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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Raccolta differenziata, pubblica virtù
Etra diffonde l'eccellente dato della differenziazione dei rifiuti nel comprensorio bassanese nel 2012: 74,10%, in aumento rispetto al 2011. E intanto, per la riduzione del rifiuto secco non riciclabile, c'è la novità del microchip
Pubblicato il 08-05-2013
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Non c'è che dire: a Bassano e dintorni sapere dove buttare una bottiglia di vetro, un bicchiere di plastica, un barattolo di latta o il cartone del latte non è più un mistero quasi per nessuno. Sembrano cose ovvie, per noi che ci siamo abituati. Non è così in molte altre parti d'Italia, dove le percentuali della raccolta differenziata sono ben al di sotto degli standard del Veneto.
Una buona prassi che ai piedi del Grappa raggiunge risultati di eccellenza: nel 2012, la media della frazione del rifiuto differenziato (comprensiva del compostaggio domestico) prodotta dal Comuni del territorio bassanese gestiti da Etra si è infatti attestata sul 74,10%. Un dato in aumento rispetto a quello del 2011 (72,29%) e superiore persino al già ottimo risultato medio raggiunto nel 2012 dall'intero comprensorio dei 64 Comuni del servizio rifiuti di Etra: 70,80%.
“E' un dato complessivo molto importante - commenta in conferenza stampa in municipio a Bassano Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra -. Diamo atto alle Amministrazioni comunali per questo risultato che va ben oltre la normativa nazionale, che ha fissato il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata per il 2012, e che anticipa gli obiettivi della Regione Veneto che col Piano Regionale dei Rifiuti intende raggiungere la soglia del 70% entro il 2020. Etra è già al 71%, e non può che migliorare.”

I due presidenti Stefano Svegliado e Manuela Lanzarin (foto: archivio Bassanonet)
“Un'ottima raccolta differenziata - aggiunge Lanzarin - significa sostenibilità ambientale a 360 gradi: minore emissione di CO2, diminuzione dei rifiuti, minori spese per energia elettrica e trasporti.”
“Il dato che emerge nel Bassanese - sottolinea Stefano Svegliado, presidente del Consiglio di gestione di Etra - è l'aumento rispetto al 2011: + 1,81%. E' il segno della grandissima capacità di questo territorio a mantenere questi dati di eccellenza. A ciò hanno contribuito due fattori: il primo è la comunicazione. La base della raccolta differenziata è la chiarezza delle informazioni. Il secondo aspetto importante sono le campagne educative e informative promosse da Etra per le scuole, che hanno coinvolto 154 scuole di 55 Comuni dell'intero territorio servito dalla nostra società. La raccolta differenziata non è solo una pratica industriale, ma anche un percorso culturale.”
E così, grazie all'attenzione dei cittadini per tutti i materiali di scarto non catalogati come “secco non riciclabile”, ecco che un Comune come Bassano del Grappa è riuscito a differenziare il 74,8% dei rifiuti. Sopra Bassano, per virtuosità, ci sono Pianezze (77,6%) e Rossano Veneto (77,2%). Gli altri Comuni seguono a ruota, tutti con percentuali superiori al 70% tranne tre municipalità della Valbrenta, sopra il 65%: si tratta comunque di un dato lusinghiero, dal momento che la differenziata in Vallata è stata introdotta appena un anno e mezzo fa.
Il dato di Rossano Veneto è particolarmente significativo: qui infatti - primo e per il momento unico Comune del comprensorio - è stato introdotto il sistema del microchip. Agli utenti, per il rifiuto secco non differenziato, è stato fornito un bidone dotato di un sistema di rilevazione automatica a microchip che ad ogni svuotamento del bidone medesimo calcola l'esatta quantità di rifiuto prodotto, con il corrispondente calcolo puntuale della tariffa da pagare. Va da sé che più si differenzia, meno si conferisce nel secco e quindi meno si paga. Non a caso, in tutti i Comuni in cui è stato attivato il sistema di tariffa a svuotamento si è registrata una diminuzione del rifiuto non riciclabile.
La campagna “microchip” di Etra, che si pone l'obiettivo della drastica riduzione del rifiuto non differenziato, oltre a Rossano interessa anche 14 Comuni dell'Alta Padovana. Superata questa fase di start-up, il microchip diventerà una prassi abituale per la raccolta del secco anche negli altri Comuni serviti dalla multiutility.
I vertici di Etra, S.p.a. partecipata al 100% dai 75 Comuni soci, colgono l'occasione della presentazione dei risultati della differenziata 2012 per lanciare un messaggio sul ruolo territoriale della società stessa.
“Questi risultati ci indicano tra le società più virtuose in Italia e con meno costi - puntualizza Svegliado -. L'auspicio è che la Regione Veneto ci possa riconoscere come unico Consiglio di bacino. Siamo fiduciosi, l'argomento è attualmente all'ordine del giorno della settima commissione regionale Ambiente presieduta da Nicola Finco. Avere un unico bacino interprovinciale significa avere un'unica autorità d'ambito che va a determinare i sistemi di raccolta e, in prospettiva, l'omogeneità delle tariffe.”
“Qui da noi le società partecipate funzionano molto bene, e Etra ne è l'esempio - commenta in conclusione il sindaco Stefano Cimatti -. L'importante è continuare in questa strada di virtuosità per contenere le tariffe e venire incontro alle difficoltà di molte famiglie.”
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