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Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
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Cronaca

Addio Giando

La scomparsa di Giandomenico Pezzin. Con l'hotel e ristorante “Al Camin”, gestito assieme ai fratelli, ha scritto la storia della ristorazione e dell'ospitalità turistica di Bassano

Pubblicato il 16-07-2019
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Ricordo una sera, ormai diversi anni fa, al ristorante “Al Camin”.
Sono ospite di una serata conviviale del Rotary Club di Bassano, quindi un'occasione da giacca cravatta e galateo, con relatore il giornalista Magdi Allam. A un certo punto, parlando coi commensali del mio tavolo, gesticolando faccio cadere una bottiglia di vino rosso, che si versa sulla tovaglia. Roba da sprofondare sotto il pavimento.
Giandomenico Pezzin, come sempre in piedi a controllare la sala con grande discrezione, arriva al tavolo senza battere ciglio e, come se nulla fosse, distende con eleganza, sopra la grande macchia di vino rosso, un tovagliolo. Dello stesso materiale e colore della tovaglia. Il tutto in un lasso di tempo che sarà stato di cinque secondi. Poi, portando via la bottiglia, con altrettanto savoir-faire ritorna alla sua postazione. Macchia mimetizzata, anzi sparita, la serata può continuare senza imbarazzi. Mestiere, esperienza, professionalità e stile.

Tutte queste cose sono racchiuse in questo gesto che mi ricordo ancora oggi.
E adesso me lo ricordo con affetto, dopo avere appreso che purtroppo Giandomenico se ne è andato, a 68 anni di età, lasciando la moglie Ita, la figlia Veronica, i fratelli e i parenti tutti. I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 17 luglio alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale di Santa Croce. L'ultimo saluto a un autentico signore della ristorazione e dell'ospitalità alberghiera.
L'hotel e ristorante “Al Camin”, lungo la statale in territorio di Cassola, è stato per decenni molto più di un semplice punto di riferimento per la buona cucina, da una parte, e per la ricezione turistica, sia da diporto che per affari, dall'altra. Giandomenico Pezzin lo conduceva assieme ai fratelli Loris, Kenny e Katia. I Fantastici 4, senza esagerare, capaci di portare avanti con un lavoro di squadra di rara efficacia l'attività ereditata da papà Armido, cofondatore dello storico Gruppo Ristoratori Bassanesi, e mamma Santina.
“Una garanzia di eccellenza”, recitava una recensione su TripAdvisor. Ed era vero. Cerimonie, celebrazioni, conviviali, serate di gala (quelle dell'Asparago resteranno negli annali), ma anche la classica cenetta per due persone: non c'era occasione che non trovasse nello staff del “Camin”, e in chi lo dirigeva, una risposta all'altezza della situazione.
L'anno scorso, dopo 60 anni di onorato servizio, l'hotel e ristorante aveva chiuso l'attività, illustre vittima delle mutate condizioni economiche e finanziarie di questi strani e indefinibili tempi. Una pagina della storia di Bassano che si è conclusa definitivamente. Come anche ai tempi d'oro della sua attività, continuavo però a incrociare Giandomenico in centro storico, col casco in testa, a bordo del suo motorino, pronto a rivolgermi sempre il suo cordiale “ciao”. Un'immagine che, assieme al provvidenziale tovagliolo di quella sera, resterà indelebile nella mia memoria.
Nel diffondere con un comunicato la triste notizia della sua scomparsa, la Confcommercio di Bassano e il Gruppo Ristoratori Bassanesi ne ricordano la figura. “Con lui - scrive la nota - se ne va un pezzo di storia della ristorazione bassanese, alla quale ha dato un contributo fondamentale in tanti anni di militanza all'interno del Gruppo Ristoratori, tra i più convinti sostenitori dell'Asparago DOP.” “Associato a Confcommercio sin dai primi '90 - prosegue il comunicato -, ha sempre partecipato attivamente alla vita associativa, entrando anche nella squadra di giunta, per il tramite della sorella Katia, nel corso della presidenza della compianta Bruna Facchinello.”
Sergio Dussin, presidente del Gruppo Ristoratori, lo ricorda come una persona sempre disponibile ed attenta alle esigenze degli altri ed un professionista, come tutti i famigliari, di altissimo livello soprattutto nell'ambito della ricettività bassanese.
“Con lui e tutta la sua famiglia - dichiara Dussin - è cominciata la nostra più bella avventura lavorativa, fatta di lavoro di squadra, di lealtà e di iniziative che hanno fatto crescere il comparto della ristorazione locale senza mai dimenticare la parte sociale.”
“Ora - conclude il presidente di categoria - l'impegno da parte nostra di continuare a crescere nel nostro lavoro in nome di chi per noi ha portato in alto la ristorazione bassanese e i buoni principi di collaborazione.”
Addio Giando. Sei stato un grande e tu lo sai che sono sincero.

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