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Nel 2011 da tutta la frazione organica, comunemente detta umido, portata agli impianti di Etra sono stati ricavati circa 8 milioni di metri cubi di biogas (da cui si genera energia, elettrica e termica) e 12.629 tonnellate di compost, controllato, certificato e destinato all'agricoltura.
È questa l'altra faccia dei rifiuti: non scarti, né un problema di cui faremmo volentieri a meno, ma risorse che, lavorate e trasformate, contribuiscono al funzionamento della vita sociale soddisfacendo criteri di sostenibilità, efficienza energetica, sviluppo economico.
Se ne parla al convegno "Tecnologie e tendenze per il recupero da rifiuti", che si tiene a Piacenza, nella sala dei Teatini, in due giornate, mercoledì 15 e giovedì 16 maggio. Tra gli ospiti c'è anche Etra.
Il convegno rientra nel progetto Mater (Materia ed energia da rifiuti), intrapreso da Leap (Laboratorio energia ambiente Piacenza) che, con la partecipazione del Politecnico di Milano e il coordinamento di Federambiente, fa ricerca per la sperimentazione e lo sviluppo di tecnologie ad alta efficienza e ridotto impatto ambientale.
La missione di Mater consiste nell'identificazione di soluzioni attuabili, sia tecnicamente che economicamente, per il riutilizzo dei rifiuti prodotti in Italia. Riutilizzo significa recupero di materiali ed energia che altrimenti andrebbero perduti.
“Etra - spiega il presidente del Consiglio di gestione, Stefano Svegliado - è felice di presentare l'esperienza e i metodi di lavoro dei due impianti di Bassano del Grappa e Camposampiero. Negli anni abbiamo riposto molta attenzione al funzionamento degli stabilimenti, per far sì che dal trattamento del rifiuto umido provenissero dei prodotti "nobili", biogas e compost. Ridurre gli scarti al minimo. Rimettere in circolo i materiali sotto altre forme. La raccolta differenziata continua, in un certo senso, così anche negli impianti, e il successo dipende dal destino che riserviamo ai rifiuti».
“Walter Giacetti, dirigente della nostra società, descriverà organizzazione e prestazioni dei digestori di Bassano del Grappa e Camposampiero - continua Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza -. Questi impianti sono stati visitati da tecnici di tutto il mondo, a dimostrazione del livello che siamo riusciti a raggiungere in termini di avanguardia dei macchinari, mitigazione dell'impatto ambientale, quantità e qualità dei materiali e dell'energia prodotti dai rifiuti. Ma il convegno sarà anche il pretesto per ascoltare dati e riflessioni di altre realtà che lavorano nel settore. Un settore, tra l'altro, in continua evoluzione, dove si possono fare molti passi in avanti per migliorare il funzionamento di tutta la filiera dei rifiuti.”
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