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“L'Italia non è più italiana”: sabato 30 marzo serata “sold out” degli “Incontri senza censura” alla libreria La Bassanese col giornalista e conduttore Mario Giordano. Focus sull'Italia comprata dagli stranieri

Pubblicato il 28-03-2019
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dall'organizzatore degli “Incontri senza censura” di Bassano del Grappa Marco Bernardi:

COMUNICATO

Il noto giornalista e conduttore televisivo Mario Giordano


Sabato 30 marzo alle ore 21 sarà il giornalista e conduttore Mario Giordano l’ospite della rassegna Incontri senza censura, organizzata dalla libreria La Bassanese, l’omonima associazione culturale con il patrocinio dell’Ordine dei giornalisti del Veneto.
Già prenotata in ogni ordine di posto, la Galleria Incontri della libreria vedrà arrivare Giordano nel palco dei “senza censura” in occasione della presentazione del suo ultimo lavoro “L’Italia non è più italiana,” edito da Mondadori. È il diciassettesimo libro che pubblica con Mondadori, ma lui non è superstizioso. Ha diretto telegiornali (Studio Aperto e Tg4), fondato quotidiani («La Verità») e canali all news (Tgcom24), e inventato diversi programmi Tv. L’ultimo («Fuori dal Coro») lo conduce ogni giorno dal lunedì al venerdì sulla nuova Rete4.

Ogni 48 ore un’azienda italiana cade in mani straniere, scrive Giordano (dati: Reprint-Politecnico Milano-Ice).
Alcuni casi finiscono sui giornali e fanno discutere, ma la maggior parte scivola via nel silenzio. Così, nel silenzio, non abbiamo soltanto perso tutto il made in Italy, i grandi marchi della moda, le aziende alimentari, i settori strategici (dalla chimica alla siderurgia), i servizi e le banche. Abbiamo perso anche il meglio delle nostre piccole aziende, quei gioielli di creatività spesso nati nei sottoscala di provincia e diventati leader mondiali nel loro settore, molti ubicati proprio nel nostro Nordest. Come sarà dimostrato durante l’incontro, i nuovi proprietari stranieri non sono quasi mai dei padroni, piuttosto dei predoni. “Prendono il marchio o il brevetto e scappano”, magari portando la produzione all’estero e lasciando a casa molti lavoratori, scaricando sull’Italia (e quindi a noi tutti) i costi degli ammortizzatori sociali, come sussidi di disoccupazione, pensioni anticipate, cassa integrazione mobilità ecc.

Giordano ha girato la Penisola strada per strada, ha visitato borghi e paesi, è entrato nelle fabbriche. E ha scoperto che i “predoni” stranieri non hanno conquistato solo la nostra economia: hanno conquistato l’intero nostro Paese.
Dal castello piemontese del 1200 comprato dalla setta americana della felicità al palazzo della Zecca gestito dai cinesi, dall’isola di Venezia in mano ai turchi ai vigneti della Toscana acquistati dalla multinazionale belga delle piattaforme petrolifere, passando per supermercati, botteghe storiche, alberghi di lusso, case, piazze, ospedali: l’Italia più bella e creativa non è più italiana, scrive Giordano.
Gli stiamo lasciando in mano uno dei tesori più grandi e lo facciamo senza che nessuno lo dica”.
Persino la criminalità, ormai, è straniera. “Da Cosa Nostra a Cosa Loro”. Giordano si è addentrato nei luoghi dove le cosche nigeriane hanno sconfitto la camorra dei casalesi, come a Castel Volturno, il loro quartier generale per poi estendersi da Torino alla Sicilia, e soprattutto in Veneto, dove potrebbero scatenare una nuova guerra per il controllo del territorio.
Ma, nel frattempo, si afferma la Cupola cinese, oltre alla mafia albanese, le consorterie romene, la mafia georgiana e le pandillas sudamericane che tengono in ostaggio intere grandi città. Ormai - ironizza Giordano - non siamo nemmeno più padrini a casa nostra.
Durante la serata, stimolata dalle domande di Marco Bernardi, ideatore della rassegna, metteremo l’attenzione a ciò che succede al mondo imprenditoriale Veneto e del Nordest, perché servirà chiedersi il motivo per cui molti imprenditori italiani siano “incapaci di crescere, sembra che si sia perso un po’ di quello spirito imprenditoriale del boom economico che aveva spinto l’Italia ai primi posti d’Europa”. Più della metà delle aziende italiane quotate in borsa non è in mani italiane.
Imprenditori italiani distratti mentre i fondi stranieri stanno facendo shopping furioso nella Penisola, o non credono più in questo Paese?
La visita di pochi giorni fa del primo ministro cinese Xi Jinping in Italia ha di fatto aperto in Italia gli affari per la Nuova Via della Seta, ma siamo sicuri che a guadagnarci sia anche l’Italia?
Abbiamo perso il derby della moda ma anche quello dell’alimentare. In Italia dilaga la cucina etnica, ma ci sono 250 cibi italiani a rischio e nessuno in Europa difende i nostri prodotti di eccellenza, con la conseguente falsificazione di etichette nei cibi.
Il cibo italiano è sotto attacco - sostiene Giordano - perché l’artigianalità della produzione è d’impaccio alla standardizzazione, alla grande trasformazione, passare al cibo artificiale costa meno, secondo le regole di Bruxelles: vino senz’uva, cioccolato senza cacao, mozzarella senza latte. Dilagano i termini inglesi, ma la nostra lingua rischia di scomparire. Persino gli insetti alieni - vedi le nostre care cimici orientali - minacciano il nostro Paese e la nostra agricoltura, come denuncia un rapporto allarmato dell’Ispra ma anch’esso assai poco considerato.
E, soprattutto, si stanno estinguendo gli italiani, sempre meno nascite, sempre più fughe all’estero: una ogni 5 minuti, 128.000 solo nel 2017.
I temi dell’incontro organizzato con Mario Giordano vogliono essere una riflessione per evitare di risvegliarci presto in “un’Italia e in un made in Italy che non c’è più”.

L’incontro si svolge nella consueta Galleria Incontri della libreria La Bassanese in Largo Corona d‘Italia a Bassano del Grappa. L’ingresso è libero e gratuito, da giorni ormai i posti a sedere sono già stati tutti prenotati. Per informazioni si può chiamare lo 0424521230 o nel sito www.labassanese.com.

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