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Brassaï. L’occhio di Parigi

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Brassaï. L’occhio di Parigi

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Brolo vegetale

Approvato dalla giunta comunale di Bassano il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione del brolo di Palazzo Bonaguro in quartiere Angarano. E in quanto all'area di sgambamento per i cani, richiesta dalla LAV...

Pubblicato il 11-01-2013
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Brassaï. L’occhio di Parigi

Habemus Brolo. Nel corso dell’ultima seduta, in seguito al parere della Sovrintendenza, la giunta comunale di Bassano del Grappa ha infatti approvato il progetto definitivo dei lavori di riqualificazione del brolo di Palazzo Bonaguro, proposti dallo Studio Architetti Veneti Carlo e Annabianca Compostella di Bassano, che restituiranno alla città e ai numerosi turisti un luogo storico destinato a divenire un importante ed apprezzato spazio pubblico.
Fra circa un mese ci sarà un ultimo passaggio, con l’approvazione del progetto esecutivo al quale seguirà il bando di gara per la realizzazione dei lavori.
“L'intervento - si legge nella delibera di giunta - andrà ad integrarsi nel nuovo sistema culturale di percorsi urbani, costituito dall'“asse dei musei” e che, secondo la visione dell'architetto Chipperfield, darà una nuova chiave di lettura della città, lungo l'asse est-ovest, favorendo l'unione tra le due parti del centro storico storicamente divise dal fiume. Il brolo di Palazzo Bonaguro diventa in questo sistema di percorsi il caposaldo ad ovest, punto di attrazione e di rivitalizzazione dell'intera parte di città di destra Brenta.”

Foto: archivio Bassanonet

La riproposizione del viale alberato centrale, con la piantumazione di carpini bianchi; il ripristino dei tre accessi a sud oltre a quelli già esistenti; percorsi interni lungo il perimetro del parco e lungo gli assi centrali longitudinale e trasversale, realizzati in terra battuta con sabbie colorate del Brenta: sono alcuni degli elementi che caratterizzeranno il nuovo look del polmone verde in Angarano, così come previsto dal progetto definitivo, per una spesa complessiva di 330mila euro.
Previsto inoltre l'allargamento di vicolo Macello (nel tratto che costeggia il lato sud del brolo), col rifacimento del vecchio muro di recinzione sud del brolo stesso, spostato di 2 metri e mezzo più a nord rispetto alla linea originale per permettere l'allargamento della carreggiata della strada e la costruzione di un nuovo marciapiede.
Il brolo riqualificato, nelle intenzioni dell'Amministrazione comunale, “dovrebbe diventare un'esposizione etno-botanica della tradizione agricola veneta”. A tale scopo “verrebbero piantate esclusivamente essenze locali, tipiche delle nostre case e della nostra campagna, pressoché scomparse o comunque sempre più rare da vedere; così, percorrendo il brolo o sostando al suo interno, le scolaresche, i turisti ma anche i normali cittadini potrebbero avere l'occasione didattica per apprezzare una testimonianza del nostri passato agricolo.”
Per “mantenere l'intimità dello spazio del brolo”, inoltre, “si è scelto di mascherare l'invadenza contemporanea degli edifici confinanti, attraverso la piantumazione di nuove alberature”: una “barriera vegetale mista” sul lato est, “con essenze di grandezze diverse e multiformi” e un filare di gelsi su lato ovest, prospiciente via Scalabrini.
Sul “nuovo” brolo sarà allestita una altrettanto nuova rete di illuminazione pubblica, con lampioni a led a luce neutra e a basso consumo e “segnapassi” di sicurezza lungo i percorsi interni, incassati a terra e sempre a led.
Nessuna essenza arborea attualmente presente nell'area brolo sarà mantenuta e l'attuale vasca d'acqua sarà demolita.
“Si tratta di un ordinato intervento di restauro incentrato sul recupero dell'esistente, sul suo nuovo funzionamento e sulla sua fruibilità - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Dario Bernardi -, riservando il compito di riorganizzazione dello spazio essenzialmente agli elementi vegetali.”
“Nei giorni scorsi - aggiunge Bernardi - avevo ricevuto dalla LAV di Bassano la richiesta di inserire all’interno del brolo degli spazi per lo sgambamento dei cani, ma proprio l'"indirizzo del restauro" approvato dalla Sovrintendenza ci impedisce di procedere in questo senso. L'Amministrazione comunale, comunque, non sottovaluta questa esigenza e, tra le altre soluzioni, sta fattivamente valutando di attrezzare a tale scopo un'area di propria proprietà lungo viale Chilesotti."

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