Ultimora
27 Nov 2025 11:44
Musicoterapia per prematuri all'Ulss 2 di Treviso
27 Nov 2025 11:34
A Cavallino-Treporti certificazione di sostenibilità Agenda Onu
27 Nov 2025 08:26
Fermata baby gang di ragazze minorenni, per due misure cautelari
27 Nov 2025 08:24
A Mestre le imprese italiane d'eccellenza guardano al futuro
26 Nov 2025 18:40
Milano-Cortina, accesa ad Olimpia la fiaccola dei Giochi
26 Nov 2025 17:27
Ciclista muore dopo scontro con auto nel Bellunese
27 Nov 2025 12:16
++ Famiglia nel bosco, 'non abbiamo rifiutato aiuti' ++
27 Nov 2025 12:07
Papa Leone XIV ad Ankara, prima tappa al mausoleo dedicato ad Ataturk. Mattarella: "E' tempo di iniz
27 Nov 2025 11:54
Papa Leone XIV ad Ankara. Mattarella: "E' tempo di iniziative di pace nel Mediterraneo"
27 Nov 2025 11:52
Innalzato l'albero di Natale a piazza S. Pietro: e' alto 27 metri
27 Nov 2025 11:48
Il Castello di Windsor si prepara alla magia del Natale, attesi migliaia di visitatori
27 Nov 2025 11:29
Milano-Cortina: Gut-Behrami salta i Giochi, stagione finita
Laura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it
La strategia di Antigone
Lo spettacolo di Bucci e Sgrosso dedicato alla tragedia di Sofocle è andato in scena al Teatro Remondini accompagnato da una gradita preview che ne ha proposto una lettura corale
Pubblicato il 23-01-2013
Visto 3.440 volte
Tutto esaurito ieri sera al Teatro Remondini, dove per la rassegna La Bella Stagione è andato in scena Antigone, ovvero una strategia del rito.
Elena Bucci e Marco Sgrosso hanno proposto e interpretato un lavoro di rilettura del testo classico in chiave contemporanea che pone in rilievo il ruolo del coro greco, che azzarda il recupero della sua musicalità originaria, antica. Il testo presentato è una riduzione fedele della tragedia di Sofocle, senza contaminazioni di riscritture autoriali come quelle – pur bellissime – di Anouilh, o di Brecht. Nella rappresentazione di Bucci e Sgrosso i protagonisti, la figlia di Edipo e il re di Tebe, Creonte, e poi Ismene (la sorella di Antigone), Emone (il suo innamorato), l’indovino Tiresia, accordano i racconti delle loro vicende in un flusso continuo di parole orchestrato da un corifeo e da una giostra di luci – composta da fari pittorici analoghi a lampi divini – dove le voci degli attori, dei portatori di maschera, si sovrappongono, anticipano, annunciano, proclamano, divagano, lambiscono lo spettatore con inviti all’ascolto e alla partecipazione.
L’Antigone è un testo che colpisce per la sua straordinaria attualità (parla soprattutto del rapporto col potere, del ruolo dell’individuo nella società, scava tra le fonti di un pensiero etico e politico) e per la capacità poetica della lingua di attraversare i secoli senza perdere potenza e comunicatività.
l'aperitivo "teatrale" al Color Cafè (nella foto Mattia Pontarollo, Marco Sgrosso e Elena Bucci)
“La mia colpa è santa”, dice Antigone a Ismene, e non tanto per convincerla a condividere la responsabilità di seppellire il fratello Polinice, dichiarato da Creonte nemico della città e condannato a rimanere senza sepoltura, quanto piuttosto perché solo il dirlo le dà l’investitura necessaria all’azione: nel momento in cui lo dice ha scelto, decide di difendere le ragioni della pietà contro quelle della polis perché per lei sono più forti, più potenti. Così facendo Antigone compie un atto arrogante di fronte alle leggi e si riappropria del ruolo che era affidato alle donne nei riti della sepoltura. La tragedia vera in questa storia, al di là della morte dei personaggi, consiste nella rappresentazione dell’atto di rimanere fermi ciascuno nella propria posizione senza volontà di ascolto, un atteggiamento che porta a uno scontro infecondo perché nega quello spazio di mediazione “politica” deve nasce il nuovo e dove tutto può succedere, è un dramma sull’incomunicabilità. La “strategia del rito” che sta nel sottotitolo della messa in scena è appunto affidata alla lingua e alle sue liturgie incarnate dal racconto collettivo, corale, che ridà voce e fiato alle storie dei singoli, degli individui, un compito di traino anche fisico che è stato a lungo nel tempo affidato agli attori e al teatro. I personaggi del coro (sul palco anche Daniela Alfonso, Maurizio Cardillo, Nicoletta Fabbri, Filippo Fagotto e Gabriele Paoloc) spostano le loro sedie, le appaiano e le accatastano, narrano delle microstorie – fa la sua comparsa anche un miagolio, poi il dialetto siciliano – accompagnano la processione del racconto di Antigone con un corteo musicale e coreografico in cui note metal e ambientazioni moderne traghettano il racconto nell’attualità.
Lunghi applausi a teatro, il pubblico bassanese ha dimostrato di aver gradito la strategia di narrazione proposta dai due autori.
Lo spettacolo è stato preceduto da un aperitivo al Color Cafè, dove Mattia Pontarollo, di Color Teatri, ha dialogato con Elena Bucci e Marco Sgrosso per mettere in luce in anteprima le intenzioni e le modalità di costruzione del loro lavoro. La conversazione ha posto l’accento sulla contemporaneità di questa tragedia classica e sul ruolo importante del teatro come “luogo di transito della memoria collettiva”. L’iniziativa della preview agli spettacoli verrà proposta anche per i prossimi appuntamenti in cartellone.
Il 27 novembre
- 27-11-2023TanGerin Dream
- 27-11-2023Vicenza di uccidere
- 27-11-2021Ai confini del virus
- 27-11-2021La Disfida di Bassano
- 27-11-2020Clamori in corso
- 27-11-2018Il lato destro della Luna
- 27-11-2017God Save the Bridge
- 27-11-2017Pina, Jacopo e Canova
- 27-11-2015L’Islam presunto
- 27-11-2013Lasciati all'oscuro
- 27-11-2013Tares, l'inutile “Sì”
- 27-11-2013Terzini di fascia
- 27-11-2012Rosà, i dubbi da spazzare
- 27-11-2010Union Forex: attività abusiva. Oltre 200 risparmiatori a rischio
- 27-11-2009Opere e progetti sul territorio
- 27-11-2009Il deserto dei Tartari
- 27-11-2008Bassano “vietata”
- 27-11-2008Crisi economica: parla la città
Più visti
Elezioni Regionali 2025
16-11-2025
Renzo Masolo: “Il mio impegno è quello di fare comunità”
Visto 24.368 volte
Elezioni Regionali 2025
10-11-2025
Elena Pavan: “Sono pronta a rimettermi in gioco”
Visto 20.354 volte
Elezioni Regionali 2025
14-11-2025
Andrea Nardin: “Mi propongo non per quello che prometto ma per quello che ho fatto”
Visto 19.950 volte
