Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente
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Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Primo piano
Pubblicato il 05-06-2013
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Gli Amici di Merlin Cocai portano al Conero il loro raduno annuale. L’evento avverrà in concomitanza con i festeggiamenti per i 2400 anni della città d'Ancona.
Nella chiesa dell'antico monastero dedicato a S. Pietro, sabato 8 giugno, Otello Fabris terrà un incontro che riguarderà un particolare aspetto dei rapporti fra Ancona e Venezia nella prima metà del '500. Fra il 1034 e il 1038 i Benedettini ebbero la possibilità di costruire tre monasteri lungo la dorsale marittima del Monte Conero: Santa Maria di Portonovo (il più antico), il monastero di S. Benedetto e S. Pietro. Le strutture vennero abitate da eremiti, i più in vista dei quali appartenevano alla grande nobiltà veneta: Paolo Giustinian, amico di Pietro Bembo e di Pietro Quirini, e Nicolò Morosini. Nato l’Ordine degli Eremiti Camaldolesi, molti di questi presto entrarono in contrasto con i Gonzagiti, un piccolo ordine fondato da Girolamo da Reggio con l'appoggio del marchese Francesco Gonzaga. I disordini continuarono per anni. Nel 1530 la situazione era ancora confusa e turbolenta, quando arrivarono sul Conero da Roma e da Venezia i fratelli Giovanni Battista e Teofilo Folengo.
Teofilo era già da tempo famoso in Europa per le sue opere macaroniche (Baldus, Zanitonella, Epigrammi, Moscheide), scritte con lo pseudonimo di Merlin Cocai, e per il poema Orlandino e il Chaos del Triperuno. I due fratelli avevano intenzione di iniziare proprio al Conero un triennio di vita eremitica per ottenere il rientro nell'Ordine Benedettino e tentarono di mettere pace tra gli eremiti: si ritrovarono invece picchiati e privati delle loro cose e furono costretti alla fuga nell'eremo di S. Pietro a Crapolla, a Massa Lubrense. Qui i Folengo produssero una raccolta di opere in poesia e in prosa.
Queste testimonianze sono state pubblicate nel 2012 dagli Amici di Merlin Cocai in riproduzione anastatica di un'edizione cinquecentina edita al rientro del Folengo a Venezia, nel 1534. L'opera verrà presentata assieme alla lunga serie di pubblicazioni dell'associazione che verranno donate a un ente culturale locale. Nel pomeriggio è programmata l'inaugurazione di una targa in ricordo dei Folengo e Monte Conero sarà nominata “Località Folenghiana d'Italia”. Alla manifestazione itinerante degli Amici di Merlin Cocai, ha collaborato attivamente, sia per la parte organizzativa che gastronomica, l'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana. Gli aspetti gastronomici dell'opera del Folengo saranno illustrati nel corso della cena che concluderà la giornata.