Ultimora
31 May 2023 18:20
'Mi avete salvato', impreditore stacca assegno di 40mila euro
31 May 2023 17:36
Cade in una cava, muore un operaio nel Padovano
31 May 2023 15:21
Egitto antico 'lascia' Vicenza, 100mila i visitatori
31 May 2023 13:35
Salvini, favorevole a contributo per chi visita Venezia
31 May 2023 13:02
Apre Salone Nautico, Venezia per 4 giorni capitale del mare
31 May 2023 12:58
Scoperte false fatture per oltre 7 milioni di euro
31 May 2023 21:02
Incagliati 30 miliardi, piattaforma 110% non decolla
31 May 2023 20:40
Alluvione, il 7 giugno incontro governo-enti locali
31 May 2023 20:20
Europa League: Siviglia-Roma. Dybala in campo dall'inizio
31 May 2023 20:20
Ucraina: l'Italia aumenterà i missili di artiglieria navale per Kiev
31 May 2023 20:01
Fitto, 'nessuno scontro con la Corte dei Conti'
31 May 2023 20:02
Mimit, nel ddl Made in Italy, fondo sovrano da un miliardo
La Tares è poco chiara, vessatoria e probabilmente incostituzionale. Non ha mezzi termini Manuela Lanzarin, presidente del Consiglio di sorveglianza di Etra.
“Etra - annuncia la presidente - sta incontrando le Amministrazioni locali, che giustamente chiedono lumi. Anche noi navighiamo nell'incertezza totale, in attesa che il Governo chiarisca le incognite e i punti oscuri, e di conseguenza Comuni ed Enti gestori sappiano come muoversi. Chiediamo un intervento immediato, chiarificatore e anche correttivo, dato che non vogliamo pesare nelle tasche dei cittadini e delle imprese con un ulteriore tributo iniquo».
“A luglio - ricorda Manuela Lanzarin - scade la prima rata di pagamento della Tares, il nuovo tributo sui rifiuti che sostituirà la Tarsu, cioè la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, e la Tia, la tariffa di igiene ambientale. Introdotta dal decreto Salva Italia, è apparentemente comunale e dovrebbe assolvere al compito di coprire totalmente il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti; invece, di fatto, è una sovrattassa statale: i cittadini pagheranno di più ma i soldi non resteranno né ai Comuni né ai gestori come Etra.”
La Tares accorpa due tributi: una tassa, istituita a fronte del servizio di gestione dei rifiuti urbani; un’imposta, riferita ai servizi indivisibili dei Comuni. “Quest’ultima - prosegue l'ex parlamentare - è una maggiorazione della tassa sui rifiuti. Per capirci, e fatte le dovute differenze, è come l’aumento delle accise sulla benzina che comporta maggiori esborsi per gli automobilisti, a parità di servizio, nessun utile per i benzinai e un introito superiore per l’erario. In sostanza, il governo centrale, non avendo il coraggio di applicare direttamente una nuova tassa, la camuffa all’interno della Tares, usando i Comuni come semplici incaricati della riscossione e senza che il territorio ne tragga benefici.”
Sono molti a ritenere che la Tares violi la Costituzione. “In quanto imposta - osserva Lanzarin -, dovrebbe essere sempre commisurata al reddito, come prevede l’articolo 53, secondo il quale “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”. Quindi, per il calcolo appare inidoneo e vessatorio il solo criterio dei metri quadrati di superficie calpestabile.”
“La politica intrapresa da Etra negli ultimi anni - conclude il presidente del Consiglio di sorveglianza - mira a formulare la cosiddetta tariffa puntuale. Significa che chi produce più rifiuti paga di più, chi è più virtuoso paga di meno. Perché la collettività deve farsi carico del comportamento scorretto dei soliti furbi? Iniziative di Etra come i bidoni col microchip vanno in questa direzione: si misura l’effettivo numero di svuotamenti del rifiuto secco. Ora, la Tares rimette in discussione questo principio di equità: per pagarla non è determinante l’effettiva produzione di rifiuti, ma basta la mera potenzialità, vale a dire l’occupazione, il possesso o la detenzione di locali e aree suscettibili di produrre rifiuti. Un anziano che vive con la pensione minima in un’ampia casa fatiscente è considerato pari a chi abita un attico lussuoso in centro città. Questo balzello, quindi, è ingiusto e penalizzante soprattutto verso chi ha gestito in modo attento e giudizioso il servizio, lavorando da anni con la raccolta differenziata spinta, i cui risultati pongono i gestori come Etra ai vertici nazionali.”
Il 31 maggio
- 31-05-2021Futuro anteriore
- 31-05-2021Oscar alla carriera
- 31-05-2021Bassano Satyricon
- 31-05-2019Gli occhiali interi
- 31-05-2019Comunicazione del direttore
- 31-05-2018Fenice di rivedervi
- 31-05-2017L'Estate sta arrivando
- 31-05-2017Cristina, ma franca
- 31-05-2016Strappo tricolore
- 31-05-2016Food&Wine e Fantasia
- 31-05-2016Ocio al Leon
- 31-05-2014Riccardo Poletto: “Nessun apparentamento. Avanti coi cittadini”
- 31-05-2014Operaestate, cultura da gustare
- 31-05-2014Spritz all'Asparago per il Ponte di Bassano
- 31-05-2014Statemi bene
- 31-05-2014Centenario Grande Guerra: martedì 3 a Bassano Donazzan illustra “il ruolo della Regione”
- 31-05-2013Gli oneri “dimenticati” del Comune di Bassano
- 31-05-2013E il medico anti-alcol chiede aiuto agli alpini
- 31-05-2012Quorum zero e più democrazia
- 31-05-2012E' l'Inps? No, è l'Etra
- 31-05-2011Operaestate, su il sipario
- 31-05-2010“Un'ordinanza corretta. Ma l'educazione parte da casa”
- 31-05-2010“Diremo ai vigili di usare il buon senso”
- 31-05-2010Campioni al San Bassiano
- 31-05-2009Campionati Italiani di Karate Tradizionale F.I.K.T.A
- 31-05-2009Il Ponte verso il sole: s'inizia!