Pubblicità

Resistere

Pubblicità

Resistere

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Attualità

Ciao, bambola

Ottocento bamboline nude gettate sul selciato di piazza Libertà. Da rivestire e da riporre in un luogo sicuro per ricuperarle a una vita dignitosa. Successo per la performance “TOYS? move on!” contro la schiavitù e lo sfruttamento delle donne

Pubblicato il 25-08-2012
Visto 4.743 volte

Pubblicità

Resistere

Le ottocento bamboline nude, tipo “Barbie”, fanno il loro ingresso in piazza Libertà portate a spalla in sacchi di cellophane dall'artista Anna Piratti e dalla coreografa Silvia Gribaudi, le due protagoniste dell'attesa performance.
I sacchi vengono gettati a terra con violenza e strappati: le bambole buttate alla rinfusa sul selciato. A qualcuna vengono staccate le braccia o le gambe, altre vengono imprigionate sui lati dei tombini. Ognuna di loro porta legato attorno al collo un codice a barre, segno di un universo femminile concepito come merce da vendere. Silvia Gribaudi si rotola per terra in mezzo a questo mare di bellezza di plastica - simbolo dello sfruttamento e della violenza sulle donne in ogni parte del globo - e ne riproduce le movenze, quasi a diventare un tutt'uno con le centinaia di giocattoli che rappresentano le vittime senza voce di un altrettanto sommerso mondo di aguzzini e sfruttatori, scagliate a terra senza dignità.
Ma dopo l'umiliazione, arriva la rinascita: Anna Piratti prende a caso una bambolina, le toglie via il codice a barre e con un panno bianco e un nastro rosso la riveste, poi la colloca alla base di un lampione, scelta come luogo di “rifugio” dai pericoli e dalle angherie.

Foto Alessandro Tich

Quindi porta in piazza alcune scatole. Dentro ci sono altri panni bianchi e altri nastri rossi. Al pubblico incuriosito che nel frattempo sta scattando un'infinità di foto vengono consegnati dei foglietti con il testo dell'articolo 4 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (“Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma”) e con le istruzioni per l'uso, in italiano e in inglese.
C'è scritto “Entra in azione” e viene spiegato come: “Raccogli una bambolina. Liberala dal codice a barre. Vestila con un abito di fortuna: un panno bianco e un nastro rosso. Riponila a terra nel 'luogo sicuro' insieme alle altre. Se poi ci sono altre bamboline di cui ti vuoi occupare, sai come fare, coraggio!”.
E' qui che l'invisibile parete tra attori e pubblico si sgretola e scatta l'interazione: gli spettatori presenti e tanti altri passanti, compresi diversi turisti stranieri, scelgono e raccolgono la loro bambolina, la rivestono secondo il loro estro e la posano con cura in mezzo a tutte le altre, già messe al sicuro nella zona-rifugio e restituite definitivamente alla dignità di persona.
Missione compiuta per “TOYS? move on!”, il progetto di Piratti e Gribaudi che lancia un'intelligente provocazione contro gli abusi di qualsiasi natura nei confronti dell'altra metà del cielo e che Operaestate Festival ha inserito come special event all'interno del programma di B motion, che da ieri e fino al 1 settembre fa di Bassano del Grappa la capitale dei nuovi linguaggi delle arti performative.
Trasformata per un paio d'ore in un illusorio paese dei balocchi, la piazza risponde adeguatamente, e con notevole partecipazione, all'invito delle due artiste e gran parte delle bamboline senza speranza e senza veli, rivestite e coccolate dai loro salvatori, vengono idealmente restituite a una nuova vita.
E' un momento insolito e originale: impossibile non restarne coinvolti.
E alla fine, inevitabilmente, una bambolina la raccolgo e la rivesto anch'io. Non mi era mai capitato, ed è una sensazione strana. Sarà forse la suggestione, ma mentre stacco il codice a barre e quindi avvolgo il panno bianco e il nastro rosso attorno a quel corpo del reato preso su da terra, mi sovviene quel certo non so che che di solito si avverte quando si è coscienti di compiere una buona azione.
Quindi, come tutti gli altri, scelgo con cura il posto dove metterla seduta in mezzo alle sue sorelle, già ricuperate dall'abisso, e la poso giù con delicatezza.
Ciao, bambola.

Pubblicità

Resistere

Più visti

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.368 volte

2

Attualità

09-06-2025

Tempio da perdere

Visto 9.809 volte

3

Politica

10-06-2025

Justice League

Visto 9.720 volte

4

Attualità

10-06-2025

Tant’è Viero

Visto 9.411 volte

5

Attualità

12-06-2025

Finanziamento a pioggia

Visto 7.702 volte

6

Attualità

13-06-2025

Humanum Est

Visto 7.449 volte

7

Interviste

09-06-2025

Resistere: inaugurazione giovedì della nona edizione

Visto 3.468 volte

8

Attualità

14-06-2025

Poste Germaniche

Visto 3.254 volte

9

Magazine

12-06-2025

Accesi i riflettori, su Resistere

Visto 2.917 volte

10

Attualità

14-06-2025

Gaza a Colori

Visto 2.613 volte

1

Attualità

11-06-2025

Aria di Gaza

Visto 11.368 volte

2

Attualità

20-05-2025

Imperscrutabili

Visto 11.240 volte

3

Cronaca

23-05-2025

Tetto in fiamme, paura a Solagna

Visto 10.918 volte

4

Politica

23-05-2025

Castellan & Garfunkel

Visto 10.811 volte

5

Attualità

26-05-2025

H demia

Visto 10.633 volte

6

Attualità

21-05-2025

Vacanze Romane

Visto 10.549 volte

7

Politica

04-06-2025

La Pedemontata

Visto 10.498 volte

8

Attualità

16-05-2025

Caro Sergio ti scrivo

Visto 10.442 volte

9

Attualità

27-05-2025

Io, Robot

Visto 10.276 volte

10

Attualità

23-05-2025

Voci di corridoio

Visto 10.272 volte