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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Silent, Please!
In piazza Libertà, nel martedì sera del Leon Bar, va di scena la Silent Disco. Con la musica che pompa dalle cuffie, che da fuori non si sente. Per una sera il cuore della città si trasforma in discoteca silenziosa
Pubblicato il 16-07-2014
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Il primo che a Bassano ha “silenziato” la discoteca è stato Renzo Rosso: uno che in zona, in fatto di anticipare le mode, non è secondo a nessuno.
Correva l'anno 2003, e nella celebre festa per i 25 anni della Diesel in parco Ragazzi del '99 - con Moby e Jovanotti sul palco e Naomi Campbell, Zucchero, Megan Gale e Flavio Briatore tra gli ospiti - c'era anche un angolo dove alcuni giovanotti (con la “g”) ballavano con le cuffie alle orecchie.
Negli anni successivi la Silent Disco, e cioè la discoteca silenziosa, si è diffusa urbi et orbi diventando un consolidato trend nel rutilante mondo dell'intrattenimento pubblico a cominciare da Nord Europa.

Danze "silenziose" in piazza Libertà (foto Alessandro Tich)
L'idea di base è semplice: balli quanto e come vuoi con la musica che ti pompa sulle trombe di Eustachio, trasmessa dalle cuffie che gli altri non sentono.
Nessun casino notturno, nessun disturbo della quiete pubblica. Visto dall'esterno, è come premere il tasto “silenzio” sul telecomando: vedi la gente muoversi, ma senza audio. Una soluzione che in giro per il mondo è diventata gettonatissima nelle feste private: puoi dimenarti in danze sfrenate fino alle ore piccole, ma senza rompere l'anima ai vicini di casa.
Un “format” che gli intraprendenti fratelli Leone e Edo Miotti, animatori del martedì sera con gli eventi del Leon Bar in piazza Libertà, trasferiscono ufficialmente nel cuore del centro storico di Bassano con una “Silent Disco night” che vede accorrere a frotte i giovani partecipanti.
Ingredienti della serata: il plateatico del locale in versione dancefloor, 400 cuffie wireless da indossare per ascoltare la musica e due Dj - A. Martini vs Ant One - in “battle” (competizione) tra di loro con due diversi generi e repertori trasmessi sugli auricolari delle orecchie danzanti. Ciascun partecipante, con un semplice click sulla cuffia, può passare da un canale all'altro ascoltando il programma dell'uno o dell'altro Dj, e ballandoci sopra.
Il tutto nato da un'idea del bassanese Giovanni Menon, uomo “Red Bull”, e realizzato in collaborazione con Push, noto organizzatore di eventi one night di Bassano. Soddisfatto si dice Samuele Bucciol di Push, il quale in maniera molto sorridente e con le cuffie ancora suonanti dichiara: “Serata piacevole e innovativa, senza trascurare il dialogo con il prossimo che è pur sempre vicino e pronto a qualsiasi umana relazione nonostante le ottime cuffie. Ballare, ridere e appunto ascoltare sorseggiando un ottimo drink, da riproporre...!”.
Sulla stessa lunghezza d'onda Edoardo Miotti del Leon Bar: “E' un nuovo format che è stato reso possibile grazie a un nostro amico che lavora in Red Bull. Lo scopo è quello di divertirsi senza confusione e ballare senza infastidire, è veramente un martedì sera molto speciale.”
E - visto che da cosa nasce cosa - in occasione dell'evento Silent Disco fa la parte del leone anche il Leone Red: il nuovo drink firmato Miotti, accolto con favore dai partecipanti. I quali, alla fine, raggiungono quota 1200, con le 400 cuffie che girano a turno da un timpano all'altro. Un grande assembramento che però, come già detto sopra, non crea confusione. Nessun eccesso, nessuno sballo e nessun buttafuori, anche perché non ce n'è la necessità.
Per usare un aggettivo in voga di questi tempi, quella che prosegue fino a mezzanotte in piazza Libertà appare in tutto e per tutto una festa sostenibile.
Silent, Please: è ora di ballare.
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