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Conclave di Bonifica
Brentaleaks: riveliamo i retroscena e le ultime prese di posizione che rendono di fatto impossibile evitare il commissariamento del Consorzio di Bonifica Brenta
Pubblicato il 30-04-2025
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Consorzio di Bonifica? Sì: ma anche, a modo suo e fatte ovviamente le debite proporzioni, Conclave di Bonifica.
È da mesi che scriviamo delle “fumate nere” che continuano a uscire dalla sede di Cittadella del Consorzio di Bonifica Brenta per la reiteratamente mancata elezione del nuovo presidente e del nuovo vicepresidente.
Il tutto con un nuovo CdA già eletto - espressione delle due liste coalizzate Coldiretti - Cia - Confagricoltura e Acqua Agricoltura Ambiente di Giustino Mezzalira - ma bloccato dall’ostruzionismo della terza lista L’Acqua è Vita, ex pro Paolo Bordignon Presidente, che ha sempre fatto mancare il numero legale per procedere all’elezione delle due cariche di vertice.

L’ex presidente ed attuale rappresentante legale pro tempore del Consorzio di Bonifica Brenta Enzo Sonza (foto da Facebook / Consorzio di Bonifica Brenta)
Oggi è il 30 aprile, termine ultimo della proroga concessa dalla giunta regionale per consentire all’assemblea del Consorzio di eleggere il presidente e il vicepresidente per fare in modo che l’ente non venga commissariato.
E questa sera è in programma l’ennesima e a questo punto definitiva Assemblea dei consiglieri che dovrebbe risolvere la spinosa magagna entro mezzanotte.
Ma i retroscena ancora inediti dei giorni scorsi e le ultime prese di posizione di queste ore, a meno di assai improbabili ripensamenti, rendono di fatto impossibile produrre la sospirata fumata bianca ed evitare il commissariamento dell’ente.
E allora riveliamo innanzitutto i “dietro le quinte”: vai con l’operazione Brentaleaks.
Lunedì 14 aprile 2025.
Manca un giorno al primo “termine ultimo” della Regione per eleggere i nuovi responsabili dell’ente, fissato al 15 aprile, e si tiene un “incontro tra i rappresentanti delle liste finalizzato ad un accordo per il completamento degli organi di governo del Consorzio”.
Si tratta di rappresentanti esterni, nominati dalle rispettive compagini.
Per le liste Acqua Agricoltura Ambiente e Coldiretti - Cia - Confagricoltura, che da adesso per comodità chiamerò solo Coldiretti, partecipano Marina Montedoro e l’avvocato Verusca Grendene; per la lista L’Acqua è Vita siedono al tavolo Marco Simioni e Sante Costa.
Come riferisce il verbale dell’incontro, Montedoro conferma la già nota volontà, espressa in conferenza stampa a Cittadella da Martino Cerantola per Coldiretti e da Giustino Mezzalira, di concedere a L’Acqua è Vita un posto in CdA, col “sacrificio” di un consigliere eletto in quota Coldiretti, e anche la vicepresidenza del Consorzio.
Ma Costa, per L’Acqua è Vita, rilancia: “Noi chiediamo almeno due componenti in CdA”.
E rincara la dose: “Noi avevamo proposto una lista con un chiaro candidato presidente, che poi per serie ragioni ha fatto un passo indietro. Rivendichiamo comunque la presidenza, perché siamo in dieci.”
Montedoro: “Oggi c’è già un Consiglio di Amministrazione eletto e questo significherebbe far fare un passo indietro a due persone della Coldiretti. Pertanto faremmo fatica con quei numeri a ragionare anche su una presidenza e una vicepresidenza della lista L’Acqua è Vita.”
Niente da fare: l’accordo non viene raggiunto.
Le parti convengono di chiedere alla Regione un dilazionamento dei termini di commissariamento - che sarebbe poi arrivato e prorogato al 30 aprile - e fissano un nuovo incontro per il giorno successivo.
Martedì 15 aprile 2025.
Secondo incontro tra i rappresentanti delle liste.
Come attesta il verbale, “dopo ampia e approfondita discussione” le parti “constatano che non sussiste una possibilità di accordo immediato”.
Le due liste Coldiretti e Acqua Agricoltura Ambiente manifestano la disponibilità “a far dimettere due dei tre componenti del CdA di espressione Coldiretti, per far subentrare due rappresentanti della lista L’Acqua è Vita, in modo da assicurare loro la rappresentanza richiesta”.
Ma i rappresentanti della lista L’Acqua è Vita insistono “che uno dei due componenti del CdA della loro lista possa rivestire la carica di presidente”.
“Il rappresentante di Coldiretti - scrive il verbale - comunica che la richiesta non può essere accolta, data l’apertura dimostrata nel far ritirare ben due consiglieri regolarmente eletti.”
Niente da fare, quindi, anche questa volta.
Tuttavia, “considerando il nuovo termine concesso dalla Regione”, le parti “si riservano di convocarsi, qualora ce ne fossero le condizioni”.
Ma le condizioni, fino ad oggi, non ci sono più state.
Ed arriviamo ad oggi, 30 aprile 2025.
