Ultimora
9 Jul 2025 10:16
Essilux in Borsa guadagna il 4,9% con la quota di Meta
9 Jul 2025 10:09
Truffa su 40 appalti pubblici, 99 indagati in tutta Italia
8 Jul 2025 19:32
Maltempo: a Verona 15 minuti di tempesta, vento a 100 kmh
8 Jul 2025 18:58
Abusa di 4 donne lungo l'argine dell'Adige, arrestato 23enne
8 Jul 2025 18:54
Morto per sventare rapina a Mestre, ergastolo a imputato
8 Jul 2025 15:27
Milano-Cortina, affidati i lavori per la cabinovia Socrepes
9 Jul 2025 10:13
Negato il programma di giustizia riparativa a Impagnatiello
9 Jul 2025 10:02
"Cerco chef, esclusi comunisti e gay", è bufera sul cuoco
9 Jul 2025 09:39
Panatta compie 75 anni, gli auguri ironici di Bertolucci
9 Jul 2025 09:16
Caso Almasri,'governo sapeva da subito, la mail della Giustizia'
9 Jul 2025 08:32
Invecchiamento e infiammazioni non vanno sempre a braccetto
Sabato 28 agosto, l’ultima giornata in programma di B.Motion Teatro offre tre appuntamenti con lo spettacolo: Siamo tutti cannibali, del Teatro delle Albe, Le parole non sanno quello che dicono, di Marta Dalla Via e la replica di Il cielo sopra Bassano del Grappa, l’esperienza radioguidata a cura de La Piccionaia.
Alle ore 18.30, a partire dal Teatro al Castello “T. Gobbi”, meteo permettendo tornerà Il cielo sopra Bassano, che propone un modo nuovo di guardare e sentire la città grazie alle voci delle compagnie Anagoor, Sotterraneo e Massimiliano Civica. L’esperienza accompagnerà lo spettatore e lo inviterà ad aprirsi a un nuovo sguardo guidato da frammenti d’autore scelti sul tema e dedicati allo spazio pubblico. È previsto l’utilizzo radiocuffie.
Alle ore 21, al Teatro Remondini, Roberto Magnani darà voce a Siamo tutti cannibali prodotto dal Teatro delle Albe e Ravenna Teatro, spettacolo ispirato ad alcuni frammenti del romanzo Moby Dick, di Herman Melville. Un intreccio di musiche (scritte da Giacomo Piermatti e Andrea Veneri) e parole, dove il contrabbasso di Giacomo Piermatti, diventa la voce dell’intero Pequod, la baleniera di Achab, attraverso un tappeto sonoro in grado di creare uno spazio sia emotivo che fisico, una manifestazione di tutto quello che le parole lasciano solamente intuire, mentre la voce viene amplificata per variarne l’enfasi o la crudezza.

da Siamo tutti cannibali, foto di Marco Parollo
La voce mette in luce anche la particolarità della lingua: Melville ne inventa una che stravolge l’inglese e che viene riportata in italiano dalla musicalità costruita da Cesare Pavese, primo traduttore del romanzo in Italia. Racconta Magnani a proposito: “La storia di Moby Dick è presto detta: un equipaggio di quaranta uomini salpa dall’isola di Nuntacket per andare a caccia di balene; l’ossessione del capitano Achab porterà alla distruzione del Pequod e alla morte di quaranta uomini. Ma Moby Dick non è solo la storia di un viaggio a caccia di balene, compiuto realmente da Melville, ma è uno sprofondare nell’Abisso, l’abisso che abita ognuno di noi”.
Infine, alle 22.30 in Sala Da Ponte, Marta Dalla Via debutterà con un nuovo lavoro che porta il titolo Le parole non sanno quello che dicono, prodotto da La Piccionaia: un “raffinato spettacolo triviale interamente dedicato a loro: le pecore nere del linguaggio”. Si tratta di una nuova drammaturgia incentrata sulle parole e sui loro effetti collaterali, sulla consapevolezza di chi le pronuncia ma anche sul peso specifico della comicità. Uno spettacolo urgente e necessario in questo periodo in cui il dibattito sui confini della libertà di espressione è centrale, in un’epoca in cui “parole in libertà” qualche volta significa semplicemente “a vanvera”: migliaia e migliaia di persone vengono offese, umiliate, discriminate, e migliaia e migliaia di persone nel mondo offendono, umiliano, discriminano, e condannano attraverso certe parole. E quindi, si chiede Marta Dalla Via: è più importante cambiare le parole o le cose che quelle parole intendono?
“Impreco quando cittadini al di sopra di ogni sospetto protagonisti di episodi mediaticamente controversi, si autoassolvono dicendo che era solo una battuta — scrive Dalla Via nelle note di regia — Una battuta, se davvero è una battuta, non è mai solo una battuta. Ogni vero comico lo sa: la scrittura di una buona battuta è un processo davvero complesso fatto di pratica, matematica, ritmo e impertinenza”.
Per informazioni e dettagli: www.operaestate.it. Si consiglia la prenotazione. comunicazionefestival@comune.bassano.vi.it tel. 0424519804
Il 09 luglio
- 09-07-2024Via col Momento
- 09-07-2023Le avventure di Siesaman
- 09-07-2022Mettiamoci un Pietrosante sopra
- 09-07-2022Lettera al signor Tic
- 09-07-2022Squadracce contro
- 09-07-2022The Matrix
- 09-07-2020Gossip Tour
- 09-07-2020Cultura, anno sottozero
- 09-07-2018La parola impronunciabile
- 09-07-2018Il dente del giudizio
- 09-07-2016La Disfida di Angarano
- 09-07-2016CHiPs
- 09-07-2015Violenta lite e accoltellamento in macelleria
- 09-07-2015Emergenza profughi. Il sindaco di Rosà: “No ad ogni accoglienza”
- 09-07-2015Bye-bye Manuela
- 09-07-2014Bene, bravi, 7 e ½
- 09-07-2014Bassano Deluxe
- 09-07-2014Batosta do Brasil
- 09-07-2013Area ex Metropark: “Cerchiamo idee dalla città”
- 09-07-2013Turisti per tassa
- 09-07-2012La grande sfida dell'Housing Sociale
- 09-07-2012Gli affreschi di Piazza Libertà
- 09-07-2011Romano: inaugurata la nuova fognatura
- 09-07-2009Teatro Astra: il Comune si impegna sul filo di lana
- 09-07-2009Rifiuti in Largo Perlasca
- 09-07-2009Celebrati anche a Bassano i 90 anni dell'ANA
- 09-07-2009Recuperati e brillati sette ordigni della Grande Guerra