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Zaia: “In Veneto non c'è lavoro per i profughi”
Il governatore veneto, nell'incontro della giunta regionale con la stampa, interviene sull'emergenza in Libia. Ciclo idrico integrato e rifiuti: l'assessore Conte annuncia l'abolizione degli ATO
Pubblicato il 22-02-2011
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“Il governatore Lombardo ha perso un'ottima occasione per stare zitto”.
Il governatore del Veneto Luca Zaia, stuzzicato dai giornalisti nel consueto incontro stampa del martedì a Palazzo Balbi a Venezia, replica così alle affermazioni del presidente della Regione Sicilia che aveva auspicato l'invio dei profughi dal Nord Africa nelle regioni del Nord, Veneto compreso, perché “ci sono i posti di lavoro”.
L'incontro stampa verte su temi regionali, ma l'esplosione della crisi libica sposta inevitabilmente l'attenzione sui drammatici fatti dell'altra sponda del Mediterraneo.
Il governatore Zaia intervistato dalle televisioni
“Siamo assolutamente vicini al popolo libico che sta vivendo un genocidio - aggiunge Zaia -. Ma qui non ci sono posti di lavoro e non ci sono informazioni su siti in Veneto che debbano accogliere i profughi dalla Libia. Lì ci sono i mercenari che sparano sulla folla, queste sono polemichette che non portano a niente.”
Sulle conseguenze energetiche: “E' stata sospesa la fornitura di gas dalla Libia all'Italia - puntualizza il governatore -, ma abbiamo altre fonti di approvvigionamento con Gazprom. E devo ringraziare la giunta regionale che mi ha preceduto, che ha dato il via libera al rigassificatore. E' stato un atto di lungimiranza.”
“L'unico che ha contestato la visita di Gheddafi a Roma sono stato io - ricorda Zaia -. In quella occasione affermai che poteva benissimo stare a casa sua con le tende a fare proseliti.”
Nell'occasione il prefetto Franco Gabrielli, nuovo capo della Protezione Civile - in visita di cortesia alla Regione Veneto - conferma lo “stato di emergenza” decretato dal governo italiano a seguito degli accadimenti in Nord Africa. Ma la situazione è ancora in evoluzione: “Se saremo coinvolti daremo i necessari supporti - dichiara il successore di Bertolaso -. L'emergenza è di competenza del Ministero degli Interni, se si dovranno allestire tendopoli per le procedure di accoglienza, siamo a disposizione.”
Sull'alluvione in Veneto, Gabrielli ha sottolineato “la grande capacità di reazione dei Veneti, della regione e del presidente Zaia nella sua veste di Commissario delegato al superamento dell'emergenza”.
La raccolta fondi del dopo-emergenza ha intanto superato oggi l'obiettivo dei 5 milioni di euro, grazie al contributo di Veneto Banca di 750mila euro da destinare - sottolinea il presidente dell'istituto di credito Flavio Trinca - al recupero di un'opera simbolo devastata dall'alluvione.
Degno di nota, tra i provvedimenti adottati oggi dalla giunta veneta, quello annunciato dall'assessore all'ambiente Maurizio Conte: l'abolizione degli ATO, le Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale preposte alla pianificazione del servizio rifiuti e del ciclo idrico integrato e al controllo dei relativi enti gestori.
“Per i rifiuti le competenze di pianificazione passeranno alle province - dichiara Conte -, mentre per il ciclo idrico integrato è prevista la costituzione di un'Autorità unica di controllo regionale. Resterà comunque la forte presenza del ruolo dei sindaci, che sono anche i proprietari della rete idrica integrata.”
Tra gli otto ATO della Regione Veneto che saranno aboliti c'è anche ATO Brenta, consorzio di 73 Comuni e 3 province, con sede a Cittadella, che ha competenza sul territorio servito, per l'acqua e i rifiuti, dall'ente gestore Etra.
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