Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Incontri

La strategia di Antigone

Lo spettacolo di Bucci e Sgrosso dedicato alla tragedia di Sofocle è andato in scena al Teatro Remondini accompagnato da una gradita preview che ne ha proposto una lettura corale

Pubblicato il 23-01-2013
Visto 2.966 volte

Tutto esaurito ieri sera al Teatro Remondini, dove per la rassegna La Bella Stagione è andato in scena Antigone, ovvero una strategia del rito.
Elena Bucci e Marco Sgrosso hanno proposto e interpretato un lavoro di rilettura del testo classico in chiave contemporanea che pone in rilievo il ruolo del coro greco, che azzarda il recupero della sua musicalità originaria, antica. Il testo presentato è una riduzione fedele della tragedia di Sofocle, senza contaminazioni di riscritture autoriali come quelle – pur bellissime – di Anouilh, o di Brecht. Nella rappresentazione di Bucci e Sgrosso i protagonisti, la figlia di Edipo e il re di Tebe, Creonte, e poi Ismene (la sorella di Antigone), Emone (il suo innamorato), l’indovino Tiresia, accordano i racconti delle loro vicende in un flusso continuo di parole orchestrato da un corifeo e da una giostra di luci – composta da fari pittorici analoghi a lampi divini – dove le voci degli attori, dei portatori di maschera, si sovrappongono, anticipano, annunciano, proclamano, divagano, lambiscono lo spettatore con inviti all’ascolto e alla partecipazione.
L’Antigone è un testo che colpisce per la sua straordinaria attualità (parla soprattutto del rapporto col potere, del ruolo dell’individuo nella società, scava tra le fonti di un pensiero etico e politico) e per la capacità poetica della lingua di attraversare i secoli senza perdere potenza e comunicatività.

l'aperitivo "teatrale" al Color Cafè (nella foto Mattia Pontarollo, Marco Sgrosso e Elena Bucci)

“La mia colpa è santa”, dice Antigone a Ismene, e non tanto per convincerla a condividere la responsabilità di seppellire il fratello Polinice, dichiarato da Creonte nemico della città e condannato a rimanere senza sepoltura, quanto piuttosto perché solo il dirlo le dà l’investitura necessaria all’azione: nel momento in cui lo dice ha scelto, decide di difendere le ragioni della pietà contro quelle della polis perché per lei sono più forti, più potenti. Così facendo Antigone compie un atto arrogante di fronte alle leggi e si riappropria del ruolo che era affidato alle donne nei riti della sepoltura. La tragedia vera in questa storia, al di là della morte dei personaggi, consiste nella rappresentazione dell’atto di rimanere fermi ciascuno nella propria posizione senza volontà di ascolto, un atteggiamento che porta a uno scontro infecondo perché nega quello spazio di mediazione “politica” deve nasce il nuovo e dove tutto può succedere, è un dramma sull’incomunicabilità. La “strategia del rito” che sta nel sottotitolo della messa in scena è appunto affidata alla lingua e alle sue liturgie incarnate dal racconto collettivo, corale, che ridà voce e fiato alle storie dei singoli, degli individui, un compito di traino anche fisico che è stato a lungo nel tempo affidato agli attori e al teatro. I personaggi del coro (sul palco anche Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Fagotto e Gabriele Paoloc) spostano le loro sedie, le appaiano e le accatastano, narrano delle microstorie – fa la sua comparsa anche un miagolio, poi il dialetto siciliano – accompagnano la processione del racconto di Antigone con un corteo musicale e coreografico in cui note metal e ambientazioni moderne traghettano il racconto nell’attualità.
Lunghi applausi a teatro, il pubblico bassanese ha dimostrato di aver gradito la strategia di narrazione proposta dai due autori.
Lo spettacolo è stato preceduto da un aperitivo al Color Cafè, dove Mattia Pontarollo, di Color Teatri, ha dialogato con Elena Bucci e Marco Sgrosso per mettere in luce in anteprima le intenzioni e le modalità di costruzione del loro lavoro. La conversazione ha posto l’accento sulla contemporaneità di questa tragedia classica e sul ruolo importante del teatro come “luogo di transito della memoria collettiva”. L’iniziativa della preview agli spettacoli verrà proposta anche per i prossimi appuntamenti in cartellone.

Più visti

1

Attualità

21-09-2023

DREAM-Alert

Visto 9.837 volte

2

Attualità

22-09-2023

Rock Around the Clock

Visto 9.718 volte

3

Attualità

22-09-2023

Blu Corea

Visto 9.223 volte

4

Attualità

19-09-2023

Gratis et amore Dei

Visto 9.164 volte

5

Politica

20-09-2023

Magari Fosse

Visto 8.997 volte

6

Attualità

19-09-2023

Radiofreccia

Visto 8.846 volte

7

Attualità

19-09-2023

ZZ Top

Visto 8.364 volte

8

Attualità

21-09-2023

Yomo Sapiens

Visto 8.278 volte

9

Politica

24-09-2023

Municipios Cinemas

Visto 4.916 volte

10

Geopolitica

22-09-2023

Il Mediterraneo, un crocevia strategico sempre più “caldo”

Visto 3.935 volte

1

Politica

27-08-2023

Urban Center

Visto 20.348 volte

2

Attualità

08-09-2023

Storia di un pedone bassanese

Visto 11.405 volte

3

Attualità

29-08-2023

Zero Zero Grappa

Visto 11.237 volte

4

Attualità

15-09-2023

Ho preso un granchio

Visto 10.888 volte

5

Attualità

11-09-2023

Nel blu dipinto di blu

Visto 10.818 volte

6

Attualità

15-09-2023

Antica Trattoria Al Ponte

Visto 10.178 volte

7

Attualità

07-09-2023

Più unico che raro

Visto 10.100 volte

8

Attualità

10-09-2023

Genius Bridge 2, la vendetta

Visto 9.928 volte

9

Attualità

05-09-2023

Zona Pedonale

Visto 9.852 volte

10

Politica

11-09-2023

Formato Tascabile

Visto 9.851 volte