Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Laura VicenziLaura Vicenzi
Giornalista
Bassanonet.it

Scrittori

La voce di Meneghello

Appuntamento d’esordio, ieri sera, sabato 18 marzo, al teatro Astra di Vicenza, della rassegna: “Volta le carte. In memoria di Luigi Meneghello”

Pubblicato il 19-03-2017
Visto 2.480 volte

Pubblicità

Rinascimento in bianco e nero

Appuntamento d’esordio, ieri sera, sabato 18 marzo, al teatro Astra di Vicenza, della rassegna: “Volta le carte. In memoria di Luigi Meneghello”.
Per ricordare il decennale dalla morte dello scrittore (Malo, 1922-Thiene, 26 Giugno 2007), il Comune di Vicenza e l’associazione culturale “Ossidiana” hanno organizzato un ciclo di appuntamenti itineranti dedicati alla scoperta, rivolto ai giovani, o alla riscoperta, per chi ha già avuto il piacere dell’incontro con questo importante scrittore, della figura e dell’opera di Meneghello.
A dare avvio all’iniziativa, lo spettacolo-conferenza a più voci intitolato: “La materia di Gigi”. Ideato da Marco Cavalli, Stefania Carlesso, Franca Pretto e Gianni Gastaldon, con la partecipazione di Livio Pacella, Patrizia Laquidara, Andrea Bressan, Saverio Tasca e Luciano Zampese, l’incontro ha ridato moto, grazie all’energia dei diversi linguaggi utilizzati sul palco, alla materia pulsante, il nucleo fatto di parole, luoghi, incontri e affetti, attorno al quale hanno orbitato la vita, il lavoro e la ricerca di Meneghello.

il diario di Luigi Meneghello bambino, distribuito alla sua pubblicazione nelle scuole del Bassanese

Libera nos a Malo, il libro a cui si associa abitualmente il nome di Meneghello – assieme a I piccoli maestri – è stato pubblicato nel 1963, e per più di quarant’anni, nel Vicentino o altrove (nel 1961 lo scrittore è stato fondatore e direttore, nell’Università di Reading, in Inghilterra, del Dipartimento di Studi Italiani; dal 1964 ha insegnato a Reading, poi a Londra, fino al 1980), Meneghello ha associato all’attività accademica una produzione saggistico-narrativa ricca di fermento, e di passione.
A proposito del suo dispatrio di venticinquenne – che letto con gli occhi di questi tempi, si carica in modo improprio di tratti d’attualità –, nel suo libro dal titolo omonimo (Il dispatrio) ha scritto: «Sono tuttavia certamente un italiano, e non ho alcun problema di identità, né mi sono mai sentito per questo aspetto in esilio». Tanta chiarezza e onestà, con l’aggiunta di quell’acuto senso dell’ironia che lo contraddistingueva, si possono leggere anche in questi cenni autografi sulla sua biografia e sulla sua formazione: «Sono nato e cresciuto a Malo, nel Vicentino e lì ho imparato alcune cose interessanti. Ho fatto studi assurdamente brillanti ma inutili e in parte nocivi a Vicenza e a Padova; sono stato esposto da ragazzo agli effetti dell’educazione fascista, e poi rieducato alla meglio durante la guerra civile, sotto le piccole ali del partito d’Azione. Mi sono espatriato nel 1947-48, e mi sono ristabilito in Inghilterra con mia moglie Katia. Non abbiamo figli».
Le Carte di Meneghello sono materiali manoscritti inediti scritti dal 1963 al 1989, trascritti e rivisti nei tardi anni Novanta, usciti rispettivamente nel 1999 (sugli anni Sessanta), nel 2000 (sugli anni Settanta) e nel 2001 (sugli anni Ottanta). “Voltare le carte” che ci ha lasciato questo scrittore traduce il desiderio di riascoltare la sua voce; indica la volontà di incontrare un intellettuale che cercava un contatto con l’universalità, con la natura delle cose, indagando sempre con lo stupore di un bambino la bellezza del linguaggio, della cultura, e che è riuscito a riconoscere in un puntino sperduto sul pianeta come Malo, e nella piccola comunità che lo abitava nel Novecento, il centro del mondo.
È proprio il tema della parola, detta, studiata, declamata, cantata – in dialetto, italiano e inglese – cioè in tutte le accezioni in cui Meneghello l’ha declinata, a fare da filo conduttore ai diversi momenti della manifestazione, il cui programma proseguirà sabato 25 marzo con un seminario sull’opera letteraria di Luigi Meneghello, tenuto dal critico letterario Marco Cavalli e ospitato nella sede del Centro culturale e di Espressione “Ossidiana”, (sabato 25, ore 16–18.30; domenica 26, ore 10–12.30).
In serata, alle ore 21, un nuovo appuntamento al Teatro Astra, dove sarà proposto uno spettacolo teatrale intitolato: Libera nos a Malo, a cura di Kitchen Project Compagnia Teatrale, liberamente tratto dall’opera omonima di Meneghello.
L’appuntamento conclusivo della rassegna è fissato per sabato 8 aprile, al Kitchen Teatro Indipendente di Vicenza, dove in serata sarà messo in scena I piccoli maestri, a cura della compagnia “Teatro Boxer”, un reading teatrale con Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo.

Più visti

1

Il "Tich" nervoso

30-04-2024

Nebbia sfitta

Visto 10.535 volte

2

Politica

27-04-2024

Elementare, Watson

Visto 10.465 volte

3

Politica

28-04-2024

Bufera generale

Visto 10.040 volte

4

Attualità

01-05-2024

Giulia Fitzgerald Kennedy

Visto 10.011 volte

5

Politica

27-04-2024

Parola di Pfinco

Visto 9.633 volte

6

Attualità

01-05-2024

Avevo una casetta piccolina in Canadà

Visto 9.621 volte

7

Attualità

29-04-2024

Butta giù la pista

Visto 9.513 volte

8

Politica

28-04-2024

Reparto Maternità

Visto 9.405 volte

9

Politica

29-04-2024

Gancio destro

Visto 9.359 volte

10

Politica

01-05-2024

Branzino all’Agro

Visto 8.896 volte

1

Politica

06-04-2024

Teatro Verdi

Visto 14.625 volte

2

Politica

05-04-2024

Mazzocco in campagna

Visto 13.355 volte

3

Attualità

08-04-2024

La Terra è rotonda

Visto 12.738 volte

4

Attualità

15-04-2024

Signori della Corte

Visto 12.732 volte

5

Attualità

22-04-2024

La storia siamo noi

Visto 12.421 volte

6

Politica

07-04-2024

Gimme Five

Visto 11.775 volte

7

Politica

12-04-2024

Cavallin Marin

Visto 11.435 volte

8

Politica

09-04-2024

Carraro in carriera

Visto 11.309 volte

9

Politica

19-04-2024

Campagnolo per tutti

Visto 11.008 volte

10

Politica

26-04-2024

In un secondo Momento

Visto 10.993 volte