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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Attualità

Lo Stivale a forma di asparago

13 scuole alberghiere di tutta Italia si sfidano a Bassano al 1° Concorso Nazionale “Le giovani ricette con l'Asparago Bianco di Bassano DOP”. Spazio alle ricette innovative dei giovanissimi chef: e la vittoria va in Sicilia

Pubblicato il 31-03-2012
Visto 4.651 volte

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Elena Pavan

Dimenticatevi, per un giorno, lo Stivale. Oggi l'Italia ha preso la forma di un asparago. Asparago bianco di Bassano DOP, naturalmente. A darsi appuntamento, sul campo neutro del ristorante Ca' 7 di Bassano del Grappa, 13 scuole alberghiere di tutto il Paese invitate dal Gruppo Ristoratori Bassanesi a un'inedita sfida tra i fornelli.
E' la prima edizione del concorso nazionale “Le giovani ricette con l'Asparago Bianco di Bassano DOP.”, riservato ai ragazzi degli istituti alberghieri e professionali e inventato dall'instancabile team di chef presieduto da Sergio Dussin per diffondere tra i giovani la conoscenza del pregiato ortaggio bassanese, in abbinamento ai prodotti tipici delle rispettive regioni di provenienza.
Per cimentarsi sul tema proposto per la sfida (“I giovani cucinano l'Asparago Bianco di Bassano DOP per i giovani”) arrivano in gran parte gli allievi delle scuole dal Centro e Sud Italia: gli unici a difendere i “colori” del Nord sono i ragazzi dell'Istituto Alberghiero di Asiago.

I due studenti dell'Istituto d'istruzione Superiore di Palazzolo Acreide (Siracusa) vincitori del 1° Concorso Nazionale "Le giovani ricette con l'Asparago Bianco di Bassano DOP" (foto Alessandro Tich)

C'è chi è arrivato a Bassano accompagnato dai propri docenti o dirigenti scolastici, chi invece con famiglia al seguito, altri - come gli studenti dell'IPSSAR “Marchitelli” di Villa Santa Maria (Chieti) e dell'IPSSAR “M. Perrone” di Castellaneta (Taranto) - hanno fatto invece il viaggio in treno da soli, con gli ingredienti al seguito.
Per ciascuno di loro è l'occasione per dimostrare le proprie abilità: nel preparare i piatti, nella scelta dell'abbinamento del vino e nella presentazione della loro creazione ai 27 componenti della giuria. L'emozione è forte, ma tutti danno il meglio di sé: e c'è anche chi, come Patrizia, studentessa dell'IPSSAR “E.V. Cappello” di Piedimonte Matese (Caserta) stappa la bottiglia di spumante Falanghina DOC con un colpo di sciabola, con la stessa facilità con la quale noi apriamo una lattina di birra.
Sono gli chef e i sommelier del domani, ma già oggi - con le 13 pietanze presentate in concorso - dimostrano che in quanto a fantasia e a innovazione gastronomica hanno davvero le carte in regola.
Ad aprire le danze - in senso culinario - è l'IPSSAR “L.Sturzo” di Gela (Caltanissetta) che propone l'“Arancino del Commissario Montalbano agli asparagi DOP di Bassano in crosta di pistacchi di Bronte”, abbinato a un “Brenta Spritz” a base di assenzio che scuote già il palato dei presenti.
Seguono, a turno, le uscite degli istituti per i servizi alberghieri “K. Wojtyla” di Castrovillari (Cosenza) “U. Tognazzi” di Velletri (Roma), “E. De Panfilis” di Roccaraso (L'Aquila), “E.V. Cappello” di Piedimonte Matese (Caserta), “F. De Gennaro” di Vico Equense (Napoli), “G. Marchitelli” di Villa Santa Maria (Chieti), “V. Titone” di Castelvetrano (Trapani), “Viale Adige” di Civitavecchia (Roma), “Lobbia” di Asiago, “M. Perrone” di Castellaneta (Taranto), Istituto d'Istruzione Superiore di Palazzolo Acreide (Siracusa) e “M. Buonarroti” di Fiuggi (Frosinone).
Ciascun piatto in concorso è un concentrato di gusti in abbinamento e creatività.
Qualche titolo di pietanza? Sentite un po': “Flan di asparagi con fonduta leggera e pesto di sedano”; “Fusilli con vongole, pomodorini del Vesuvio e asparago bianco di Bassano DOP”; “Raviolo di asparago bianco di Bassano e mozzarella di bufala campana con vellutata di vongole e pomodorino ciliegino”.
Oppure “Millefoglie di lasagna con sardine e Vastedda del Belice, su vellutata di asparago e datterino trapanese” o “Cornocopia di branzino al pane mandorlato con asparagi bianchi”.
Il giro d'Italia nel nome del matrimonio in cucina tra asparago di casa nostra e le tipicità delle altre regioni prosegue anche con i vini in abbinamento, rari da bere da queste parti: dal Timpa del Principe IGT Calabria all'Abruzzo Pecorino DOP, dal Fiano di Avellino allo Chardonnay IGT Terre di Chieti o dal Satrico laziale al Nero di Troia pugliese e al Dolce Nero d'Avola siciliano.
I componenti della giuria e i docenti e dirigenti delle scuole partecipanti, interpellati al microfono tra un piatto e l'altro dalla presentatrice Serena Dalla Valle, concordano sulla sensazione condivisa da tutti: il concorso riservato ai giovani è l'esempio di un'Italia senza confini tra Nord e Sud e di una scuola attenta a coltivare le ambizioni dei suoi ragazzi. “La scuola non può intendersi come un'isola - sottolinea un preside -, è necessario il dialogo per conoscere altre realtà.”
La vittoria finale, alla prima edizione del concorso, viene conquistata dall'Istituto d'Istruzione Superiore di Palazzolo Acreide.
Il “Dolce Asparago di Bassano DOP su pescatrice candita e padellata all'amarena” - straordinaria e inedita combinazione tra il delicato gusto del pesce (rana pescatrice), la dolcezza della mandorla e amarena siciliane e la freschezza degli asparagi crudi - proposto dall'istituto siracusano e abbinato al Dolce Nero d'Avola, conquista meritatamente il primo posto.
Secondo classificato. l'IPSSAR “U. Tognazzi” di Velletri con il suo “Capriccio Italiano” - combinazione tra asparagi, pesce spada, calamaro e capasanta - abbinato a un vino “Terra del Sole”.
Terzo posto, infine, assegnato all'IPSEOA “M. Buonarroti” di Fiuggi per il suo dessert “Tortino al cioccolato fondente con crema di asparagi di Bassano DOP alla vaniglia del Madagascar”.
A tutti gli studenti partecipanti viene inoltre consegnata una borsa di studio, con la quale proseguire la propria specializzazione con uno stage estivo in Sardegna.
Gli applausi finali sono rivolti a tutto il gruppo dei partecipanti, tutti tra i 16 e i 18 anni, che per impegno e dedizione sono promossi a pieni voti.
L'unico voto negativo, sul nostro taccuino, è per l'assessore regionale Roberto Ciambetti, intervenuto tra le autorità invitate all'evento. All'affermazione di uno studente del Sud che descrivendo la sua pietanza in concorso spiega di aver decorato il piatto “con un salsa tricolore, per i 151 anni dell'Unità d'Italia”, è l'unico tra i presenti a non applaudire.
Sappiamo bene come la pensano i leghisti sull'argomento. Ma suvvia, assessore: un po' di ospitalità!

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