La novità è una lettera trasmessa ai consiglieri del Consorzio di Bonifica Brenta, a nome della lista L’Acqua è Vita, su carta intestata che reca ancora la scritta “Bordignon Presidente”, a firma dell’ex presidente ed attuale rappresentante legale pro tempore del Consorzio Enzo Sonza.
Nella lettera, Sonza “si rammarica che non vi sia stata un'intesa per la definizione del nuovo Consiglio di Amministrazione”.
“Con accordo unanime fra gli eletti del mio gruppo, abbiamo incaricato due rappresentanti esterni per poter addivenire ad un accordo che permettesse la governabilità, con equa rappresentatività delle liste presentatesi alle elezioni - continua il testo -. Malgrado i tentativi e i colloqui intercorsi, abbiamo riscontrato come non vi sia stata la volontà delle altre due liste di riconoscere la nostra adeguata rappresentanza.”
“Con rammarico, non posso che prendere atto che l’interesse per le cariche
istituzionali prevarica sul bene comune - dichiara Sonza -. Non può dunque essere attribuita alla nostra lista alcuna colpa per l’eventuale commissariamento dell’ente.”
Ritengo di aver svolto il mio mandato di Presidente sempre e solo nell’interesse
“Rimango alquanto basito - è un altro passaggio della lettera - che la rappresentanza delle altre due liste, caratterizzate da programmi fortemente contrapposti fra loro, si sia coalizzata in un accordo di potere che prevarica qualsiasi nostra disponibilità, con affermazioni e dichiarazioni più volte smentite da parte nostra e da parte dei rappresentanti da noi incaricati.”
“Rimane pertanto il profondo rammarico, mio e del mio gruppo - prosegue -, per un'occasione perduta, al fine di eleggere il presidente e le cariche che compongono il nostro ente, seguendo solo corrette logiche di programma e di equa rappresentatività.”
“Auspico a questa Spettabile Assemblea - conclude Enzo Sonza - una profonda riflessione, che consenta una proficua revisione delle posizioni personali fin qui assunte.”
Ma si tratta, con tutta certezza, di una Mission: Impossible.
Anche perché, sempre oggi, è arrivato in redazione un comunicato stampa di replica alla lettera di Sonza, a firma del presidente di Coldiretti Vicenza Pietro Guderzo.
“È un tentativo davvero goffo, quello messo in atto dall’ex presidente del Consorzio di Bonifica Brenta, Enzo Sonza, attraverso la lista L’Acqua è Vita - Bordignon Presidente che vuole chiamarsi fuori da una situazione vergognosa determinata anzitutto dall’agire suo e di coloro che lo affiancano - scrive Guderzo -. Per la prima volta nella storia, infatti, a causa di queste persone il Consorzio di Bonifica Brenta, con tutta probabilità, verrà commissariato a causa loro.”
“Le responsabilità, infatti, sono assolutamente chiare - prosegue -. I numeri che emergono dalla tornata elettorale del 15 dicembre scorso, infatti, sono inequivocabili: il 53% dei voti è andato alla lista delle Organizzazioni agricole, sostenuta con grande impegno da Coldiretti, con candidati capaci e seri, con l’affiancamento della lista Acqua, Agricoltura, Ambiente il cui capofila è Giustino Mezzalira, mentre il 47% dei votanti ha espresso la preferenza per la lista Bordignon.”
“La maggioranza eletta ha provveduto a nominare regolarmente il CdA - continua Guderzo -. In seguito, nel tentativo di arrivare, sempre nel rispetto della democrazia che l’ente richiede, alla nomina della presidenza, sono state fatte ben sette assemblee ed in ciascuna di esse la lista L’Acqua è Vita - Bordignon Presidente, dimostrando tutto, fuorché serietà, rispetto della democrazia e degli elettori che hanno espresso la propria scelta, ha fatto ad arte mancare il numero legale.” “Avrebbero potuto partecipare alle assemblee, dimostrando rispetto per chi li ha votati, anche se non ritengono di dover riconoscere rispetto per i propri avversari - aggiunge il presidente Coldiretti Vicenza -. Se ciò non bastasse, la nostra maggioranza, che ben ricordo rappresentare il 53% dei votanti, ha cercato di ricondurre disperatamente alla ragione Sonza e la sua lista, anche effettuando confronti con esperti ed arrivando a proposte di avvicinamento fin troppo generose, ma non ci sono state risposte di sorta.”
“Credo sia necessario un bagno di umiltà da parte di chi è l’unico responsabile di questa vergognosa situazione - conclude Guderzo - ed auspico che anche gli elettori sappiano prendere le misure e le distanze da questi soggetti che non possono certo essere alla guida di un ente così importante come un Consorzio di Bonifica.”
Morale della favola: le opposte posizioni sono inconciliabili e fanno presagire quella che stasera sarà l’ultima fumata nera di questa Consorzionovela.
La giunta regionale del Veneto non potrà che commissariare l’ente e, con l’arrivo del commissario, ai consiglieri eletti del Consorzio di Bonifica sarà idealmente rivolta la fatidica frase del Conclave, quello vero:
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