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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Il postino suona sempre due volte
Gassificatore: ci è giunta oggi in redazione una seconda lettera raccomandata dei sedicenti “Genitori scuola Marconi”. E vi spieghiamo, questa volta, perché non la pubblichiamo
Pubblicato il 18-05-2012
Visto 7.985 volte
Il postino suona sempre due volte. E questa mattina ci è arrivata in redazione una seconda lettera raccomandata recante come mittente i sedicenti “Genitori scuola Marconi, via Monte Pertica 23, Cassola (Vi)". Questa volta la lettera non è stata spedita dalle poste di Fellette, ma dall'ufficio postale di Torri di Quartesolo.
Non siamo, a quanto pare, gli unici destinatari: perché un foglio allegato indica che la stessa missiva è stata inviata a Roma all'attenzione del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo, e per conoscenza all'Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto a Venezia, all'Ufficio Scolastico di Vicenza, all'assessore all'Istruzione della Provincia di Vicenza, al sindaco di Cassola, all'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Cassola, a due quotidiani locali e a un'emittente locale.
Anche questa seconda raccomandata contiene dure affermazioni nei confronti dell'Istituto Comprensivo Marconi in relazione alla questione “gassificatore” con gli stessi argomenti contenuti nella prima, ma prendendo di mira in particolare - con l'aggiunta di una serie di foto allegate - la realizzazione degli striscioni lungo le strade di Cassola, alcuni dei quali sottoscritti anche dagli alunni.

Uno degli striscioni lungo le strade di Cassola (foto Alessandro Tich)
Anche in questo caso la lettera non è firmata: ovvero una firma c'è, ma è una sigla illeggibile. E in quanto tale anche questa è di fatto una lettera anonima, che questa volta non pubblichiamo.
La prima lettera raccomandata - come abbiamo già scritto e motivato - l'avevamo pubblicata facendo uno strappo alla regola e dando soprattutto l'immediata possibilità di replica alla dirigente dell'istituto scolastico, chiamata direttamente in causa dal contenuto del testo.
Con i due articoli dedicati nei giorni scorsi a questo fatto, riteniamo conclusa la vicenda. Ora riceviamo una seconda lettera, forse (?) ne riceveremo altre ancora.
Non ce ne occuperemo più: Bassanonet è un mezzo di informazione, e non la grancassa o il megafono di chicchessia.
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