Pubblicità

Test

Pubblicità

Natale 2025

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Magazine

Modalità lettura - n.14

Uno sguardo alle città che cambiano, che evolvono o involvono, a seconda dei punti di vista. In modalità lettura, una recensione di Il trionfo della città, di Edward Glaeser

Pubblicato il 21-05-2017
Visto 1.958 volte

Pubblicità

Natale 2025

Un tema che attraversa la cronaca, non solo locale, quello dello sguardo alle città, ai grandi e piccoli centri che abitiamo e che nel tempo cambiano, evolvono o involvono, a seconda dei punti di vista e degli indirizzi di lettura. In modalità lettura, con Il trionfo della città, di Edward Glaeser.

Le città: è ancora possibile, di questi tempi, poterne parlare da sognatori, mantenendo al centro dell’interesse sull’abitare la ricerca della felicità? Sembra di sì, letto il saggio di Edward Glaeser: un professore di Economia di Harvard che tendendo lo sguardo all’orizzonte fotografa il paesaggio mondiale con gli strumenti che gli sono propri, usando principalmente i dispositivi ottici dei numeri, della statistica, ma anche quello del marketing, per sondare le ragioni del successo o del declino delle città.

Il suo libro si intitola Il trionfo della città (Bompiani, 2013, pp. 586, 23 euro, traduzione di Giuseppe Bernardi). Per cercare le ragioni della propensione evidente del genere umano alla densità, Glaeser ripercorre la storia di alcune importanti metropoli, compie un viaggio che attraversa i secoli e i continenti e analizza luoghi diventati nel tempo loghi.
Le città, coi loro edifici cresciuti in epoche diverse collegati da strade sempre più malate di congestione, anche se proiettate mute solo come sfondo, pure come apparirebbero in scenari alla Fritz Lang o in un fermo immagine che sospenda ogni animazione preso a prestito dalla science fiction, o da una foto di Gabriele Basilico, comunicano sempre qualcosa di profondamente umano, e lo fanno utilizzando un codice cristallizzato, sincronico, che spesso fa capo a una memoria profonda e che è analogo al linguaggio verbale. Se la progettazione di una somma di edifici in un dato territorio genera un’energia dinamica, un impulso al movimento noti, per questo prevedibili, diventa una necessità studiare e imparare le lezioni che le città hanno lasciato scritte nel corso della storia – in lingue diverse, certo, ma con grammatica e sintassi dalle regole spesso universali. L’autore, in un discorso articolato e fitto di agganci storico-economici, si interroga sui motivi della decadenza di grandi centri, Detroit, per esempio, e in Europa Liverpool, Glasgow, Rotterdam, Brema, Vilnius. L’ABC del declino? Alcuni indici da guardare con sospetto sono l’eccesso di edilizia abitativa e di infrastrutture rispetto alla forza economica, alla domanda; la carenza di tante piccole aziende diversificate e di cittadini specializzati; la mancanza di attrattive per il capitale umano, per i talenti; l’intolleranza verso gli stili di vita alternativi. Le luci delle città sono destinate a brillare di meno, o a spegnersi, se viene a mancare l’alimentatore dell’energia umana. “Cos’è la città, se non la gente?”, scrisse Shakespeare nel Coriolano. Sono molti e interessanti nel libro le citazioni e gli approfondimenti importati soprattutto dai libri di storia, ma anche dalla letteratura, dal mondo dell’arte, dal cinema… l’elenco delle note stilato dall’autore con Kristina Tobio è generoso.
Glaeser, alla fine del volume, ricorda: «La nostra natura, la nostra prosperità, la nostra libertà sono fondamentalmente doni delle persone che vivono, lavorano, pensano stando insieme». Richiudendo il libro non si può non leggere con maggiore consapevolezza il sottotitolo che recita in copertina “Come la nostra più grande invenzione ci rende più ricchi e felici”: è sulla ricchezza, sulla produzione, e quindi sul capitalismo che si fondano le premesse del trionfo della città, il linguaggio urbano è generato da un alfabeto formale automatico che non può produrre né lessico né suoni diversi da quelli che già conosciamo.
Resta forse un’avventura da urbanisti e architetti illuminati creare un testo inedito, che sia un eco-villaggio o una Défence d’importazione parigina, grazie al quale qualche cittadino-pensatore concepisca una grammatica adeguata a una nuova enciclopedia urbana.

Pubblicità

Natale 2025

Più visti

2

Attualità

16-12-2025

Santa Croce Campione Green a Bassano

Visto 8.928 volte

3

Attualità

20-12-2025

Verso la riapertura del Caffè Italia

Visto 8.830 volte

4

Attualità

16-12-2025

Consorzio, elezioni concluse

Visto 8.178 volte

5

Attualità

16-12-2025

Ecocentro di Cassola, chiusura scongiurata

Visto 7.775 volte

6

Attualità

20-12-2025

Scacco al degrado

Visto 7.171 volte

7

Cronaca

20-12-2025

Cassola, tolleranza zero sull'azzardo

Visto 7.054 volte

8

Attualità

21-12-2025

Agrovoltaico, cresce la contestazione a Rosà

Visto 4.542 volte

9

Incontri

18-12-2025

Sarebbe bellissimo a Villa Angaran San Giuseppe

Visto 3.759 volte

10

Agricoltura e Food

20-12-2025

L’Europa taglia il futuro dei campi

Visto 3.708 volte

1

Politica

22-11-2025

Una poltrona per cinque

Visto 24.053 volte

2

Politica

24-11-2025

Il principe Alberto

Visto 18.019 volte

3

Attualità

01-12-2025

Birreria Trenti chiude dopo 69 anni

Visto 14.618 volte

4

Attualità

11-12-2025

Aperto a Bassano l’Emporio Solidale “Ulivo”

Visto 12.527 volte

5

Attualità

28-11-2025

Finco: “Accordo positivo sulla Polizia Locale”

Visto 10.928 volte

6

Attualità

28-11-2025

Canova, il gigante ritrovato

Visto 9.915 volte

7

Attualità

06-12-2025

Mussolente celebra le sue eccellenze

Visto 9.840 volte

8

Geopolitica

01-12-2025

La Germania e la minaccia dei droni

Visto 9.486 volte

9

Attualità

12-12-2025

Premio Architettura Bassano: proclamati i vincitori 2025

Visto 9.358 volte