Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Alessandro TichAlessandro Tich
Direttore Responsabile
Bassanonet.it

Ambiente

"Prevenire il rischio delle strutture idrauliche"

La manutenzione dei corsi d'acqua e dei manufatti fluviali nel territorio. Il lavoro del Consorzio di Bonifica Brenta presso le "chiaviche emissarie" lungo i fiumi

Pubblicato il 13-09-2011
Visto 3.777 volte

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

“In generale il fiume va considerato come un buon amico che, da un istante all'altro, può diventare il nostro peggior nemico. Come le fortezze che si costruiscono in tempo di pace sono le migliori, anche le rive vanno fortificate prima che il fiume ci faccia la guerra”.
Così si esprimeva Johann Silberschlag, scienziato tedesco, ancora nel 1766.
E così si sta cercando di comportare il Consorzio di Bonifica Brenta. Un Ente “che non chiude mai per ferie” e che, nel periodo estivo, oltre ad attuare la complessa gestione dell’irrigazione per un’ampia area del comprensorio, si è dedicato ad una serie di interventi e lavorazioni in modo che con l’arrivo dell’autunno le infrastrutture idrauliche si trovino nelle migliori condizioni per fronteggiare eventuali eventi negativi. Sperando ovviamente che quanto avvenuto nel novembre 2010 non si ripeta.

Così, il Consorzio, pure nel mese di agosto e nei primi di settembre, sta svolgendo gli sfalci della vegetazione infestante lungo le sponde dei canali, sta attuando gli espurghi dei fossi per ripristinare le corrette loro dimensioni allontanando il materiale fine veicolato dall’acqua e depositatosi sul fondo, sta progettando una serie di nuove opere per migliorare la sicurezza idraulica del territorio, sta preparando alcuni appalti di opere già finanziate, e ne sta realizzando altre.
Tra queste merita un approfondimento l’attento lavoro che il Consorzio sta svolgendo sulle “chiaviche emissarie”. Si tratta di manufatti, muniti di paratoie manovrabili, che interrompono gli argini di un fiume, creando negli argini medesimi un varco attraverso cui le acque di scolo provenienti dal territorio si scaricano nel fiume finché il livello lo consente; nei periodi di piena fluviale tali paratoie invece vanno chiuse, impedendo l’accesso delle acque fluviali alle aree contigue poste a quota inferiore.
In altre parole, le acque di pioggia che scolano dal territorio defluiscono naturalmente - per gravità - quando i livelli di piena dei fiumi ricettori lo consentono; quando invece i livelli dei fiumi vanno in regime di piena, il personale del Consorzio provvede alla tempestiva chiusura delle numerose chiaviche presenti sugli argini, per impedire che le acque degli stessi fiumi finiscano per rifluire nei fossi consorziali e quindi nel territorio.
Nella gestione consortile rientrano una trentina di questi manufatti, di cui 14 sugli argini del fiume Bacchiglione, 9 sul fiume Brenta e 6 sui fiumi Ceresone e Tesina Padovano.
La costruzione di questi importanti manufatti idraulici risale almeno all’Ottocento: presentano una struttura in muratura con platea di fondo, fianchi, sia a fiume che verso campagna, muniti di paratoie a ventola.
La struttura muraria delle chiaviche e l’incastellatura in ferro sulla quale appoggiano i relativi congegni di manovra, tenuto conto delle loro origini, abbisognano di periodici interventi manutentori, affinché siano costantemente efficienti per fronteggiare situazioni di rischio idraulico.
Il Consorzio ha già eseguito la manutenzione delle seguenti chiaviche nel fiume Bacchiglione in comune di Montegalda: San Marco, Paluella, Riale, Feriani, Lampertico, Gabarda, Canton, Rastrello, in comune di Longare la chiavica Scopa di Garda e Secula; nel fiume Tesina Padovano in comune di Veggiano le chiaviche Marzari, Pedagni, Pozzon e Trambacche, nel fiume Ceresone Vecchio le chiaviche Righetto e Laghetto e nel fiume Brenta a Limena la chiavica Tavello.
“Lavoriamo spesso in silenzio - afferma il presidente del Consorzio, Danilo Cuman -, con azioni umili ma fondamentali per mantenere in efficienza il patrimonio di opere ereditato dalle passate generazioni, manufatti che ovviamente vanno adeguati ai tempi moderni. In questo caso, si tratta di punti nevralgici, che devono essere nelle condizioni migliori per i casi di eventi meteorici critici. E’ un lavoro capillare, continuo, direi certosino, da ripetere periodicamente, affinché le strutture si conservino e funzionino al meglio.”

Pubblicità

Connessioni Contemporanee

Più visti

1

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.436 volte

2

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.662 volte

3

Politica

09-09-2025

Gaza-Bastogne-Gaza

Visto 10.235 volte

4

Attualità

08-09-2025

A più non pozzo

Visto 10.155 volte

5

Cronaca

08-09-2025

Condanna della follia

Visto 9.832 volte

6

Attualità

11-09-2025

La resa dei conti

Visto 9.558 volte

7

Attualità

09-09-2025

Centro e lode

Visto 9.334 volte

8

Attualità

12-09-2025

I Ragazzi del 15-18

Visto 7.853 volte

9

Elezioni Regionali 2025

13-09-2025

Onda Civic

Visto 4.661 volte

10

Teatro

09-09-2025

Terre di ceramica, tra storia e teatro

Visto 3.255 volte

1

Politica

19-08-2025

Scuola di polizzia

Visto 14.160 volte

2

Attualità

10-09-2025

No Other Nove

Visto 12.436 volte

3

Attualità

22-08-2025

Odore di rivolta

Visto 11.830 volte

4

Attualità

18-08-2025

Si avvicina il bel tempo di Connessioni contemporanee

Visto 11.135 volte

5

Politica

04-09-2025

Fratelli d’Itaser

Visto 11.037 volte

6

Politica

23-08-2025

Non ci resta che taser

Visto 11.005 volte

7

Attualità

21-08-2025

Il nostro tempo libero: fatto in serie?

Visto 10.994 volte

8

Politica

29-08-2025

Fuga di Gaz

Visto 10.902 volte

9

Politica

03-09-2025

Se il progetto non Thiene

Visto 10.696 volte

10

Attualità

08-09-2025

Cristo si è fermato a Pove

Visto 10.662 volte

Connessioni contemporanee
Un dialogo col presente

4-11-18 Settembre 2025

3 appuntamenti in sala Martinovich a Bassano per parlare di Serie TV, Intelligenza Artificiale e dinamiche giovanili