Ultimora
26 Dec 2025 14:16
Incendio in appartamento nel Padovano, due bambini intossicati
26 Dec 2025 13:20
Leoni imbrattati e scritte pro Pal a Verona, indaga la Digos
26 Dec 2025 11:09
Auto si ribalta nel Bellunese la notte di Santo Stefano, un ferito
25 Dec 2025 19:47
Imbrattati a Verona i leoni della basilica di San Zeno
25 Dec 2025 19:39
Ciclista ricoverato in codice rosso dopo un incidente a Verona
25 Dec 2025 17:42
Dieci interventi dei vigili del fuoco di Treviso per il forte vento
26 Dec 2025 14:40
Vincita record al Powerball, 1,81 miliardi di dollari
26 Dec 2025 14:38
Ecco le notizie più lette nel 2025 su ANSA.it
26 Dec 2025 14:06
Da camionista a cantastorie. Rachele, bisnonna 80enne del Foggiano
26 Dec 2025 13:40
Anziano travolto a Natale da un'auto pirata, si costituisce una 21enne
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
Gli Amici di Merlin Cocai sul Conero
Il raduno annuale dell’associazione si terrà sabato 8 giugno nei luoghi marchigiani che ospitarono i Folengo
Pubblicato il 05-06-2013
Visto 3.088 volte
Gli Amici di Merlin Cocai portano al Conero il loro raduno annuale. L’evento avverrà in concomitanza con i festeggiamenti per i 2400 anni della città d'Ancona.
Nella chiesa dell'antico monastero dedicato a S. Pietro, sabato 8 giugno, Otello Fabris terrà un incontro che riguarderà un particolare aspetto dei rapporti fra Ancona e Venezia nella prima metà del '500. Fra il 1034 e il 1038 i Benedettini ebbero la possibilità di costruire tre monasteri lungo la dorsale marittima del Monte Conero: Santa Maria di Portonovo (il più antico), il monastero di S. Benedetto e S. Pietro. Le strutture vennero abitate da eremiti, i più in vista dei quali appartenevano alla grande nobiltà veneta: Paolo Giustinian, amico di Pietro Bembo e di Pietro Quirini, e Nicolò Morosini. Nato l’Ordine degli Eremiti Camaldolesi, molti di questi presto entrarono in contrasto con i Gonzagiti, un piccolo ordine fondato da Girolamo da Reggio con l'appoggio del marchese Francesco Gonzaga. I disordini continuarono per anni. Nel 1530 la situazione era ancora confusa e turbolenta, quando arrivarono sul Conero da Roma e da Venezia i fratelli Giovanni Battista e Teofilo Folengo.
Teofilo era già da tempo famoso in Europa per le sue opere macaroniche (Baldus, Zanitonella, Epigrammi, Moscheide), scritte con lo pseudonimo di Merlin Cocai, e per il poema Orlandino e il Chaos del Triperuno. I due fratelli avevano intenzione di iniziare proprio al Conero un triennio di vita eremitica per ottenere il rientro nell'Ordine Benedettino e tentarono di mettere pace tra gli eremiti: si ritrovarono invece picchiati e privati delle loro cose e furono costretti alla fuga nell'eremo di S. Pietro a Crapolla, a Massa Lubrense. Qui i Folengo produssero una raccolta di opere in poesia e in prosa.
Queste testimonianze sono state pubblicate nel 2012 dagli Amici di Merlin Cocai in riproduzione anastatica di un'edizione cinquecentina edita al rientro del Folengo a Venezia, nel 1534. L'opera verrà presentata assieme alla lunga serie di pubblicazioni dell'associazione che verranno donate a un ente culturale locale. Nel pomeriggio è programmata l'inaugurazione di una targa in ricordo dei Folengo e Monte Conero sarà nominata “Località Folenghiana d'Italia”. Alla manifestazione itinerante degli Amici di Merlin Cocai, ha collaborato attivamente, sia per la parte organizzativa che gastronomica, l'Accademia dello Stoccafisso all'Anconitana. Gli aspetti gastronomici dell'opera del Folengo saranno illustrati nel corso della cena che concluderà la giornata.
Il 26 dicembre
- 26-12-2023Non c’è più panettone
- 26-12-2020La profezia Zen
- 26-12-2018Polo Santa Claus
- 26-12-2015APOposito di cuore
- 26-12-2012Piano Sicurezza a Rosà: primi riscontri
- 26-12-2012Politica in Regola: “Dalla politica alcune riflessioni amare”
- 26-12-2012Cassola, scomparsa da casa
Più visti
Geopolitica
22-12-2025
L’India beneficia della guerra in Ucraina acquistando petrolio russo a prezzi scontati
Visto 9.126 volte
Manifestazioni
22-12-2025
Marostica Summer Festival: arriva la magia di Luca Carboni
Visto 5.149 volte



