Ultimora
17 Oct 2025 19:14
Sciopero alla Fenice di Venezia, l'orchestra all'aperto
17 Oct 2025 18:47
Padre Cc Piffari a collega ferito, 'ti sei bruciato il naso'
17 Oct 2025 16:01
Mattarella giunto a Padova per i funerali dei tre carabinieri
17 Oct 2025 15:17
Giornata delle Ville Venete, 180 esperienze in 100 edifici
17 Oct 2025 14:50
Microplastiche in fauna selvatica, studio al Sardinia Symposium
17 Oct 2025 14:43
Strage dei carabinieri, a Padova chiusa la camera ardente
17 Oct 2025 20:42
Il principe Andrea rinuncia al suo titolo reale
17 Oct 2025 19:42
Donald Trump ha accolto Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca
17 Oct 2025 19:47
Ucraina, Trump ha accolto Zelensky alla Casa Bianca. 'E' il momento di mettere fine alla guerra'
17 Oct 2025 19:18
Virzì: 'Cinque Secondi il mio film sul buio e sulla vita'
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Modalità lettura 1 - n.6
Una recensione di Tre viaggiatori n Scandinavia, un libriccino che offre di incontro speciale con Jules Verne. Per chi sente forte il desiderio di viaggiare, anche solo con la mente
Pubblicato il 13-04-2020
Visto 1.648 volte
Un libriccino piccolo piccolo, questo Tre viaggiatori n Scandinavia (Nuova Editrice Berti, 2019, 93 pagine, 12 euro), ma per i lettori di Jules Verne un’occasione di incontro speciale con questo scrittore generoso e inquieto che ha fatto tanto viaggiare e in modo straordinario generazioni su generazioni di ragazzi, e non solo.
È conosciuto che Verne fu uno dei padri della fantascienza, un altro motivo di avvicinarsi a lui con rispetto e gratitudine.
Tra innumerevoli altri, il suo sogno di poter superare i confini e di andare anche solo con la mente oltre, verso l’ignoto, lo portò a scrivere due romanzi, Dalla Terra alla Luna e Intorno alla Luna, che presentavano un secolo prima sorprendenti analogie con le moderne imprese spaziali, e della sua avidità di nuove conoscenze e di nuovi orizzonti c’è testimonianza anche in questi brevi passi autobiografici da diario di bordo, intitolati in realtà: Joyeuses miséries de trois voyageurs en Scandinavie. Gli altri viaggiatori erano due amici, un musicista e un avvocato/deputato scelti non a caso, come la meta del viaggio del resto, e le motivazioni sono narrate negli appunti che sono arrivati fino a noi in questi frammenti con dovizia di particolari, la cui lettura suscita una simpatia di quelle accordate per ora e per sempre nei riguardi del giovane Verne. «Morivo dal desiderio di viaggiare», ma nel decennio dai venti ai trent’anni non aveva viaggiato, aveva letto tutto quello che si poteva e anche che non si poteva leggere. «Dopo i viaggi di Cook, di Ross, di Dumont d’Urville, Richardson, e persino di Alexandre Dumas, mi era rimasto sufficiente appetito per divorare i sessantasei volumi de L’Univers pittoresque, opera dei frati benedettini che neppure la loro regola ferrea li aveva mai condannati a leggere», questo ci confida il giovane Jules Verne, e qui oltre alla simpatia si conquista ben altro, perché riconoscere i connotati di una grande passione non può che far sorgere in noi almeno l’ombra di un eguale trasporto.

una stanza della casa-museo di Jules Verne, ad Amiens
L’autore dei Viaggi straordinari interrompe il racconto dell’inizio del suo viaggio in Germania e Scandinavia con il saluto alla Francia lanciato da un treno in corsa, e altro non è dato di sapere, una trentina di pagine in piccolo formato che però hanno la capacità di far scorgere in un’alba il grande narratore. Il libro prosegue con il capitolo Ricordi d’infanzia e giovinezza che Verne scrisse trent’anni dopo, nel 1890, quando tornò in brevi passi intrapresi su richiesta di un giornalista alla scrittura autobiografica. Chiude la pubblicazione il racconto di Edmondo De Amicis che narra di un incontro tra i due scrittori ad Amiens, a casa Verne. Jules Verne ha ottant’anni ma non li dimostra, e accoglie il suo ospite con cortesia e affabilità, facendolo subito entrare come uno di casa nel suo piccolo mondo quotidiano. La moglie informò De Amicis che il marito era da anni consigliere comunale della cittadina e dai discorsi che seguirono si comprende che l’ambientamento di questo grande scrittore dalla fantasia sbrigliata e dalle conoscenze sterminate nella tranquillità un po’ amorfa della vita di provincia è autentico, e che Verne era davvero generoso, un uomo buono.
Una pubblicazione breve ma imperiosa, per chi sente forte il desiderio di viaggiare, anche solo con la mente.
Il 17 ottobre
- 17-10-2024Caffè Seganfreddo
- 17-10-2024Il Massimo della fede
- 17-10-2023Battisti per Bassano
- 17-10-2023Gli invasori dell’impero Romano
- 17-10-2022Lady Pedemontana
- 17-10-2022Il giorno dello sciacallo
- 17-10-2022Tutti Casa e Chiesa
- 17-10-2021Le Frecce Invisibili
- 17-10-2020Veni, Vidi, Covid
- 17-10-2020#Non Si Cambia
- 17-10-2018Cosa c'è di Nuovo
- 17-10-2018Castello di carte
- 17-10-2018L'utero e il fucile
- 17-10-2017Alternanza scuola-risotto
- 17-10-2017Il Rosatellum
- 17-10-2015Under 40
- 17-10-2014Questione centrale
- 17-10-2013La domanda da 6 milioni di euro
- 17-10-2013Rapina a Marchesane da 700mila euro
- 17-10-2013La luce democratica
- 17-10-2012Firmi qui, prego
- 17-10-2010Quel ciak che infastidisce la Lega
- 17-10-2009Famiglia: risorsa o problema?
- 17-10-2009L'insorgenza veneta del 1809, questa sconosciuta
- 17-10-2009Viabilità in centro storico: la parola ai commercianti