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Quando una serie è più efficace della realtà
Appuntamento conclusivo con la musica dal vivo di Stile Libero, il festival, alla sua prima edizione a Bassano, che mixa la musica elettronica, il jazz, il rock colto in alchimie sonore e contaminazioni tra i generi. Stile Libero si propone come il festival dell’estemporaneità e della contaminazione musicale e in cinque serate ha portato a Bassano le migliori espressioni della musica sperimentale contemporanea.
Domenica 11 Stile Libero Festival chiude l’edizione 2011 prestando fede al suo nome e ospitando a Bassano Murcof, uno dei maggiori maestri dell'elettronica contemporanea. Dopo rock e jazz è dunque la volta dell’elettronica sperimentale di livello mondiale. Murcof presentarà infatti al festival una rielaborazione di un grandioso progetto sulla musica barocca, in cui scenari digitali e suggestioni classiche si legano alle immagini create ed elaborate in tempo reale dal videoartista Saul Saguatti.

Il messicano Fernando Corona, in arte Murcof
Il silenzio come suono è probabilmente la cosa più difficile da esprimere in musica, proprio per quella contraddizione in termini che è il cercare di utilizzare suoni per spiegare l’assenza sonora. Ci hanno provato in tanti, ma il più famoso rimane senza dubbio John Cage e la sua "4'33". Nell’era di internet, la lezione di Cage ha avuto un discepolo: il messicano Fernando Corona, in arte Murcof, che utilizza i silenzi come parte fondamentale della sua musica, per creare, dilatare e comprimere il flusso sonoro dei suoi brani, modellandoli come veri e propri strumenti. Minimalismi glitch, campionamenti di archi e ottoni, incroci tra classica ed elettronica colta, tutto questo contribuisce alla dimensione onirica di Murcof, sontuosa apologia della musica di ambiente, elevata ai suoi massimi livelli: i pianeti, l'oceano, il deserto, il cosmo.
Nato a Tijuana nel 1970, Fernando Corona si laurea in Analisi dei Sistemi e Programmazione, appassionandosi nel contempo alle possibilità sonore aperte dal computer. Ha infarinature di pianoforte e violoncello, ma fin da adolescente subisce il fascino della musica elettronica. Decide quindi di chiudersi in una sala d’incisione e di fondere queste due passioni in un concentrato spettacolare, dando vita a Murcof: il punto d’incontro dialogico tra l’elettronica sperimentale e frammenti di musica classica ed elettroacustica.
Nel 2002 Murcof pubblica il suo primo album, Martes. L’opera è difficile, ma tra gli addetti ai lavori nasce la curiosità intorno a questo progetto così misterioso e ricco di contaminazioni.
Pur essendo figlio della scuola elettronica statunitense, nel 2003 Fernando Corona sorvola l’Atlantico e decide di vivere a Barcellona, dove elabora e rilascia una decina di singoli, successivamente raccolti in un disco, Utopia, album che delinea panorami oceanici, dove il viaggio prende forma in una delle sue più compiute espressioni, l’epica traversata di Ulisse.
Se Martes e Utopia hanno acceso i riflettori sulla contaminazione classica/elettronica prodotta da Corona, è sicuramente con Remembranza, del 2005, che il progetto Murcof raggiunge il suo apice artistico e Murcof si afferma definitivamente come compositore.
Questo stimolo continuo al pensiero e al viaggio mentale raggiunge la sua perfezione nel disco-fantasma Cosmos, album caratterizzato da una fortissima componente immaginifica che invita a chiudere gli occhi per meglio apprezzare la qualità sonora.
Sarà sulla base di questo suntuoso tessuto sonoro che il videoartista Saul Saguatti si troverà a ricamare un mondo fatto di immagini oniriche e visionarie, a tratti inquietanti, a tratti rasserenanti.
L’artista bolognese, da anni nel mondo dell’animazione sperimentale, della regia e della sperimentazione grafica è stato innumerevoli volte premiato per le sue produzioni video, nelle quali fa spesso uso di tecniche miste. Dal pittorico al fumetto e l’illustrazione, dalle animazioni tradizionali su pellicola 35mm alle animazioni computerizzate 2D.
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