 5%
Secondo il ministro della Giustizia Cancellieri, per il 5% delle situazioni conseguenti alla riforma della geografia giudiziaria sarà necessario “porre correttivi”. Zaia: “Cominci da Bassano, quella chiusura è l'errore più grave”
Pubblicato il 13-01-2014
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“Affermando che il 95% della riforma è andata bene, il ministro o colloca tra le operazioni fallimentari la chiusura del Tribunale di Bassano oppure deve rivedere al ribasso l’alta percentuale di successi che si attribuisce.”
Lo dice il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, in riferimento alle dichiarazioni sui tagli delle sedi dei tribunali del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, la quale sostiene che la riforma “non sta creando problemi” e che solo per il 5 per cento delle situazioni sarà necessario “porre correttivi”.
“Tra queste ultime, voglio proprio sperare che la Cancellieri contempli anche quella di Bassano - sottolinea Zaia -, ancor più alla luce della recente ordinanza del Tar del Veneto, dalla quale emergono palesi lacune nell’iniziativa promossa dal Ministero. Come ho sempre affermato, i presupposti per la soppressione del Tribunale bassanese non c’erano e non ci sono e fintanto che questa assurda decisione non verrà riconsiderata, la Regione continuerà a essere in prima linea contro questa inaccettabile chiusura imposta da Roma.”

Foto: archivio Bassanonet
“Voglio ricordare - ha concluso Zaia - che oltre alla Regione, alla comunità bassanese, all’Ordine degli Avvocati, alle Amministrazioni locali, anche la competente Commissione del Senato, alla fine dello scorso anno, si è espressa per il mantenimento del Tribunale: il Ministro ne tenga conto, se è vero che intende correggere gli errori commessi. E quello di chiudere il Tribunale di Bassano, che restituisce una sentenza civile in due anni e mezzo contro la media regionale di sette e serve con efficienza uno dei bacini economici più forti del Nordest, è l’errore più grande.”
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