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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Nel tempo di un AperiLibro
Tra giallo, noir e territorio: una ricetta vincente per i lettori e gli amanti delle serie tv. La nostra intervista a Marco Bernardi
Pubblicato il 30-05-2025
Visto 3.905 volte
L'AperiLibro di venerdì 23 maggio ha portato alla libreria La Bassanese due autori veneti e due romanzi giallo-noir ambientati tra la laguna Veneta e le colline trevigiane.
Ospiti della rassegna della Libreria e intervistati da Marco Bernardi sono stati Stefania Crepaldi, editor e consulente editoriale, autrice del nuovo cosy-crime che porta il titolo Dimmi che non vuoi morire, edito da Salani, e lo scrittore esordiente Riccardo Seccarello, giornalista e autore del romanzo noir intitolato Odio il martedì, edito da Laurana, opera finalista al Premio “Giallo Festival”.
Il romanzo di Crepaldi segue Di morte e d’amore, libro di successo dove ha preso vita il personaggio già molto amato dai lettori di Fortunata Tiozzo Pizzegamorti (nomen omen) di professione tanatoesteta nell’agenzia di pompe funebri del padre Emilio, un’agenzia che ha come slogan: “rendiamo onore alla storia di una vita”. Autrice anche di libri best seller di narratologia, Crepaldi ha pubblicato ora un secondo romanzo ambientato nel 2018 in laguna, fra Chioggia e Venezia, dove protagonista è sempre Fortunata, alle prese con vicende che si muovono tra le atmosfere cupe del noir e quelle brillanti della commedia, ma sempre nel segno del cozy-crime, ovvero del giallo permeato di ironia e leggerezza in cui a investigare e risolvere i casi sono non professionisti del settore (Miss Marple insegna). Nemico questa volta è un grosso giro di usura, contro il quale Fortunata combatterà in veste di infiltrata introducendosi nelle cucine di palazzi nobiliari coinvolta dal colonnello della Guardia di Finanza Dante Braghin, grande amico di suo padre e padrino.

da sx, Marco Bernardi, Riccardo Seccarello e Stefania Crepaldi
Già candidata a diventare la protagonista di una serie tv, la protagonista dei romanzi di Crepaldi è stata affiancata nella presentazione ai personaggi che si muovono sempre in atmosfere autunnali tra Mestre e Colleverde, paese tra le colline del prosecco che diventa nell’immaginario uno dei più celebri sette colli laziali, alle prese con un delitto misterioso: un’ex prostituta, la raffinata ed enigmatica Elvira Schiavon, e un piacente maresciallo dei carabinieri, Nino Visentini. Al di là dei risvolti non narrabili in anteprima del noir di Saccarello, tanti sono i panorami legati all’attualità e le tinte utilizzate per la costruzione tridimensionale dei personaggi esplorati nel libro dall’autore, molto apprezzati del resto dagli addetti ai lavori e dai lettori.
Parliamo di legami tra libri e fiction, e poi di libri e territorio, con Marco Bernardi, ideatore e animatore dell’AperiLibro e proprietario della Libreria.
I protagonisti dei festival, si è svolto da poco il Salone del Libro, sono sempre più autori che hanno a che fare col mondo dello schermo, oltre che quello della pagina. A conferma le classifiche delle vendite. Noir e cozy-crime di qualità come questi sono candidati dalla nascita al mercato delle fiction?
In Italia un libro venduto su quattro (dati AIE) riguarda il mondo del “giallo”, ma la definizione di “giallo” riguarda un ecosistema che va dal legal, al noir, dal thriller al poliziesco in senso stretto. Il cosy-crime nasce per acquisire nuovo pubblico in questo genere, soprattutto femminile, è un giallo con ambientazioni e luoghi rassicuranti, come quello della provincia, senza spargimenti di sangue o scene cupe e soprattutto chi deve investigare spesso sono personaggi improvvisati ma che conoscono bene la comunità in cui vivono. Questi sono tutti elementi che inducono sceneggiatori e produttori a “trasformare” buoni libri con personaggi ben costruiti in fiction spendibili al pubblico televisivo o di piattaforme web.
Il lettore dimostra di amare i libri che raccontano l’attualità di un territorio, in particolare quelli che affiancano ingredienti come le sue bellezze al malessere di chi ci vive. Gli autori più apprezzati in libreria?
Per rimanere nell’ambiente giallo& noir si nota nel mercato editoriale, a differenza di qualche anno fa, un fiorire di libri ambientati in tutta la provincia italiana. Nel nostro territorio i primi a crederci e che noi consigliamo in libreria sono Massimo Carlotto, Piergiorgio Pulixi, Fulvio Ervas, ma anche esordienti o meno conosciuti come Stefano Cosmo, Fulvio Luna Romero, Michele Catozzi, inoltre Umberto Matino e i gialli storici di Strukul. Se invece guardiamo a tutta la provincia italiana, allora il parterre che consigliamo si allarga con i più noti Manzini, Carofiglio, De Giovanni, Robecchi, Vitali, Cristina Cassar Scalia, Davide Longo.
Da un osservatorio privilegiato: i lettori cercano, al di fuori di percorsi scolastici, libri dei grandi autori veneti del Novecento, più in qua di scrittori come Vitaliano Trevisan ad esempio?
Certo, ma sono una nicchia. A dir la verità, se escludiamo un genere letterario definito, dopo la profondità di Trevisan trovo difficile riempire quegli spazi.
Un paio di consigli di lettura per l’estate e una previsione: un paio di romanzi che vedremo “in serie”.
Innanzitutto il primo consiglio è: mai avere sopra il comodino o in valigia un solo libro. Meglio diversificare sempre, come quando i consulenti finanziari ci consigliano di diversificare gli investimenti, perché ogni libro è un investimento per il nostro futuro! Per rimanere in tema “gialli” consiglierei di leggere il nuovo di Cristina Cassar Scalia Delitto di Benvenuto, dato che i lettori conosceranno nuovi personaggi per la prima volta, senza essere legati ai precedenti, mentre per una lettura intensa che racconta la forza e la resilienza di due donne nella Cina dell’Ottocento, consiglio Come due fiori di Loto, di Jane Jang, primo suo libro tradotto in Italia. Ma se i lettori volessero altre indicazioni, la nostra App La Bassanese viene aggiornata ogni settimana con nostri nuovi consigli e anche quelli dei librai indipendenti del nostro gruppo Le Librerie d’Autore.
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