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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Superman a Bassano
Il celebre supereroe avvistato in città. Scopo della missione, raddrizzare il Ponte degli Alpini. Ma l'impresa, questa volta, non gli è riuscita
Pubblicato il 21-09-2017
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La foto pubblicata sopra, scattata nel pomeriggio di sabato scorso da una finestra della nostra redazione, ritrae un giovanotto con il costume da Superman in via S. Bassiano, tra piazza Garibaldi e piazza Libertà.
Ma dopo una veloce e approfondita verifica delle nostre fonti abbiamo clamorosamente appreso che si trattava in realtà del vero Superman, in carne ed ossa.
Già, proprio così: Superman a Bassano del Grappa. Il celebre supereroe che, dopo essere stato avvistato in centro storico, ha suscitato inevitabilmente grande curiosità tra gli astanti. Anche se, per la verità, non è stato immediatamente riconosciuto.

Foto Alessandro Tich
Mentre effettuava un volo di ricognizione sopra i tetti della città è stato infatti scambiato per un drone, mentre dopo avere posato piede sul selciato delle piazze in molti lo hanno preso per un partecipante ad un addio al celibato.
Altri, dopo l'ennesimo giro di spritz, vedendolo hanno pensato di avere le allucinazioni e che era meglio smettere di alzare il gomito.
Ma solo dopo averlo visto in azione con i suoi superpoteri la gente si è resa conto, sbigottita, che si trattava proprio di lui.
Una missione a Bassano mancava ancora nell'impressionante curriculum del figlio del pianeta Krypton. Tutto è iniziato quando al quotidiano “Daily Planet” è arrivato un dispaccio di agenzia che dava notizia proprio della scoperta dell'origine dei superpoteri di Superman, compreso il volo alla velocità della luce: la capacità delle sue cellule di assorbire l’energia del sole. Il direttore del giornale, volendo approfondire l'argomento e cliccando su Google le due parole chiave “light” (“luce”) e “sun” (“sole”) aveva fatto una scoperta inattesa: i risultati della ricerca, invece che direzionarsi ai siti sulle leggi della Fisica, confluivano inspiegabilmente sul nome di Riccardo Poletto, sindaco di una piccola città chiamata Bassano del Grappa in Italia, mai sentita nominare prima.
Anche perché, nella città di Metropolis, non era ancora giunta voce dell'attività del Tavolo di Marketing Territoriale per il Marchio d'Area.
Di fronte a un simile apparente mistero, la redazione ha deciso di concentrasi su questo nuovo argomento e il giornalista Clark Kent - che in realtà ben sapeva da dove arrivavano quei superpoteri, ma non poteva rivelarlo - è stato quindi inviato nella nostra città per svelare l'arcano.
La scoperta di quel lontano luogo governato - a quanto si dice - con la luce del sole, per il “Daily Planet” aveva l'aria di uno scoop.
La prima impressione del buon Clark, una volta arrivato in riva al Brenta, è stata di delusione. Altro che sole: tutte nuvole grigie, e minaccianti pioggia, nel cielo.
Ma subito la sua attenzione si è concentrata su una visione che non si aspettava: un ponte fatto di legno, sospeso sul fiume, visibilmente storto e sorretto in parte da alcuni puntelli di acciaio, imbragato dai tiranti sui piloni. C'era anche una strana strada in mezzo al fiume che arrivava fino a sotto il monumento, dove l'acqua si era in parte prosciugata.
L'illustre ospite in incognito ancora non sapeva di trovarsi di fronte al Ponte degli Alpini, oggetto di un intervento di restauro che tra precedenti burocratici e legali e lavori a singhiozzo si sta trascinando ormai da tre anni.
E a un certo punto - grazie al suo superudito corredato di traduzione automatica - ha intercettato la frase di un passante, in realtà molto ricorrente nei discorsi tra i bassanesi: “Speremo che co' a piova non vien 'na Brentana che eo buta zò.”
Quanto bastava per mettere in preallarme i sensori del superuomo abituato a mettere a posto le cose nel pianeta. Finalmente l'inviato da Metropolis, sempre con la supertraduzione simultanea, si è accorto di un grande cartello con la scritta “Lavori di ripristino e consolidamento del Ponte degli Alpini”. Constatando tuttavia che i lavori, apparentemente, non stavano procedendo con i ritmi che richiederebbero e che quel Ponte, assolutamente, doveva essere raddrizzato. Facendogli pronunciare la fatidica frase: “Questo è un lavoro per Superman!”.
