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Cose in Comune

Romano, migranti vade retro

Il sindaco Simone Bontorin: “Ribadito al prefetto il “no” alla possibilità che a Romano vengano “assegnati” arbitrariamente un certo numero di richiedenti asilo”

Pubblicato il 19-07-2017
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dal sindaco di Romano d'Ezzelino Simone Bontorin:

COMUNICATO

Fonte immagine: stranieriinitalia.it


Informiamo che lunedì 10 Luglio il sindaco Simone Bontorin e l’assessore alla Sicurezza Paolo Rossetto, alla luce di quanto in questi giorni sta accadendo in numerosi Comuni del territorio, si sono recati personalmente dal prefetto di Vicenza per ribadire il NO alla possibilità che a Romano vengano “assegnati” arbitrariamente un certo numero di richiedenti asilo.
L’attuale Amministrazione di Romano d'Ezzelino, che ha da subito segnalato l’inesistenza di strutture pubbliche idonee, rimane fermamente contraria alle imposizioni calate dall’alto e al sistema di accoglienza gestito dalle “solite” cooperative, che per tramite di accordi con i privati per l’affitto di immobili, di fatto bypassano il volere di sindaci e cittadini. Ricordiamo che questa Amministrazione, allora minoranza, proprio il 26 aprile scorso, in consiglio comunale, aveva votato unanimemente NO allo SPRAR e “No all'immigrazione selvaggia e al mercato della finta accoglienza.”
Rimane il rammarico nell’avere appreso dallo stesso prefetto che ai primi di marzo, l’allora sindaco Rossella Olivo era stata informata, in occasione di un incontro con altri sindaci, rispetto ai piani di ospitalità per l’assegnazione dei profughi ai singoli Comuni.
Ci chiediamo quindi perché la cittadinanza non era stata informata? Perché anzi è stata portata avanti una campagna elettorale mirata a delegittimare noi, attuali amministratori, “etichettandoci” come “quelli che vogliono portare i migranti a Romano”? Un discutibile “gioco politico” perpetrato alle spalle dei cittadini, per procacciare consenso a discapito di un problema che doveva essere affrontato da subito, e non certo “nascosto” agli occhi dell’opinione pubblica.
C’era il tempo per informare, c’era il tempo per adottare strategie mirate e per coinvolgere cittadini e minoranze. Invece si è preferito tacere, rimandare il problema a dopo le elezioni e scaricare preventivamente sui futuri amministratori ogni responsabilità.
Ad oggi quindi ci troviamo a dover gestire la situazione, sempre e comunque nell’interesse dei nostri cittadini. Lo scellerato sistema della gestione prefetture-cooperative-privati di fatto taglia fuori ogni potere decisionale delle amministrazioni locali. Quello che già stiamo facendo e che faremo è tenere alta la guardia; è in corso una ricognizione degli immobili sfitti sul territorio e un monitoraggio delle cooperative che ad oggi gestiscono i profughi in altri Comuni.
Ai nostri concittadini proprietari di immobili “appetibili” chiediamo di “fare squadra”, e di valutare attentamente, nell’interesse del bene comune, se sia davvero opportuno sottoscrivere contratti di locazione con quelle cooperative, in questo contesto. Chiediamo a tutti ragionevolezza e buonsenso nell’affrontare con responsabilità questa emergenza.

Il sindaco
Simone Bontorin

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