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Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
Campagnolo per tutti
Paolo Retinò si ritira da candidato sindaco e con le due liste che lo sostengono, Bassano per tutti ed Europa Verde, aderisce alla coalizione a sostegno di Roberto Campagnolo. “Trovata piena intesa sui nostri punti di programma”
Pubblicato il 19-04-2024
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Conferenza stampa “straordinaria” convocata all’ultimo minuto dal candidato sindaco Roberto Campagnolo ad un’ora altrettanto straordinaria e cioè alle 14.
“La conferenza - recita il testo dell’invito - avrà come oggetto degli aggiornamenti significativi riguardanti la campagna elettorale e nuove sinergie che influenzeranno il futuro politico della nostra comunità.”
“Nuove sinergie”? Qui c’è profumo di ulteriore allargamento della coalizione che sostiene la candidatura di Campagnolo a primo cittadino.
Stretta di mano tra Paolo Retinò e Roberto Campagnolo (foto Alessandro Tich)
La conferenza stampa è convocata davanti alla Scuola Mazzini, storico cavallo di battaglia della lista civica Bassano per tutti.
Ma dunque - mi sorge il sospetto in anteprima - non sarà mai che le “nuove sinergie” riguardino proprio lo schieramento che ancora nello scorso mese di ottobre aveva lanciato la candidatura a sindaco di Paolo Retinò?
Basta poco per confermare la previsione del Mago Tich.
Quando arrivo sul posto c’è già Campagnolo con i suoi fidi alleati di Bassano Passione Comune Angelo Vernillo, Riccardo Poletto e Anna Taras, più qualche esponente di area PD come Cristina Busnelli, Francesco Fantinato e Stefano Mocellin.
Ma ecco che, come per incanto, dopo qualche minuto appare dall’angolo con via Museo il gruppone compatto di Retinò e delle sue due liste a supporto, Bassano per tutti ed Europa Verde, che procede in direzione dell’ingresso sprangato della Mazzini con uno spiegamento in stile “Il quarto stato” di Pellizza da Volpedo.
Et voilà: il grande accordo di centrosinistra è cosa fatta.
L’importante notizia di oggi è quindi questa: Paolo Retinò si ritira da candidato sindaco e con le due liste della sua ormai ex coalizione autonoma aderisce alla coalizione a sostegno del candidato sindaco Roberto Campagnolo.
“Questo per me oggi è un passaggio estremamente importante nel percorso della nostra coalizione di centrosinistra - esordisce Campagnolo -. Abbiamo sempre dialogato con tutte le forze che si riconoscono nella tradizione progressista e ambientalista della città di Bassano.”
“Con Paolo ci siamo sempre parlati e confrontati sulla visione della città, trovandoci sempre in sintonia rispetto al suo percorso - aggiunge il candidato sindaco -. Abbiamo trovato una convergenza e un’intesa sui temi programmatici che abbiamo sempre condiviso. Ricordo che col gruppo di Bassano per tutti siamo stati sempre insieme negli ultimi dieci anni, prima al governo della città e poi all’opposizione. A un certo punto ho chiesto a Paolo di valutare la possibilità di un’intesa fin da subito, sui temi programmatici e strategici. E Paolo Retinò e i gruppi che lo sostengono hanno risposto.”
Retinò? Retisì.
“Noi oggi vogliamo raccontare una storia di politica fatta per bene - afferma Paolo Retinò, invitato a spiegare i motivi della sua scelta -. Io oggi sono il simbolo di qualcuno che mette la città davanti anche alla propria persona e lo faccio senza problemi.”
Standing ovation di tutti i presenti, anche perché sono già tutti in piedi.
“Ci siamo confrontati sui nostri punti programmatici sui quali abbiamo avuto poche difficoltà a trovare un’intesa - prosegue -, creando un modello di governo differente che possa dare un futuro diverso a Bassano. L’unità di intenti si raggiunge quando ci si trova con gli altri, quando si parla la stessa lingua e quando ci si rispetta.”
“Il 28 ottobre avevo ricevuto un mandato importante da Bassano per tutti e da Europa Verde - continua Retinò -. Ci siamo messi a lavorare e continueremo a farlo per i prossimi due mesi dal punto di vista di una Bassano migliore di quello che è adesso. I prossimi 8 e 9 giugno, più quattordici giorni, noi vogliamo andare a vincere le elezioni comunali.”
L’ex candidato sindaco e oggi neo alleato di coalizione di Campagnolo tiene in mano un foglio A4 che riassume i punti del programma retiniano sui quali è stata trovata l’intesa elettorale: case popolari (“il diritto alla cittadinanza parte dal diritto all’abitazione”), la Scuola Mazzini (“un luogo centrale perché qui si gioca un momento importante e simbolico per il futuro di questa città”), l’Isacc (“la Casa di Riposo deve tornare ad essere un luogo di cura e di pace e non quello che è stata negli ultimi tre anni”), il piano per il clima e per la mobilità (“per noi la sicurezza è anche quella stradale”) e San Lazzaro (“un campo di battaglia che ha diviso la popolazione e che deve rimanere solamente un campo”).
“Da oggi e fino al secondo turno - incalza il non più aspirante primo cittadino, convinto che si andrà al ballottaggio - il vero voto utile per questa città è il voto dato a questa coalizione con Roberto Campagnolo candidato sindaco.”
“Vogliamo interrompere un quinquennio di malgoverno della città che in questo ultimo periodo ha fatto vedere solo litigi, battibecchi e ripicche infantili - conclude Paolo Retinò -. Quello che nasce qui oggi è esattamente l’opposto della scena che stiamo vivendo in queste settimane. Vogliamo portare a Bassano giustizia sociale e giustizia ambientale. Sembra retorica, eppure è sostanza.”
Ricapitolando: con l’adesione dello schieramento di Retinò & Friends, la coalizione progressista a sostegno di Roberto Campagnolo si allarga a sei gruppi.
In ordine alfabetico: Bassano Passione Comune, Bassano per tutti, Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Più Europa.
Da questi sei gruppi, rebus sic stantibus (ogni tanto faccio finta di ricordarmi il latino che ho studiato allo Scientifico), saranno composte quattro liste. Al netto di ulteriori adesioni all’interno della coalizione, che non vengono ancora escluse.
“L’adesione di Paolo e del suo gruppo mi riempie di felicità e di responsabilità - conclude Roberto Campagnolo -. Farò di tutto per non tradire queste aspettative.”
Fotona di gruppo finale davanti all’ingresso della Mazzini, che ritorna per un momento affollato come quando i genitori - e io tra loro - attendevano l’uscita degli scolari.
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