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Redazione
Bassanonet.it
Sindone senza censura
Domenica 19 aprile, agli Incontri senza censura a Bassano, serata dedicata al Sacro simbolo col sindonologo Massimo Centini. Evento in contemporanea con l'Ostensione 2015 della Sacra Sindone a Torino
Pubblicato il 18-04-2015
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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa, trasmesso in redazione dall'organizzatore degli Incontri senza censura di Bassano del Grappa, Marco Bernardi:
COMUNICATO
SINDONE SENZA CENSURA
Nell'anno in cui molti simboli del cristianesimo sono stati attaccati, La Bassanese esplora il Sacro Simbolo, la più importante reliquia della cristianità: SINDONE SENZA CENSURA.
In contemporanea mondiale con l’Ostensione 2015 a Torino (19 aprile - 24 giugno 2015) la libreria La Bassanese, in collaborazione con l’omonima associazione culturale e con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti Veneto, organizza, all’interno del palinsesto culturale Incontri senza censura, una serata-evento con l’ultima indagine storico-scientifica sulla reliquia più famosa del mondo.
Ospite nel parterre bassanese uno dei massimi “sindologi”, il prof. Massimo Centini, torinese, laureato in antropologia, scrittore, giornalista, storico, antropologo, ha lavorato per riviste, periodici, programmi radiofonici e televisivi. Ha lavorato con Università e Musei italiani e stranieri, ultimamente nella sezione “Arte etnografica” del Museo di Scienze Naturali di Bergamo; ha insegnato Antropologia Culturale all’Istituto di design di Bolzano. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino, insegna “Storia della criminologia” ai corsi organizzati da MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano.
Gli ultimi due libri pubblicati da Yume edizioni e che faranno da percorso durante l’incontro sono L’ultimo mistero, la Sindone e i templari e Reliquie impossibili.
Uno degli argomenti più dibattuti, all'interno del mondo cristiano, è sicuramente quello che riguarda la Sindone e il Sacro Graal, le due più preziose reliquie della cristianità. Il Vaticano non ha mai assunto una posizione ufficiale, ma per i fedeli di tutto il mondo la Sindone sarebbe il lenzuolo di lino utilizzato per coprire le spoglie mortali del salvatore divino dopo la sua crocefissione.
In contemporanea esclusiva all`Ostensione mondiale della Sindone a Torino il 19 aprile 2015, dove sarà presente Papa Francesco e che radunerà milioni di fedeli cristiani di tutto il mondo, indagheremo con Massimo Centini, sui misteri che da sempre accompagnano il Sacro sudario che, scomparso per secoli, riappare inspiegabilmente al tempo delle Crociate.
La Sindone è davvero il lenzuolo nel quale fu avvolto Gesù? Perché il Graal e la Sindone furono affidati ai Cavalieri Templari? Una serata per avvicinarci alla verità attraverso un viaggio affascinante con foto suggestive tra le reliquie di Cristo. Reali o soprannaturali?
La Sindone.
Questo lenzuolo di lino su cui è impressa la figura di un uomo torturato, ferito, crocefisso è da sempre oggetto di controversie, dibattiti, verifiche e prove scientifiche. Dal 1898, anno in cui la Sindone fu fotografata per la prima volta scoprendo che l’immagine di quell’uomo era un negativo e non un positivo si sollevarono numerose questioni in seno alla comunità scientifica facendo riacutizzare il dibattito, che ancora oggi non accenna a concludersi, sulla sua autenticità.
La prova più attesa fu certamente quella del carbonio 14 avvenuta nel 1988 che farebbe risalire il lenzuolo a un periodo compreso tra il 1260-1390. Tuttavia diversi sindonologi, coloro i quali si schierano per l’autenticità della reliquia, ne hanno contestata l’attendibilità. Secondo questi ultimi è possibile che tale datazione sia dovuta al prelievo dei campioni analizzati da parti rammendate dopo l’incendio che colpì il lino nel 1532 a Chambéry.
Chambéry non è stato l’unico incendio cui la sacra sindone è scampata nel corso degli anni. Un altro minacciò il lenzuolo nel 1997, nella notte tra l’11 e il 12 Aprile devastando la Cappella del Guarini nel Duomo, dove essa è conservata sin dal 1578 anno in cui il duca Emanuele Filiberto trasferendo la capitale del ducato a Torino vi portò anche la sindone.
La sua storia è controversa, fatta di opinioni discordanti sulle date e sui luoghi, di prove tecniche e scientifiche per dimostrarne o confutarne l’autenticità. Nel corso degli anni sono stati tanti gli studiosi che hanno avanzato numerose teorie e altrettanti sono stati quelli che hanno cercato di demolirle.
Come spesso accade in situazioni del genere il mondo scientifico si divide e allo stesso modo quello dei fedeli. In effetti, la Chiesa Cattolica non si è espressa sull’autenticità della Sindone lasciando alla scienza la facoltà di verificarla. Tuttavia ha autorizzato ai fedeli il culto come reliquia o icona, ossia raffigurazione artistica, della Passione di Gesù.
La serata.
L’incontro, correlato da foto poco conosciute ai molti e patrimonio dello studioso prof. Centini, diventerà un viaggio affascinante da un punto di vista puramente scientifico e non religioso, tra reliquie e reperti archeologici che, in modo diverso ma sempre ricco di fascino, ci racconteranno una fase importante della passione e morte di Cristo. Presunti ritratti non dipinti da mano umana, sudari, fazzoletti, bende, frammenti tessili di diverso tipo e tanti altri documenti, proposti nell’avvincente incontro nella Galleria-eventi della libreria La Bassanese vanno al di là della fede - scrive Centini - per rivelarci le loro molteplici valenze antropologiche, archeologiche e storiche: aspetti certamente interessanti per chi “guarda il mondo con occhi diversi” i luoghi comuni e le testimonianze che, in un modo o nell’altro, hanno superato le barriere del tempo.
L’incontro con il prof. Centini ha luogo nella consueta Galleria-Incontri della libreria La Bassanese domenica 19 aprile alle ore 20.45,
ingresso libero, consigliata la prenotazione dei posti a sedere gratuiti allo 0424 521230 o nel sito www.labassanese.com.
Marco Bernardi
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