E così, per l'ennesima volta, Clark Kent si è trasformato nel supereroe in costume per una nuova, fantastica missione. Pare tuttavia che per cambiarsi d'abito si sia introdotto furtivamente in una baracca di cantiere della Vardanega: a Bassano, come ovunque in Italia, non ci sono infatti più cabine telefoniche.
E finalmente, col suo mantello rosso, Superman a Bassano è entrato in azione. Accolto dall'entusiasmo dei presenti, ha compiuto alcuni voli per studiare la situazione.
Con la vista a raggi X ha notato il degrado del materiale di cui il Ponte è composto e una grande tavola di legno ormai marcita a pelo d'acqua: era la trave del Casarotti, consunta dall'usura del tempo. Gli sono bastati pochi momenti per capire che - se voleva raddrizzare quel Ponte sbilenco, e nonostante i puntelli e le imbragature già allestite - doveva entrare in azione quanto prima.
Ma ogni cosa, anche per chi è dotato di superpoteri, deve essere fatta bene se non addirittura al meglio. È quindi emersa l'esigenza di capire che cosa era stato fatto fino adesso per decidere dove esattamente intervenire, su quel prezioso manufatto, con la sua superforza. Anche questo non è un problema per Superman: grazie alla lettura superveloce con traduzione simultanea ha scorso a distanza, in pochi secondi, l'intera rassegna stampa sulla vicenda del restauro del Ponte.
Nel volgere di alcuni attimi, nella sua supermemoria, gli è apparso un fiume di parole-chiave. Tra queste: “Procedura negoziata”, “Vardanega”, “Inco”, “Contratto di avvalimento”, “Consorzio Stabile Al.Ma. di Aversa”, “Classificazione OG8”, “Ricorso”, “Tar”, “Consiglio di Stato”, “Soluzione transattiva”, “Lavori di somma urgenza”, “Messa in sicurezza”, “Cronoprogramma”, “Richiesta commissione di indagine”, “Chiusura temporanea al transito pedonale”, “Ponte Bailey”, “Trave reticolare”, “Ture”, “Resoconto di analisi della valutazione della documentazione progettuale”...
È stato a questo punto che, improvvisamente, la lettura superveloce del supereroe col mantello rosso si è offuscata. Anche la supermemoria: tutti i dati inseriti fino a quel momento si sono persi. Stesso effetto per la vista a raggi X: impossibile dirigere lo sguardo oltre lo strato esterno del legno. Come pure per la superforza, che stava cominciando a mancargli. Incredibile ma vero: le informazioni raccolte sull'estenuante iter del restauro del Ponte di Bassano avevano prodotto in Superman lo stesso effetto della kryptonite.
C'è mancato un attimo perché l'Uomo d'acciaio si accasciasse privo di forze tra la seconda e la terza stilata del Ponte degli Alpini. Fortunatamente si è accorto in tempo della nuova sostanza in grado di annullare le sue straordinarie facoltà, ribattezzata alpynite, ed è riuscito ad allontanarsi dall'area di cantiere prima di finire come un peso morto sotto la trave del Casarotti.
Niente più Ponte raddrizzato coi superpoteri e, in aggiunta, niente scoperte sulla luce del sole e niente scoop per il “Daily Planet”. Il pubblico presente ha capito il problema e lo ha comunque salutato e applaudito. Vedere Superman a Bassano del Grappa non è cosa di tutti i giorni e i bassanesi, che vogliono un gran bene al loro Ponte, hanno apprezzato il tentativo. Attendendo quindi che il supereroe, giunto a distanza di sicurezza, riprendesse progressivamente le forze per scattare una Brentana di selfie assieme a lui.
Ma la missione di Superman a Bassano non è stata del tutto priva di risultato.
Subito contattato dall'apposito Comitato, prima di ritornare a Metropolis ha infatti accettato di entrare nell'elenco dei vip testimonial della campagna Ponte degli Alpini Monumento Nazionale.
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