Alessandro TichAlessandro Tich
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Attualità

Quel “vulcano islandese” alla stazione di Bassano

Lettera-sfogo di un giovane universitario, pendolare ferroviario per motivi di studio, sugli eterni disservizi della stazione FS di Bassano del Grappa

Pubblicato il 22-04-2010
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Non è da oggi - ed è anzi da anni - che ci occupiamo del problema mai risolto della stazione ferroviaria di Bassano del Grappa.
Un luogo dove lo spazio e il tempo sembrano essersi fermati: con disservizi cronici che continuano ad attentare alla pazienza dei cittadini. Ma una cosa è segnalarlo con l'occhio del cronista, e un'altra è sottolineare fastidi e disagi con l'occhio e l'esperienza diretta del viaggiatore, per il quale prendere un treno può trasformarsi in una piccola Odissea.
E' il caso di uno studente universitario, pendolare ferroviario per motivi di studio, che ci ha trasmesso al riguardo una lettera, che pubblichiamo integralmente - e volentieri - per puntare il dito, ancora una volta, sui malfunzionamenti della stazione dei treni e sulla maleducazione di alcuni tra gli addetti ai lavori.

La biglietteria della stazione FS di Bassano. Continuano i disagi e i disservizi per i viaggiatori


“Caro direttore,

volevo far rivolgere la sua attenzione (nuovamente) sull’attuale stato della stazione dei treni di Bassano del Grappa. Al giorno corrente (20 aprile 2010, ore 9.00 e presumo anche nelle ore precedenti che, converrà con me, sono quelle di maggiore utenza da parte di pendolari ma anche di semplici viaggiatori occasionali) entrambe le biglietterie automatiche sono fuori servizio.
Stamattina, se non fosse stato per il buon cuore di un anziano, avrei sicuramente perso il treno in quanto il tempo stimato di fila per poter accedere allo sportello era maggiore al tempo rimastomi per salire a bordo del vagone. Permettendomi, un pelo sarcasticamente ma anche un po’ innervosito visto che un signore anziano ha dovuto cedere il suo posto ad uno “sbarbato” come il sottoscritto, di far notare all’operatore dello sportello biglietti che “le macchine automatiche non si aggiustano da sole e che una di quelle è in condizioni analoghe da moltissimo tempo “(parliamo di mesi, senza tralasciare i malfunzionamenti degli anni passati), mi sono preso anche dei coloriti insulti di fronte a tutti i clienti della stazione, del bar, dei vagoni e pure di fronte a mia madre che era venuta per accompagnarmi ed ad accertarsi di non dovermi portare alla stazione successiva, Solagna (dove le macchine automatiche sono tuttora in funzione). Giusto per precisare, da qualche tempo a questa parte, non vi è più la possibilità di acquistare il biglietto direttamente sul treno, a meno che la biglietteria o i distributori automatici non siano rotti (succede molto spesso, chiedete pure alla conduttrice del bar). Ringrazio nuovamente il signore che mi ha ceduto il suo posto in coda perché altrimenti il mio viaggio per Trento mi sarebbe costato circa 25€ + costo del biglietto. Costo del biglietto che ha visto lievitare il suo prezzo di quasi 1€ in soli tre anni nella tratta Bassano - Trento che, come diffusamente noto, presenta ben più di un problema (e qui tralascio volutamente ogni commento a riguardo perché sarebbe come bombardare la croce rossa). Non mi stupisco perciò che molti ragazzi (il sottoscritto quando possibile) preferiscano percorrere le tratte verso le città universitarie venete o trentine con la propria auto o con l’auto dei genitori; attualmente un viaggio di “andata e ritorno” per Trento viene a costare la modica cifra di 11€ e vi si impiegano almeno 260 minuti totali, due ore e dieci andare e due ore dieci tornare. Con una qualsiasi autovettura, se per così dire “si smezza” la spesa del carburante in almeno due persone, si spende meno della metà e inoltre vi si impiega la metà del tempo. Evidentemente a Bassano abbiamo un “vulcano islandese” in continua attività che provoca disagi di questo tipo (o peggio) e che a volte tende anche ad “incendiare” gli animi degli addetti ai lavori quando vi ci si permette di “criticare” un servizio che viene senza ombra di dubbio profumatamente pagato. Questa è insomma la situazione della stazione di Bassano del Grappa in una giornata primaverile. Se, come si usa dire, “sarà colpa della primavera”,  in questa particolare zona di Bassano allora è sempre bella stagione. Anzi, sembra proprio che il tempo si sia fermato e che le cose non cambino di una virgola da molti anni (prezzo del biglietto a parte). Cordiali saluti e sempre complimenti per tutto il lavoro fino ad ora svolto!
Luca Comunello”

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