Ultimora
1 Jul 2025 19:26
Melegatti diventa irlandese, pandoro ceduto a Valeo Foods
1 Jul 2025 17:37
L'Arena di Verona studia lo stress da caldo dei lavoratori
1 Jul 2025 16:56
Due operai in una buca hanno malore per caldo, uno in coma
1 Jul 2025 15:45
Camion si ribalta e invade 3 corsie, chiusa la A4
1 Jul 2025 13:58
Voucher da 1.000 euro agli studenti di Infermieristica
1 Jul 2025 12:46
Nuove strategie per rallentare la progressione della Sla
2 Jul 2025 00:46
Trump, 'Israele ha accettato una tregua di 60 giorni a Gaza'
2 Jul 2025 00:39
Mondiale per club: al Real Madrid basta un gol, la Juve torna a casa
1 Jul 2025 22:17
Mondiale per club: in campo Real Madrid-Juventus 1-0 DIRETTA e FOTO
1 Jul 2025 22:02
La giustizia argentina concede l'estradizione per l'ex Br Bertulazzi
1 Jul 2025 21:49
L'Argentina concede l'estradizione per l'ex Br Leonardo Bertulazzi
Alessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it
La città esclusiva
Pensieri e parole sulla chiusura della terrazza di Palazzo Sturm, riservata alle autorità, per il concerto sul Ponte
Pubblicato il 31-05-2021
Visto 7.942 volte
“Il manifesto di Borgo Angarano è stato anche troppo buono. Doveva mostrare il sindaco Pavan con due giocattoli: il Ponte e Palazzo Sturm.”
Così mi ha detto - testuali parole - un affezionato lettore di Bassanonet dopo aver letto il mio articolo “Chiuditi Sesamo” dedicato alla chiusura del Ponte e al concerto “Un ponte di musica - Omaggio a Ennio Morricone” di sabato scorso.
Non si tratta di un consigliere di minoranza o di un esponente di qualche partito o civica di opposizione, ma di uno stimato residente del centro storico che nulla ha a che vedere con la politica. In questo modo il nostro lettore ha voluto esprimere la sua irritazione, condivisa da molte altre persone, per la “sorpresa” riservata alla città in occasione dello spettacolo: la chiusura - oltre a quella del Ponte - anche della terrazza panoramica di Palazzo Sturm, riservata alle autorità e agli ospiti selezionati dal cerimoniale quale postazione privilegiata per godere l'esibizione dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana e del Coro Lirico Opera House, diretti dal maestro Diego Basso, insieme al flautista solista Andrea Griminelli.

Foto Alessandro Tich
Riservata e ben protetta: due teli riproducenti l'immagine del Ponte di Bassano con la scritta “La restituzione alla città” coprivano interamente il cancello d'ingresso del belvedere escludendolo da sguardi indiscreti, peraltro impossibili da tentare per il corposo servizio di vigilanza messo in atto durante il concerto all'esterno dello Sturm da un cordone di agenti della Polizia di Stato e della Polizia Locale.
Intendiamoci: il “palco delle autorità” è sempre esistito e fa parte dell'iconografia delle manifestazioni celebrative nel nostro Bel Paese. Ma, in quanto tale, è sempre un palco “aperto” e visibile: una passerella per il popolo più o meno osannante. In questo caso abbiamo invece assistito a un utilizzo privato, anche se da parte di rappresentanti delle istituzioni, di un luogo pubblico. Quel cancello chiuso e coperto è diventata l'immagine simbolo di una città esclusiva - nel senso letterale del termine e cioè “che esclude” - e di un piccolo ma significativo privilegio che profuma tanto di casta pedemontana.
Va detto, a onor del vero, che lasciare aperta e fruibile alla gente la terrazza di Palazzo Sturm in concomitanza col concerto avrebbe comportato il rischio di assembramenti, non ancora consentiti. Si sarebbe dovuto provvedere ai controlli anti-Covid all'ingresso, all'accesso contingentato, eccetera eccetera. Impraticabile. E allora, col senno di poi, sarebbe stato meglio chiudere il cancello come avviene ogni sera, lasciando la terrazza libera col suo bel Rinoceronte d'acciaio specchiato, senza teli di copertura e senza sedie vip, facendo riecheggiare più inclusivamente le musiche di Morricone su via Schiavonetti e tenendo disponibili gli agenti delle forze dell'ordine per altri e più importanti compiti.
Certo il sindaco, il prefetto e gli altri selezionati avevano pieno diritto di assistere al concerto celebrativo per la restituzione del Ponte alla città. Ma mi sarebbe piaciuto vederli, ovviamente in prima fila, tra la gente in piazza davanti al ledwall della diretta streaming.
Sarebbe stata una passerella strepitosa, sempre per il popolo più o meno osannante.
In questi giorni siamo stati letteralmente sommersi dalla retorica del “Ponte che unisce”. Quel cancello sbarrato e vietato agli estranei di Palazzo Sturm ha avuto invece l'effetto di un muro divisorio.
Il 02 luglio
- 02-07-2023Il nodo di Nordio
- 02-07-2022Tempesta nel Deserto
- 02-07-2019Eyes Wide Open
- 02-07-2018L'album dei ricorsi
- 02-07-2015E Magnasco va all’Expo
- 02-07-2015Rapina con violenza la sorellastra, arrestato
- 02-07-2014Metalba, incontro “interlocutorio” al ministero
- 02-07-2014“Gocce di Brenta”, la benedizione di Zaia
- 02-07-2014Il colore dei saldi
- 02-07-2014Il parcheggio in sospeso
- 02-07-2013La prima notte di quiete
- 02-07-2012Emilia, Rosà abbraccia i bambini terremotati
- 02-07-2011Proroga del Piano Casa: le reazioni bassanesi
- 02-07-2010Spegni la tv
- 02-07-2010Bassano, ecco la piscina comunale
- 02-07-2010Cimatti: “Finco si occupi delle sagre padane”
- 02-07-2009Sanità bassanese, la parola ai cittadini
- 02-07-2009Mercatino Usato & Sicuro a "La Bassanese".
- 02-07-2009A Rosà il Premio Internazionale di Architettura Orizzontale