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Alessandro Tich
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Lorenzato: “Romano d'Ezzelino, la farsa continua”
Il consigliere comunale di Romano Libera spara a zero sulla situazione politica del Comune. “Cinque anni, per questi improbabili protagonisti della politica locale, non sono serviti a nulla”
Pubblicato il 31-01-2012
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C'è fibrillazione a Romano d'Ezzelino. Fibrillazione politica, ovviamente. Il voto amministrativo si avvicina e il clima pre-elettorale si surriscalda.
Ad accendere la miccia, questa volta, è il consigliere comunale del gruppo Romano Libera Giampaolo Lorenzato, noto alle cronache per aver portato a processo, con le sue accuse, il sindaco e due assessori comunali per la nota vicenda delle “pressioni politiche” nei suoi confronti, conclusasi - per il momento - con la condanna di primo grado per tentata concussione nei confronti del sindaco Olivo e dell'assessore Saretta.
Lorenzato ha trasmesso alle redazioni un comunicato - riferito alla situazione politica romanese e intitolato “La farsa continua” - che riportiamo integralmente qui sotto:

Il municipio di Romano d'Ezzelino. Da Giampaolo Lorenzato un duro intervento sullo "status quo" locale
COMUNICATO
LA FARSA CONTINUA
A Romano d'Ezzelino la storia si ripete. E' questa la triste considerazione, e una serie di circostanze stanno dimostrando che cinque anni, per questi improbabili protagonisti della politica locale, non sono serviti a nulla, oppure sono serviti per cercare di assopire le coscienze dei cittadini ignari delle loro trame, quindi Romano come Roma ladrona? Di sicuro quello che sta accadendo nel nostro territorio (inciuci e combine, accordi piu o meno segreti, veti, minacce, promesse elettorali, incarichi più o meno leciti, ritiri incomprensibili), dimostra appunto che nulla è cambiato rispetto a cinque anni orsono.
Evidentemente il concetto di onestà (quantomeno intellettuale) non appartiene a questi manovratori pseudo occulti della politica locale, se è vero come è vero che la parola onestà nella propria traduzione letterale indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a principi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita, ed all'ambiente in cui si vive.
Romano e dintorni dopo tutto quello che e successo negli ultimi anni; di cosa avrebbero bisogno?
Prima di tutto mandare a casa definitivamente tutti questi personaggi che hanno trattato il territorio come l'orto di casa propria; mandare a casa coloro che sfruttano il ruolo politico per ottenere incarichi, magari leciti, ma certamente inopportuni, a Romano come a Mussolente, a Bassano come in qualsivoglia comune; mandare a casa quelli disposti a firmare carte false (e a Romano come a Vicenza ce ne sono tanti) al solo scopo di calunniare e infangare persone ritenute scomode da questi personaggi.
Quindi ben vengano quei rappresentanti politici che nel Vicentino denunciano questa specie di malaffare diffuso, che non si piegano alle solite logiche di partito, altro che tessere ecc...ecc... anche perché chi è senza peccato scagli la prima pietra, e per questo che auspichiamo l'uso di un diserbante molto selettivo nei confronti di quest'erba cattiva che oramai ha infestato la nostra società.
A conclusione di questa riflessione per quello che riguarda la situazione politica di Romano, una domanda sorge spontanea: è forse questo il complotto al quale qualcuno a fatto più volte riferimento?
Far finta di cambiare tutto per non cambiare nulla, tanto è vero che cambiano i burattini ma i burattinai sono sempre gli stessi, meditate gente meditate!
Consigliere comunale
Giampaolo Lorenzato
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