Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
4-11-18 Settembre 2025
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 07-11-2015
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A partire da venerdì 13 novembre, alla Biblioteca civica, ritorna “Voci del ‘900 letterario europeo”, il ciclo di incontri di approfondimento dedicati agli scrittori e alla letteratura del XX secolo.
Il nuovo percorso si snoda in sette tappe, e getta lo sguardo anche a orizzonti e capolavori letterari in parte meno indagati – escludendo l’opera arcinota, ma non altrettanto letta, di Marcel Proust – tutti appartenenti ad aree linguistico-culturali geograficamente vicine, eppure per molti tratti lontanissime da quella italiana: la Mitteleuropa di Joseph Roth e di Elias Canetti, il territorio della Repubblica Serba di Ivo Andrić, la Slovenia di Boris Pahor, la Spagna di Antonio Machado, i Paesi Bassi di Willem Frederik Hermans.
Gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, avranno inizio alle ore 17.30 e saranno ospitati nelle sale della Biblioteca; all’interno delle conferenze, sono previste letture a cura di Anna Branciforti.
Il calendario:
venerdì 13 novembre - “Ivo Andrić: Il ponte sulla Drina. Quando a parlarci sono i ponti”, relatrice Neira Mercep;
venerdì 20 novembre - “Marcel Proust impressionista?”, relatrice Geneviève Henrot Sostero;
mercoledì 25 novembre – “Joseph Roth: la marcia di Radetzky”, relatrice Gabriella Pelloni;
venerdì 27 novembre – “Willem Frederik Hermans: la casa salvata”, relatore Marco Prandoni;
venerdì 4 dicembre – “Sentieri di versi: il cammino poetico di Antonio Machado”, relatrice Maria Taglioli
venerdì 11 dicembre – “Boris Pahor: necropoli d'Europa”, relatrice Polona Libersar;
venerdì 18 dicembre – “Elias Canetti: la lingua salvata”, relatrice Chiara Conterno.
Il primo incontro avrà come protagonista il capolavoro di Ivo Andrić, diplomatico, scrittore e intellettuale europeo, pubblicato nel 1945. Nel libro, Andrić, premio Nobel nel 1961, attraverso una serie di racconti e aneddoti ambientati sullo sfondo e spesso sopra il ponte del fiume Drina, traccia la storia di Višegrad e della Bosnia stessa, area al confine tra Impero ottomano ed Europa, tra cultura orientale e religione musulmana e cultura occidentale e cristiana.