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Alessandro Tich
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Bassanonet.it
Gassificatore, le parole e il silenzio
Sull'impianto di Cassola sono stati spesi, e si spenderanno ancora, fiumi di parole. Ma intanto domani sera a Cassola, per protestare contro il gassificatore, c'è la “Fiaccolata del Silenzio”
Pubblicato il 16-05-2012
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Sembra quasi impossibile, ma si può gridare pur restando in silenzio.
E spesso, per esprimere un sentimento di protesta, non c'è nulla di più efficace di un silenzio assordante. Tanto più assordante e più penetrante quanto è più condiviso da più persone. Soprattutto se l'oggetto del silenzio collettivo - il gassificatore di Cassola - è una questione sulla quale sono stati spesi, e si spenderanno ancora, fiumi di parole. Parole serie e parole a vanvera, parole informate e parole deviate, parole ufficiali e parole rimangiate. Le parole di una storia iniziata tre mesi fa con un blackout di comunicazione - con un'Amministrazione comunale che dichiarava di non sapere nulla - e proseguita in varie sedi e in più occasioni con un inarrestabile crescendo di dichiarazioni, interventi, distinguo, illustrazioni tecniche, interventi politici.
E più si è parlato, più la situazione è sembrata sfuggire a una razionale sintesi del problema. Perché, in realtà, siamo ancora al caos: il Comune si oppone al progetto e propone un'ardita variante urbanistica per il blocco di tutte le attività insalubri ma Karizia Tecnology dichiara che il progetto va avanti, il parere dell'Arpav per la procedura V.I.A. in Provincia è positivo ma il presidente Schneck ribatte chiedendo ad Arpav “un parere più approfondito”, l'ultima parola spetta al consiglio provinciale ma la Provincia sarà presto commissariata, forse la competenza è della Regione ma il presidente Zaia, parlando in campagna elettorale a Rosà, ha dimostrato di esserne totalmente all'oscuro chiamando l'impianto “rigassificatore”.

Come se non bastasse, ad alimentare ulteriori discussioni si è aggiunta in questi giorni anche la lettera, inviata anche alla nostra redazione, di un non meglio specificato gruppo di genitori della scuola Marconi, fonte illimitata di commenti e reazioni.
C'è tutto e il contrario di tutto, in questa corsa alle parole che non corrispondono ancora ai fatti e che non sono state in grado di dare ancora una risposta alla domanda più importante: perché questo impianto industriale “di recupero di materia da rifiuti non pericolosi e pericolosi”, indipendentemente dalla sua tecnologia, sia stato collocato così vicino alle case.
Ecco perché, dopo tanto parlare e tanto scrivere, è giusto ed opportuno che questa babele di interventi e di prese di posizione si fermi per un attimo, dando spazio a un momento di riflessione e di opposizione non urlata e a una presa di coscienza più profonda.
E così domani sera, giovedì 17 maggio, con inizio alle 20.30, la comunità di Cassola e dei paesi limitrofi è invitata a partecipare alla “Grande Fiaccolata del Silenzio contro l'inceneritore”, promossa dal locale “Comitato No Gassificatore”.
Il corteo partirà dal piazzale della chiesa di Cassola e arriverà in via dell'Industria, vicino al sito industriale dove è prevista la realizzazione dell'impianto di Karizia Tecnology. Il parroco di Cassola, don Romeo Zuin, guiderà la fiaccolata.
Diamo questa informazione e non aggiungiamo altro: pensiamo che le nostre parole, dopo quello che abbiamo scritto, siano più che sufficienti.
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