Ultimora
18 Oct 2025 14:58
In Veneto il M5S con un 'vaffa' a Zaia
18 Oct 2025 12:37
Restaurata la scalinata monumentale di Venezia Santa Lucia
18 Oct 2025 12:20
Inquinamento nei lavori della Pedemontana veneta, 12 indagati
18 Oct 2025 10:59
Vaccino antinfluenzale, 6.261 dosi nelle farmacie del Veneto
18 Oct 2025 10:59
Cgia, crescono prestiti a imprese, in 9 mesi 5,5 miliardi in più
18 Oct 2025 13:30
A 81 anni torna a scuola e frequenta le Superiori
18 Oct 2025 14:50
Attentato a Ranucci, Ris al lavoro sui reperti dell'ordigno
18 Oct 2025 14:46
Serie A: in campo Lecce-Sassuolo LIVE
18 Oct 2025 14:48
Pamela già nel 2024 temeva che Soncin potesse ucciderla
18 Oct 2025 14:24
Banche, 1,7 miliardi dallo svincolo dei depositi al 27,5%
18 Oct 2025 13:32
Fabi: 'Sugli extraprofitti delle banche del 2023 un obbligo mascherato'
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Di come una fotografia sappia raccontare
Mercoledì 2 aprile, a Marostica, Teatris e Marostica Fotografia 1979 metteranno in scena la storia dell'antico opificio Azzolin
Pubblicato il 25-03-2025
Visto 5.040 volte
Mercoledì 2 aprile, Marostica Fotografia 1979, gruppo storico della città degli scacchi, in collaborazione con la Compagnia Teatris invita a parlare di fotografia coniugando scatti e teatro con “L’Opificio”, pièce tratta da un testo scritto appositamente dall’autrice Laura Primon.
Lo spettacolo è ispirato a un libro fotografico realizzato dal fotografo Sergio Sartori, proposto in un adattamento operato da Gabriella Strada, presidente di Marostica Fotografia 1979, che ne ha curato anche la regia.
Un atto unico, in cui i due protagonisti, interpretati dagli attori Marta e Fulvio Tissi, membri di Teatris, usando il linguaggio dell’immagine fotografica racconteranno il glorioso passato dell’antico opificio Azzolin, tuttora esistente all’interno della cinta muraria di Marostica ma abbandonato da molto tempo e destinato all’abbattimento. Un edificio morente, come viene definito nel testo, ma che, nelle fotografie che Sergio Sartori ha scattato nel 2007, sembra risuonare ancora del lavoro, delle voci, dei passi dei numerosi operai che vi erano occupati.

ex opificio Azzolin, a Marostica
La fotografia, quindi, come testimonianza, come memoria indelebile del passato e delle esperienze umane, positive o negative che siano. Il gruppo fotografico promuove queste prassi raccogliendo e archiviando materiale fotografico su Marostica e il suo territorio (e non solo), ricucendo lo stretto legame che esiste tra il passato, custodito dalla memoria, la comprensione del presente e la costruzione del futuro.
L’appuntamento è fissato per le ore 20.30, lo spettacolo sarà ospitato nella Sala polifunzionale San Marco di Marostica.
L’entrata è libera, senza obbligo di prenotazione. Per informazioni: tel. 3452397740 – info@marosticafotografia1979.it.
Il 18 ottobre
- 18-10-2024Martini Shaker
- 18-10-2023Giaronji
- 18-10-2022La sindrome del Pi greco
- 18-10-2022Porta a Porta
- 18-10-2021Una storia di Frecce e di Orsi
- 18-10-2021Cari Alpini
- 18-10-2019Il Caffè allungato
- 18-10-2019Bronxite acuta
- 18-10-2019W la squola
- 18-10-2017Forza Italia a secco
- 18-10-2015Associazione Polìtes: “Polo Museale e Teatro, confronto aperto e trasparente”
- 18-10-2014Un Terraglio di scoasse
- 18-10-2013Niente letto a una piazza
- 18-10-2013Bassano, ladri nella notte in cinque scuole
- 18-10-2013Il gioco delle carte
- 18-10-2012I tesori nascosti
- 18-10-2012Mara McBizzotto
- 18-10-2011Sentanza ex Tricom: una mano alle famiglie
- 18-10-2010E Morena chiama Mariastella
- 18-10-2008"Scuole non statali: favorire le famiglie meno abbienti"