Ultimora
27 Oct 2025 20:06
Attivisti pro Pal impediscono incontro Fiano a Ca' Foscari
27 Oct 2025 19:06
Il Made in Italy "prende casa" in Fiera a Verona
27 Oct 2025 15:39
Sciopero alla Benetton, è il primo da più di 30 anni
27 Oct 2025 13:53
Investito e ucciso in Friuli, individuato furgone pirata
27 Oct 2025 13:46
Verona prima provincia per operazioni finanziarie sospette
27 Oct 2025 12:59
L'Ia nella pizza alla 20/a edizione del simposio 'PizzaUp'
28 Oct 2025 04:14
Takaichi sosterrà Trump per il Nobel della pace
28 Oct 2025 00:54
Rapina a portavalori in A14, due arrestati dai Carabinieri
27 Oct 2025 20:49
'I saluti romani paramilitari sono un pericolo per la democrazia'
27 Oct 2025 22:28
Terremoto di magnitudo 6.1 nella Turchia occidentale
27 Oct 2025 06:58
Il cervello impiega 200 millisecondi a scegliere cosa mangiare
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Adieux notturni, castellani
Nel giardino del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Operaestate Festival ha portato Les Adieux, recital di Luca Scarlini accompagnato alla chitarra da Alberto Mesirca
Pubblicato il 21-07-2021
Visto 4.448 volte
È andato in scena ieri sera, martedì 20 luglio, nella cornice storica e romantica del giardino del Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Les Adieux, recital di Luca Scarlini proposto in dialogo tra musica, cultura e letteratura da Operaestate Festival.
Accompagnato dalla chitarra di Alberto Mesirca, Scarlini ha ripercorso la storia d’amore e passione che ha avuto come protagonisti due personaggi celebri del mondo letterario europeo ottocentesco, gli scrittori George Sand e Alfred De Musset, e un terzo uomo che si intromise nella storia d’amore e letteratura che intercorreva tra i due, il medico castellano Pietro Pagello.
Nessuna via o piazza nella bella cittadina murata dedicata a lui, ha sottolineato Scarlini all’esordio del suo monologo, nonostante suo malgrado Pagello all’epoca fosse assurto al ruolo di personaggio letterario, nominato sotto mentite spoglie ma ben riconoscibile in più opere manoscritte da George Sand, da De Musset e anche dal fratello di quest’ultimo — la vita vissuta per essere raccontata tanto cara a molti grandi scrittori.
da sinistra, Alberto Mesirca e Luca Scarlini, a Castelfranco Veneto
Un’epoca piena di eccessi quella raccontata, di spleen e di corrispondenze di amorosi sensi, soprattutto di “corrispondenze” intese come carteggi, testimonianze del tutto letterarie che hanno fatto da nucleo alla narrazione di questi addii; anni dove tutto correva, anni di preludi e di scandali.
Pietro Pagello, il suo nome eternato in capolavori di grandi scrittori e poeti, fu in realtà prigioniero di un’epoca molto devota all’opera scritta, Scarlini lo ha ricordato ampliando in controcanto la visione e citando diversi testi anche teatrali e musicali a corredo della narrazione, parole e note che come scatole cinesi hanno dato vita ad altre citazioni e ad altri ramificazioni della storia del bel medico veneziano, ponendo di volta in volta l’accento sulla storia d’amore, o sui tradimenti, su scandali ed eccessi o appunto sugli addii: tra queste, l’incursione in “Fantasio”, di Jacques Offenbach (il libretto francese di Paul de Musset era basato sull'omonimo dramma del 1834 scritto dal fratello Alfred); un intermezzo dedicato alle diatribe tra i figli di Tiziano Vecellio, Pomponio e Tizianello; in un passo, l’assassinio alla Giudecca di Lorenzaccio (Lorenzino De Medici), anche questi protagonista di un dramma di De Musset; una svolta tra le commedie di Goldoni.
Con un tuffo nell’attualità, è stata ricordata la bella trasposizione per il cinema della vicenda di Pagello nel film francese del 1999 interpretato da Juliette Binoche e Stefano Dionisi, intitolato: “Les enfants du siècle”. Confessioni di un figlio del secolo è il titolo dell’opera più famosa di Alfred De Musset, tormentato poeta parigino ai cui versi perfetti Scarlini fa rimare a fine spettacolo le uniche frasi, toccanti, riferite dal medico Pagello a una storia d’amore.
La musica, eseguita magistralmente da Alberto Mesirca, tra preludi e capricci scelti da repertori d’autore, ha dato respiro come si deve a un buon vino ai richiami e ai panorami del racconto: Les Adieux — da una sonata di Beethoven — sospesi a mezz’aria, appena velati dal tempo, o dalle belle brume veneziane e parigine.
Applausi, dal pubblico di Operaestate.
Il 28 ottobre
- 28-10-2024Io ti spiazzo in due
- 28-10-2023U.S.A. e scatta
- 28-10-2023Bassano für alle
- 28-10-2022Canova scolpisce ancora
- 28-10-2022Andreotti visto da vicino
- 28-10-2021Nel mezzo del cammin di nostro Ponte
- 28-10-2021Figli dei fiori
- 28-10-2020L'Assessore e il Podestà
- 28-10-2020Capolinea Covid
- 28-10-2018Acqua da tutte le parti
- 28-10-2018#ponteadessochiuso
- 28-10-2017Perché non parli?
- 28-10-2015Nessun Norma
- 28-10-2013Zaia: “Tar accoglie sospensiva sul Tribunale di Bassano”
- 28-10-2013La vita di Fabio
- 28-10-2011Destra Brenta, pronto il parcheggio del cimitero
- 28-10-2011Divorzio alla misquilese
- 28-10-2010Carlo Vanzina: “Bassano è una città di italiani perbene”
- 28-10-2010Shopping tra le supercar del cinema
- 28-10-2009"Amministrazione arrogante e priva di buon senso"
- 28-10-2008Torri di Portoghesi: il Consiglio Comunale dice “sì”
Più visti
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.472 volte
Attualità
21-10-2025
Syncro System celebra 65 anni di attività con una giornata di festa
Visto 11.472 volte


